Caro Diario,
Ció che fino a ieri era inconcepibile sta divenendo inevitabile.
Quando su questo blog abbiamo iniziato a parlare di guerra contro la Russia e Rivolte in Italia siamo stati presi a pernacchiate, quando abbiamo suggerito che il M5S é il principale candidato per scatenare una rivolta anti sistema siamo stati accolti da scetticismo. Ora se ne inizia a parlare anche da altre parti. Ripubblichiamo qui un articolo che discute delle conseguenze della marcia su Roma annunciata da Grillo per dopo le elezioni europee.
FONTE: HESCATON.COM
Manca una settimana al 25 maggio 2014, giornata che potrebbe essere uno spartiacque della Storia europea. In questa data, contemporaneamente, si svolgeranno le elezioni presidenziali in Ucraina, che potrebbero aggravare in maniera definitiva l’escalation con la Russia e con i separatisti filorussi e le elezioni europee, che potrebbero segnare il trionfo delle forze populiste, estremiste ed euroscettiche quindi un sonoro schiaffo alla politica europeista e di austerità, tenuta finora nella maggior parte dei governi europei. In questo articolo ci soffermeremo sulla situazione italiana, dove delle tre principali formazioni politiche che potevano ambire al primato alle scorse elezioni politiche sono rimaste solo due con reali possibilità di vittoria: il Partito Democratico del premier Matteo Renzi e il Movimento Cinque Stelle dell’ex comico Beppe Grillo.
Molti lettori potrebbero pensare che in fondo le elezioni europee non hanno tutta questa importanza, dato che si vanno ad eleggere europarlamentari di un parlamento europeo con un’influenza e un potere non particolarmente rilevante. Ma nel caso italiano c’è una situazione diversa e più delicata perché Beppe Grillo ha chiaramente detto che se il M5S risultasse primo partito, egli indirebbe a Roma un’imponente manifestazione con lo scopo di ottenere le dimissioni del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ormai risulta essere il vero responsabile del fallimento degli tre governi non eletti, e le dimissioni dello stesso premier e quindi successivamente eleggere un nuovo Presidente della Repubblica ed indire nuove elezioni politiche, dove il M5S avrebbe serie possibilità di vittoria e avrebbe quindi la possibilità di andare il governo.
I critici di Grillo, obietteranno che una manifestazione del genere non ha nessuna legittimità, dato che una vittoria dell’opposizione alle elezioni europee non implica che il governo debba dimettersi. Questa obiezione ha senso, ma in questo caso potrebbero valere le seguenti ragioni:1) Presidente della Repubblica al suo secondo mandato, cosa mai successa nella storia repubblicana, 2) Presidente della Repubblica eletto da un parlamento a sua volta eletto con una legge elettorale dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale, 3) Presidente del Consiglio per la terza volta non nominato direttamente nella persona del vincitore delle elezioni, ma eletto dal parlamento, che come abbia già detto prima a sua volta è stato eletto con una legge elettorale incostituzionale, quindi si può far tranquillamente valere il ragionamento che parlamento, Presidente della Repubblica e del Consiglio siano abusivi e illegittimi 4) Il fatto che il premier non sia più il capo del primo partito, in caso di vittoria del M5S a queste elezioni europee, dimostrerebbe ancora di più l’abusività della sua posizione, 5) Il fatto che l’Italia sia tornata in recessione dopo tre governi costruiti da Napolitano con lo scopo di farla uscire dalla crisi, dimostra il pieno fallimento del Presidente della Repubblica, 6)La corruzione dilagante anche tra gli stessi membri del principale partito al governo. Quindi, anche se Renzi è legittimato giuridicamente al governo, tutte queste motivazioni qui sopra, sono pienamente valide per indire una mobilitazione per chiederne le dimissioni. Fatte queste considerazioni, sempre nell’ipotesi che il M5S risulti essere il primo partito, quello che ci chiediamo è se Grillo sia pronto a varcare il Rubicone e quindi come Cesare e comeMussolini prima di lui, sia pronto a prendere il potere con la forza a Roma. Perché con la forza? Perché, salvo sorprese, anche se Grillo vincesse queste europee, il governo non cadrà assolutamente, anzi i parlamentari si ricompatteranno per non farlo cadere, perché saprebbero che in tal caso, rischierebbero poi di perdere il loro posto dato che consegnerebbe il paese a Grillo.
Guardando, invece, la situazione dal punto di vista di Grillo, quest’ultimo a nostro avviso è costretto strategicamente a mobilitare il popolo a Roma, perché non può nel modo più assoluto aspettare la fine naturale del governo per almeno tre motivi: a)Fino al 2018, il centrodestra potrebbe rinascere con un nuovo leader e buona parte dei voti pentastellati arrivano dal centrodestra, b) Fino al 2018, potrebbero nascere nuove formazioni politiche che potrebbero rubare il monopolio della protesta al M5S, c) Fino al 2018 l’Italia potrebbe crollare in maniera definitiva a causa della crisi economica. Le frasi del ex comico a Torino, sul fatto che Digos e Carabinieri siano dalla parte del M5S sono altamente significative perché dimostrano una certa volontà di Grillo di attaccare in maniera definitiva le istituzioni. Volontà che già avevamo potuto constatare, quando durante le rivolte dei forconi del dicembre 2013, Grillo inviò una lettera ai capi delle forze armate con la richiesta di abbandonare i politici. Allora cosa potrebbe succedere? Possiamo fornire alcuni possibili scenari: a) Grillo marcia su Roma in maniera pacifica, insulta pesantemente i politici, che però non si smuovono dalla loro posizione, quindi praticamente non cambia nulla, b)Grillo marcia su Roma, e governo e quirinale, travolti dalla disfatta alle Europee, cadono quindi si va a nuove elezioni, c) Grillo marcia su Roma, governo e quirinale non si dimettono e il M5S chiama il popolo alla rivoluzione, in questo caso servirebbe almeno l’appoggio di parte delle forze dell’ordine per avere successo. Cosa non impossibile dato che già durante le rivolte dei forconi, spesso la polizia si tolse il casco per protesta,d) Grillo vuole marciare su Roma ma viene arrestato per attentato alle istituzioni, eventualità molto improbabile ma non impossibile, guardiamo ad esempio al recente arresto dei secessionisti veneti, in tal caso una rivoluzione potrebbe scoppiare ancora più facilmente e) Grillo non marcia su Roma, f) Il M5S non è il primo partito quindi non c’è una valida ragione per marciare su Roma.
A nostro avviso la situazione è veramente incandescente e Grillo potrebbe essere veramente una bomba atomica per l’Unione Europea. Se, in caso di vittoria alle elezioni, Grillo decidesse seriamente di passare ai fatti, potrebbe sicuramente contare sull’appoggio di molte formazioni secessioniste, a cui recentemente ha strizzato l’occhio e sull’appoggio di movimenti antisistema come quello dei forconi, oltre ovviamente alle persone che hanno votato per il movimento stesso. Possiamo prevedere facilente che in caso di successo del M5S, lo spread inizierà velocemente a salire, quindi la situazione per l’Italia dopo il 25 maggio si farà sempre più complicata, ed è triste dirlo, ma non è da escludere la guerra civile tra le forze filoeuropee, principalmente forze dell’ordine lealiste e forze straniere (vedi Ucraina), contro le forze antisistema ed antieuropa come Grillo, Lega, secessionisti e popolazione disperata, guerra civile che potrebbero scoppiare proprio da una massiccia mobilitazione contro le istituzioni romane come quella che vorrebbe fare Grillo in caso di successo. E questo lo diciamo non per fare allarmismo e togliere voti a Grillo, ma semplicemente perché la situazione è di una gravità assoluta e i nodi stanno tutti venendo al pettine e sarà doloroso slegarli.
Concludiamo con tre principali scenari su cosa sia e su quale possa essere lo scopo del M5S e di Grillo: a) Una forza veramente popolare e sincera che rivoluzionerà l’Italia e l’Europa, b) Una forza antisistema che potrebbe essere usata dai poteri forti, consapevolmente o inconsapevolmente, per distruggere l’Italia e toglierne definitivamente la sovranità in favore del Superstato Europeo,c) Una forza antisistema usata dal sistema stesso per convogliare in maniera pacifica gli scontenti (questo nel caso Grillo, dopo le elezioni, continuasse a non fare niente di seriamente rivoluzionario). Quale dei tre scenari sia quello valido, lo scopriremo nei prossimi mesi e/ anni.
In qualsiasi caso non c’è una strada tranquilla per il M5S sia dovesse vincere democraticamente in delle elezioni anticipate sia prendesse il potere con un colpo di piazza, si troverà di fronte gli eurocrati e i poteri dietro di loro che probabilmente non vedono l’ora di conquistare definitivamente l’Italia.
Fonte: www.hescaton.com/
18.05.2014