12 aprile 2015

Per un Ecologia dell'Anima: di predatori, trappole di Penning e psicosintesi


Caro Diario,
Carini i leopardi delle nevi, vero? Qualcuno su Facebook potrebbe commentare che toccano l'anima. Giá giá facebook e l'anima.
Per dire che di anima parlano proprio tutti, sia quelli che ne negano l'esistenza che coloro che la intendono poeticamente per finire con i preti che hanno scritto tonnellate di teologia per spiegarcela.
Ma cosa c'entrano i leopardi con l'anima?
Dopo avere esaminato l'approccio della Intelligence al problema della conoscenza in questa terza puntata entriamo nel vivo dell'argomento.


Esploratori della coscienza: gli psiconauti

come abbiamo visto in precedenza le categorie sia dei "credenti" che degli "scettici" non ci portano da nessuna parte, con gli agenti segreti, poi, si rischia di fare la fine dei Nazgul.Cosa facciamo? che dire dei mistici? o meglio ancora dei Maghi? Vi é questa ristretta categoria di esseri umani che attraverso la pratica di metodi specifici riesce a sperimentare stati di consapevolezza non ordinari nel corso dei quali essi dichiarano di accedere a una fonte non mediata di informazione. Non si tratta di veritá rivelate da entitá terze, ma di conoscenza esperienziale. Qui operiamo una chiara distinzione fra gli psiconauti veri e quelli che si fanno blandire dal primo.... angelo che incontrano. Un esempio su tutti del primo tipo é l'incontro di Buddha con il demone Mara: Buddha rifiuta l'offerta di Mara e conegue la rivelazione suprema e non mediata.
Coloro che continuano il loro cammino di scoperta fino ad arrivare all'Origine di tutto sono la fonte delle nostre informazioni sul concetto di anima.
Nelle tradizioni spirituali antiche si esplora della parte più profonda dell'essere umano, il Sé. Tipicamente attraverso l'uso di tecniche che "spengono" lo stato di veglia della mente, lasciando spazio a esperienze trasformative.
I mistici - ma anche gli addotti o coloro che hanno sperimentato una NDE- sostengono che il corpo, il contenitore, é un velo che ci impedisce di ricordare chi siamo, che ci confina nella limitatezza dell'ego.
Tornati a uno stato ordinario di consapevolezza, i nostri esploratori della coscienza si trovano di fronte al dilemma di come spiegare l'inesplicabile.
Terence McKenna praticó per anni l'uso di Entogeni, o sostanze psichedeliche, come metodo per espandere la coscienza. Il DMT lo mise in contatto con un mondo paradossale, popolato di entitá di difficile definizione
McKenna described the DMT entities, among other names, as “translinguistic elves,” “friendly fractal entities,” “elf legions of hyperspace,” “tykes,” “meme traders,” “art collectors,” and “syntactical homunculi.” He presented his theories regarding what these entities were, some of which I have outlined below, “without judgment,” he said, because he was “not sure.”
Due sistemi filosofici hanno risolto questo paradosso meglio di altri: in oriente l'Advaita Vedanta e in occidente la Cabala (quella ermetica). Al contrario di altre filosofie, che hanno un chiaro, unico e inimitabile fondatore, queste due sono fondate sulle esperienze di diversi ricercatori che hanno contribuito a creare e arricchirne continuamente il corpus conoscenziale. Ció é rilevante in quanto hanno dimostrato una riproducibilità dei metodi da loro proposti che si estende nel tempo e nello spazio fino ai nostri giorni.
Lo sottolineiamo di nuovo: non si tratta di veritá rivelate da qualche entitá con il pagamento di un prezzo per la chiave di volta, bensí di esperienza diretta dei protagonisti umani.
Vediamo quindi cosa dicono costoro dell'Anima.
Secondo le filosofie citate, la coscienza individuata ( Tiphereth nella Cabala o Jivatman nel Vedanta) è solo illusione di  separazione con l'Uno ( Kether o Atman ).  In questo senso, la scintilla divina individuale é parte del grande Oceano di Luce (Ain Svu Aur), al quale nulla si puó aggiungere o levare. Secondo la Cabala Ermetica il Sole sta a X come la Luna sta al Sole. ovvero il Sole (Tiphereth, la VI Sephirah) riceve la sua luce dalla Fonte (Kether, la prima Sephirah) attraverso la via di Ghimel che é associata proprio alla Luna.
LVX velata
L'Ordine del Sole la chiama LVX Velata.
La Via che collega il Sole alla Luna (Yesod) é chiamata LVX Reflexa.
Infine la XXII via che collega Luna alla Terra (Malkuth) é chiamata LVX Obscurata.
Non si tratta di "Luce" in senso fisico, piuttosto di velamento dell'Essere all'interno di Contenitori multipli. Anima é da leggere come "consapevolezza di Se" . L'anima individuale é un pezzo "separato" della consapevolezza universale che é non-separabile. Un ossimoro, uno dei tanti affrontando la materia in oggetto. Esso include il concetto di confine fra quell'individuo e tutto il resto. Questa separazione é tuttavia illusoria, non é parte della natura della consapevolezza.

Conteniamoci


Come dovrebbero fare quindi le EME a "rubarci" l'anima?
Impossibile, se prendiamo per buono l'insegnamento dei saggi cabalisti,  in quanto essa "é radicata nell'Uno".
Non possono danneggiarla o nemmeno "toccarla!".  Vedaimo un esempio
La necessità che abbiamo della loro presenza è un tema che spesso viene fuori nelle "discussioni" tra Malanga e "Anima". Il ricercatore italiano di adduzioni aliene, durante le ipnosi metteva i soggetti in uno stato ipnotico cosí profondo che un "Alter" iniziava a comunicare con lui.  Il ricercatore italiano chiama questo Alter "Anima".
Quando Malanga cercava di convincerla (Lei, lui... esso?) della necessità di combattere la presenza Aliena, Anima rispondeva :
 "Perché? Non vi è nulla che loro possano farmi" .
l'Alter spiegava che le EME non possono danneggiarla in alcuna maniera, in quanto essa é "oltre la loro portata".
In realtà pensiamo questa l'etichetta di " anima" usata da Malanga (e altri) per definire l'aspetto con cui stava comunicando sia fuorviante : che cos'è l'anima? è un discorso complesso che ho affrontato in Apocalisse Aliena, nel seguito cercheró di riassumerlo.
Le EME non possono danneggiare qualcosa senza proprietá, possono peró imprigionarla. O convincerla di essere imprigionata, che é lo stesso. Di piú! Possono convincerla che la prigione é la cosa migliore che le sia capitata.
Le nostre EME sono ingegnose!
Un piano piuttosto ambizioso, che richiede poteri che potremmo tranquillamente definire divini.
Quello che hanno fatto è creare un contenitore - uno spazio di separazione fra il Se individuato e Ain Svf Aur, l'oceano di Luce infinita.

La tripletta di contenitori, energie e consapevolezza (al centro) illustra meglio la complessitá del concetto di anima.
Piú propriamente si tratta di un insieme di contenitori uno dentro l'altro. Li possiamo immaginare come una matrioska, la bambola russa. Questi sono stati progettati ah hoc per "catturare" la coscienza.
Quando uno di questi contenitori si infrange, la coscienza é un poco piú libera, piú luce filtra dall'alto, dando l'illusione che questa SIA quella vera. Si creano cosí le illusioni di livello superiore dei paradisi e degli inferni. Ció rende molte esperienze post mortem parziali. Un illusione dentro un inganno contenuto in una bugia.
Ma torniamo al nostro discorso.

Ora , quando la consapevolezza si trova prigioniera all'interno del contenitore qualcosa di magico accade: essa  crea la vita, una energia che anima il contenitore stesso. Il processo potrebbe somigliare a quello di un atomo che venga intrappolato in uno spazio ristretto - per esempio una trappola di Penning- e prenda ad oscillare in maniera per lui inconsueta. Stiamo ipotizzando che l'energia vitale sia un prodotto della coscienza intrappolata dentro un contenitore. Chiamiamo questo processo psicosintesi, per analogia con la fotosintesi. La seconda permette la vita sul nostra pianeta, transformando l'energia del sole in massa biologica che viene mangiata dagli erbivori dando inizio alla catena alimentare.
la prima é utile a entitá piú sottili che si nutrono dell'essenza stessa della vita. Se la metafora sembra ardita, si consideri che i fisici main stream si stanno avvicinando a queste posizioni.
Per esempio, secondo Jacques Vallee, l'universo é un sub sistema di una meta realtà definita da informazione  strutturata piú che da materia e energia. Il geniale francese sostiene che le dimensioni come altezza, larghezza e profonditá non sono che artefatti culturali piuttosto che espressioni della realtá. È la coscienza che genera l'impressione del tempo e dello spazio, attraversando le associazioni fra gli elementi costitutivi della struttura informativa.