Caro Diario,
In questo momento il Venezuela e' sotto un
devastante attacco informatico americano che ha distrutto la sua capacita' di generazione elettrica e che probabilmente terra' al buio la nazione per settimane , se non per mesi.
La rete elettrica e' il tallone di Achille della società moderna, come abbiamo piu' volte spiegato. La sua fragilità intrinseca rende facile mettere in ginocchio il nemico e tutte le maggiori potenze si stanno preparando a questo scenario. Attualmente le Cyber forze armate della gran Bretagna (si parla di 5.000 uomini) hanno già ricevuto la bandiera verde da parte del governo per il lancio di una offensiva digitale che potrebbe spegnere le luci in Russia. Ma gia' nel 2013 "qualcuno" spense le luci in America durante l'evento religioso piu' importante dell'anno:
Il Superbowl. Gli americani furono MOLTO sorpresi dalla sofisticazione dell'attacco, e si affrettarono a negare tutto, adducendo il black out di 43 minuti nello stadio a una imprecisata
malfunzione.
Malfunzione 'sta Minkia
Si trattava di un avvertimento in stile mafioso alla "Iper Potenza", lo abbiamo fatto in piccolo e lo possiamo fare in grande stile.
la procedura usata e' la seguente:
- in primis compromettere la rete aziendale utilizzando spear-phishing, con un BlackEnergy malware distribuito all'interno di un file M$ Office come word o PowerPoint
- prendere lo SCADA (Supervisory control and data acquisition) sotto il controllo dell'attaccante
- Usare lo SCADA per spegnere le a distanza di sottostazioni elettriche
- Disattivazione e/o distruzione di altri componenti dell'infrastruttura (fonti di alimentazione non interrompibili, modems, RTU, collettori e via cosi');
- la distruzione dei file memorizzati sui server e workstation con un programma come KillDisk ,
- Attacchi denial-of-service ai call-center per negare ai consumatori informazioni su cosa stia accadendo
- Propaganda che attribuisca la fonte del problema all'incompetenza del regime
- Aspettare i risultati:
- Il popolo rovescia il suo governo
- l'attaccante invade la nazione con il pretesto di restaurare l'ordine