Cosa sta succedendo in Venezuela veramente? Dal Centro America riceviamo, e pubblichiamo con gratitudine, questa analisi della situazione attuale nella regione e di come essa si sia evoluta negli ultimi 30 anni. Un Italiano che, cercando una vita fuori dai confini patrii, si trova in un paese profondamente cambiato dopo 30 anni. Potete contattare l'autore attraverso il suo sito http://www.ecoarca-hardfishing.it
Purtroppo"opinare"del Venezuela in questo momento e' necessario oltre che di"moda".
purtroppo... perche' lo spirito che mi ritrovo nel cercare di analizzare la situazione del Venezuela e' di repulsione e schifo.
Repulsione e schifo prodotti non tanto dai fatti concreti accaduti e/o in divenire in quanto, in tanti anni di vita ormai ne ho viste (per fortuna mai direttamente in prima persona) di"ogni":
Oggi sono passati quasi trentanni: l'impero comanda completamente ed in forma quasi diretta il paese.
Ma il peggio davvero non e' questo: il peggio e' stata la metamorfosi che i"tempi neoliberisti" hanno
imposto alla popolazione, che, nella grande megalopoli, si e' trasformata quasi nella vittima di un girone infernale, con aree in cui e' meglio neanche avvicinarsi.
Purtroppo"opinare"del Venezuela in questo momento e' necessario oltre che di"moda".
purtroppo... perche' lo spirito che mi ritrovo nel cercare di analizzare la situazione del Venezuela e' di repulsione e schifo.
Repulsione e schifo prodotti non tanto dai fatti concreti accaduti e/o in divenire in quanto, in tanti anni di vita ormai ne ho viste (per fortuna mai direttamente in prima persona) di"ogni":
Macelli, massacri, stragi, genocidi, pulizie
etniche, esecuzioni sommarie e non, assassini, mutilazioni, violenze e
torture a sfondo sessuale e non, spietatezza e profonda sindrome di
insanita' mentale.
Tutto questo normalizzato, e tacitamente accettato, col termine semplice di "guerra".
Il tempo di guerra e' il tempo in
cui i peggiori crimini contro la coscienza e la vita dell'altro
diventano, quando funzionali al potere del vincitore, occasione di vanto
sociale e/o nazionale o corporativo.
Nelle scuole, ai bambini e ai
giovani viene insegnata la naturalezza e necessita' della guerra: come se fosse una"super-imposizione cosmica"che serve alla selezione (in
senso Darwinistico) della specie umana [E probabilmente e' esattamente questa la sua funzione NdC] e la soluzione, o almeno il
superamento, dei problemi economici del momento.
In altre parole si
giustifica una pesantissima situazione di patologia mentale con le
ragioni stesse che questa situazione ha generato e da cui e' stata
generata. In una sorte di paradosso senza soluzione possibile.
Infatti e' ragionevole sostenere che la guerra e' la continuazione della politica con altri mezzi.
Ma dall'infinita ipocrisia, malafede, propaganda, falsita' che ammorbano - lasciando senza fiato - la questione: un fetore nauseabondo e insopportabile!
IL VENEZUELA SI RIVELA SEMPRE PIU' COME LA BATTAGLIA CRUCIALE DELL'IMPERO MORENTE!
Questa e' la mia insignificante opinione!....Perche'?
Se l'impero non riuscira' ad imporsi in un qualunque modo in Venezuela, questo sara' il chiodo fondamentale della bara del suo feretro.
Infatti e' ragionevole sostenere che la guerra e' la continuazione della politica con altri mezzi.
Ma dall'infinita ipocrisia, malafede, propaganda, falsita' che ammorbano - lasciando senza fiato - la questione: un fetore nauseabondo e insopportabile!
IL VENEZUELA SI RIVELA SEMPRE PIU' COME LA BATTAGLIA CRUCIALE DELL'IMPERO MORENTE!
Questa e' la mia insignificante opinione!....Perche'?
Se l'impero non riuscira' ad imporsi in un qualunque modo in Venezuela, questo sara' il chiodo fondamentale della bara del suo feretro.
e questo l'impero lo sa! Se non potra' con il povero e
debole Venezuela nel suo cortile di casa e nella sua piu' piena "zona di
influenza"si dimostrerebbe senza alcun dubbio la sua manifesta impotenza di fronte al mondo, in un momento in cui cerca di imporsi con
esattamente il contrario (in puro stile mafioso). Con una brutale
politica di minaccia, ricatto, terrore e sciacallaggio di tutti coloro
che non si schierano uniformemente e incondizionalmente al suo servizio.
Dopo la Siria, l'Afganistan, l'Iraq -guerre che possono considerarsi perse politicamente, economicamente ed infine anche militarmente ,in quanto sostanzialmente hanno fallito gran parte degli obiettivi tattici e,cosa piu' grave, fallito anche quelli strategici che non fossero la mera balcanizzazione dei territori interessati- il Venezuela, almeno simbolicamente, diventa molto piu' importante di quello che fu il Vietnam.
Dopo la Siria, l'Afganistan, l'Iraq -guerre che possono considerarsi perse politicamente, economicamente ed infine anche militarmente ,in quanto sostanzialmente hanno fallito gran parte degli obiettivi tattici e,cosa piu' grave, fallito anche quelli strategici che non fossero la mera balcanizzazione dei territori interessati- il Venezuela, almeno simbolicamente, diventa molto piu' importante di quello che fu il Vietnam.
- Se queste supposizioni analitiche sono corrette possiamo solo aspettarci il peggio: in primis per la povera nazione Bolivariana.
- Ma se l'Eurasia Russo-Cina decidera' di aprire un fronte lontano dalle sue frontiere terrestri (cosa che al momento sembrerebbe) allora l'insignificante piccolo Venezuela potrebbe essere il detonatore di un incendio non piu' controllabile!
- l'America Latina e' una prateria secca ed arida -a livello popolare profondamente psicologico e storicamente anti Yankee/Gringo, con molti,"troppi" conti da regolare- che potrebbe facilmente, con venti favorevoli, ardere dalla Patagonia al Messico, e le fiamme potrebbero giungere fino a lambire il muro di Trump.
Comunque sara',questa vicenda cambiera' le cose in tutto il continente americano in un modo o in un altro!
Il paese che mi accolse e ospito' alla fine degli anni 80, primi anni 90 [...si chiama Costa Rica NdC].
LA MIA PERSONALE ESPERIENZA DI 30 DI VITA IN UN PAESE DELL'AMERICA LATINA
Il paese che mi accolse e ospito' alla fine degli anni 80, primi anni 90 [...si chiama Costa Rica NdC].
Erano
gli anni del muro di Berlino, della Perestroika, di mani pulite, della
caduta dell'URSS e della fine della prima repubblica.
Gli anni delle monetine buttate sul Craxi ladro, ma anche quelli della prima guerra del golfo e dei preliminari alla guerra alla Yugoslavia. Anni di profondi e devastanti cambiamenti ma anche di grandi speranze (dopo Bush...Clinton, dopo Breznev....Gorbachev).
Gli anni delle monetine buttate sul Craxi ladro, ma anche quelli della prima guerra del golfo e dei preliminari alla guerra alla Yugoslavia. Anni di profondi e devastanti cambiamenti ma anche di grandi speranze (dopo Bush...Clinton, dopo Breznev....Gorbachev).
Speranze.
Ma non per me, che vedevo quello che stava realmente accadendo nel mio mondo del
lavoro, che vedevo come le vere aspettative di un"altro mondo
possibile" diventavano ogni giorno sempre piu' impossibili.
Tempo di
andarsene, tempo per rendere possibile un altro mondo possibile. Almeno
per me se non per l'ambiente e l'insieme affettivo/relazionale umano in
cui ero immerso!
Questo paese mi accolse come un sogno. Era collocato in un altro spazio,soprattutto in un altro tempo.
Questo paese mi accolse come un sogno. Era collocato in un altro spazio,soprattutto in un altro tempo.
In un tempo arcaico, antico, magico.
Quasi antecedente ai tempi
della mia nascita, negli anni 50, non tanto a livello tecnologico ma
soprattutto a livello psicologico.
Il tempo scorreva in modo
diverso, molto piu' lento, molto piu' intenso.
La vita era meno comoda, piu' difficile, ma proprio per questo la popolazione -quasi nella sua
interezza -era incredibilmente solidale, cordiale, socievole, amabile ed
aperta anche e soprattutto verso il diverso e lo straniero.
Il paese
era diviso in due parti nettamente distinte:la grande metropoli ed il
resto giungla, natura lussureggiante, profondamente viva ancora in
grado di rimarginare e curare rapidamente le ferite che
l'uomo -soprattutto le grandi compagnie frutticole
anglo-sioniste- continuava ad infliggere continuamente .
Oggi sono passati quasi trentanni: l'impero comanda completamente ed in forma quasi diretta il paese.
Questo paese era un po' come l'Italia
della prima repubblica, in un qualche modo un paese di
frontiera.
frontiera.
La
prima volta che sbarcai all'aeroporto di S. Jose' [San José è la capitale e città più grande della Costa Rica NdC], la prima cosa che
vidi sulla grande parete interna dell'aeroporto fu un immenso e
magnifico murales in puro stile neo realista.
Stile che si ripeteva in
quasi tutti i - pochi - monumenti della citta'.
Ero evidentemente approdato
in una nazione terzomondista non allineata di fede socialista. Non vi
erano che pochissimi uniformati ed un caos caldo ed avvolgente permeava
tutto..Ma al fine si trattava di un caos ordinato e tutto funzionava
per il meglio.
Quindi ne trassi l'impressione (poi confermata col
tempo) che mi trovavo in un paese libero dove l'iniziativa privata e la
soggettivita' erano sacre.
il meglio dell'occidente ed il meglio
d'oriente.
una societa' multirazziale aperta e non discriminante se
non - come scoprii in seguito - con le sue componenti piu' povere e
deboli, come le etnie indios e meticce, ma comunque non piu' di tanto.
Le condizioni economiche erano tali che, come lavoratore italiano ancora giovane, grazie ai risparmi, ai fondi famigliari e aiuti genitoriali, potevo comprare casa.
Le condizioni economiche erano tali che, come lavoratore italiano ancora giovane, grazie ai risparmi, ai fondi famigliari e aiuti genitoriali, potevo comprare casa.
Cosa mai stata possibile, se non con un mutuo
capestro e conseguente ipoteca di molti anni di vita futura in patria.
Ma
non solo.
Inventarmi e cominciare una nuova attivita', sostenibile
economicamente, a livello imprenditoriale.
Ed infine, la cosa piu'
importante di tutte, fare la vita che avevo sempre sognato: pesca sportiva
e non, sub, escursioni in mare e nella giungla e vita con gli
animali.
Il tutto senza fare un solo debito!
Oggi sono passati quasi 30 anni.: cosa e'cambiato? e come?
A parte il fatto che sono diventato vecchio.....e' cambiato quasi tutto, e profondamente.
Oggi sono passati quasi 30 anni.: cosa e'cambiato? e come?
A parte il fatto che sono diventato vecchio.....e' cambiato quasi tutto, e profondamente.
La vita per il ceto medio e' diventata
carissima
per esempio anche se mangiare all'italiana e' sempre risultato caro,adesso costa mediamente dalle 2 alle 3 volte e piu' dello stesso costo in euro in Italia .
questo grazie anche alle politiche "di
libero mercato" imperiali, che consistono sostanzialmente nel
monopolizzare tute le catene di supermercati (Wall Mart) ed espellere o
rendere nei prezzi proibitivi tutti i prodotti concorrenziali che non
siano cibo spazzatura gringo o di multinazionali (preferibilmente
gringas).
La stessa cosa esattamente si puo' dire per i tutti i prodotti a bassa tecnologia (lampadine, pompe, elettrodomestici, vendite di ferramenta ecc) dove l'obsolescenza programmata,o anche solo difetti di produzione e cattiva - se non pessima - qualita', la fanno da padrone senza,o quasi,possibile alternativa- e non esiste garanzia che conti! - e nella maggioranza dei casi venduti a carissimo prezzo senza concorrenzialita' possibile.
La stessa cosa esattamente si puo' dire per i tutti i prodotti a bassa tecnologia (lampadine, pompe, elettrodomestici, vendite di ferramenta ecc) dove l'obsolescenza programmata,o anche solo difetti di produzione e cattiva - se non pessima - qualita', la fanno da padrone senza,o quasi,possibile alternativa- e non esiste garanzia che conti! - e nella maggioranza dei casi venduti a carissimo prezzo senza concorrenzialita' possibile.
Quello che una volta era una carenza
strutturale dei servizi (dovuta alla scarsita' di risorse finanziarie e
arretratezza tecnologica) comunque accessibili a bassi costi a tutta la
popolazione,oggi si e' trasformata in disfunzione
programmata, privatizzazione intera o parziale degli enti preposti e
costi sempre piu' elevati.
Per esperienza diretta posso affermare che
elettricita' e acqua nonche' telefono fisso stanno funzionando
progressivamente sempre peggio in una funzione inversamente
proporzionale al costo. In forma analoga si puo' dire lo stesso dei
servizi sanitari, burocratici, trasporti.
A proposito di trasporti il
paese si e' fortemente indebitato con il BID (Banco Interamericano
Desarollo) per costruire una superstrada (almeno una parte) in cemento ad
una cifra stratosferica, il cui unico e vero scopo (naturalmente ben
celato) e' quello di permettere ai pesanti mezzi corazzati dell'impero di
poter giungere velocemente ed in forma sicura le frontiere di quello
che e' il prossimo (cosa per altro gia' pubblicamente
dichiarata) obiettivo nel risiko imperiale in America Centrale [Probabilmente il Nicaragua da Panama. Recentemente Bolton ha chiama Cubato, Venezuela e Nicaragua la 'Troika della Tyrannia' NdC].
Ma il peggio davvero non e' questo: il peggio e' stata la metamorfosi che i"tempi neoliberisti" hanno
imposto alla popolazione, che, nella grande megalopoli, si e' trasformata quasi nella vittima di un girone infernale, con aree in cui e' meglio neanche avvicinarsi.
Che siano dei reietti piu' reietti o che siano dei ricchi
piu' ricchi, protetti da guardie armate dietro alti muri con sbarre e
controlli all'entrata e telecamere ovunque, il resto e' un limbo
caotico dove, sebbene quasi nessuno faccia la fame, assomiglia piu' ad un
girone infernale che ad un centro urbano civilizzato.
ma fuori non
siamo da meno, nella maggioranza dei casi -per fortuna non nella
totalita'- si avverte un'estraneita' quando non proprio ostilita', di una
popolazione che si ritrova ossessionata per "buscarse la vida"che
significa sostanzialmente trovare i soldi per la ricarica del cellulare o
per pagare SKY a fine mese.
Cosi', chi era placido e tranquillo, oggi e' schizzato, frenetico; chi disponeva della "pura vida",
oggi la pura vida se la sniffa per avere ancora piu'"pura vida".
Cosi', chi era placido e tranquillo, oggi e' schizzato, frenetico; chi disponeva della "pura vida",
oggi la pura vida se la sniffa per avere ancora piu'"pura vida".
Non
che 30 anni fa fosse tutto idilliaco e meraviglioso, no! anzi......era
pieno di borrachos y ladrones, come no! Ma la nota vitale di fondo
era profondamente diversa...
era... molto, molto piu' umana!
Sullo scempio della natura in questo scritto non diro' altro perche' il tema andrebbe trattato accuratamente a parte e sarebbe un discorso lungo e spinoso.
Sullo scempio della natura in questo scritto non diro' altro perche' il tema andrebbe trattato accuratamente a parte e sarebbe un discorso lungo e spinoso.
INFINE FACCIAMO UN SALTO "DI SOPRA"
Questa e' la prateria arida e secca pronta a mio avviso ad ardere di tutta l'America latina se qualcuno appicchera' il fuoco -cosa che tra l'altro qualcuno si perita di fare da queste parti nei tempi secchi del verano tutti gli anni, tanto che in questo preciso momento ho il fuoco che incendia il bosco a sole poche centinaia di metri da casa, ma non mi preoccupo: qua e' routine. - e sorgeranno i necessari venti dell'est ad alimentarlo! Spero proprio di avere torto......anzi torto marcio!
Chi davvero potrebbe essere interessato a questo grande barbecue?
L'impero e la sua imbecillita'?
gli opponenti Cinorussi o Russocini?
gli opponenti Cinorussi o Russocini?
Gli anglosionisti? Gli
Europei?
Maduro ed il Bolivarismo? Cuba? L'Iran? Il Califfato? La
Colombia?Bolsonaro e le prugne secche?
Oppure il mandriano (Cow Boy)sconosciuto, che deve ridurre il numero eccessivo dei suoi armenti senza correre troppo il rischio di dar fuoco a tutta la stalla?
Purtroppo, a parte l'Imbecillita' (ma anche questa ha dei limiti) l'unica risposta che puo', a mio avviso avere un senso, e' l'ultima proposta.
Oppure il mandriano (Cow Boy)sconosciuto, che deve ridurre il numero eccessivo dei suoi armenti senza correre troppo il rischio di dar fuoco a tutta la stalla?
Purtroppo, a parte l'Imbecillita' (ma anche questa ha dei limiti) l'unica risposta che puo', a mio avviso avere un senso, e' l'ultima proposta.
Che
pericolo davvero rappresenta il Venezuela socialista y Bolivariano
per l'impero?
un pericolo cosi' grande, o una necessita' tanto
impellente da rischiare fino al conflitto aperto e mondiale?
...e se
si cerca il pretesto giusto allora perche' non usare l'Ucraina, che e'
gia' li, pronta ai confini col nemico. Ed in piu' ha anche il notevole
vantaggio oltre a quello di non essere in casa propria anche quello di
coinvolgere direttamente e mettere in ginocchio il competitore Eurozona?
In questa situazione sembra proprio che l'impero verso il Venezuela non disponga piu' di opzioni
palliative, le vere scelte adesso le deve fare l'est.
In questa situazione sembra proprio che l'impero verso il Venezuela non disponga piu' di opzioni
palliative, le vere scelte adesso le deve fare l'est.
e credo proprio non possa
abbozzare (come si suol dire). se cosi' sara'"requiem"per l'impero
sperando sempre che non sia un requiem... totale.