Caro Diario,
dice il saggio
"Chi non conosce la Storia e' destinato a ripeterne gli errori". Nell'Italia zombificata di oggi e' difficile riconoscere cosa successe negli anni 70. Soprattutto pensare che qualcuno potesse avere la lungimiranza di scrivere queste parole 28 anni fa:
Parafrasando Lenin anche noi possiamo dire che l’imperialismo delle multinazionali è una sovrastruttura dell’imperialismo. Definiamo borghesia imperialista interna quella frazione della classe borghese integrata nel sistema imperialista mondiale ed elemento trainante del processo di ristrutturazione imperialista della nostra area economica e delle relative sovrastrutture politiche e istituzionali. Gli strumenti sovra-nazionali come Fmi e Cee, mediante i quali la borghesia imperialista vuole imporre la sua strategia, acquistano forza ed assumono un potere tale da subordinare gli stati nazionali. Lo Stato nazione diventa cinghia di trasmissione del capitale internazionale… Nelle articolazioni vitali del potere si afferma un personale economico politico militare che è la più diretta espressione dei suoi interessi. Una nuova burocrazia efficiente, intercambiabile, europea non più selezionata e qualificata dalle vecchie scuole di partito ma direttamente dai centri di formazione, dalle Fondazioni, dalle Fabbriche dei cervelli predisposte allo scopo dalle grandi multinazionali”.
Brigate rosse, risoluzione strategica n. 2, febbraio 1978