19 luglio 2018

LA TERZA GUERRA MONDIALE NON SOLO NON E' FINITA=> STA PER ENTRARE NELLA SUA FASE CALDA.

Caro Diario,
Dmitri Orlo sostiene che la terza guerra mondiale si e' appena conclusa.
Noi pensiamo che sia vero il contrario: tutti i segni indicano che e' appena iniziata.



Dmitri e' stato ospite a casa mia, lo conosco bene. Negli ultimi 6 anni ha cambiato idea su tutto diverse volte. Nel caso in questione vi e' una fondamentale incomprensione: Trump vuole prima la guerra con la Cina che con la Russia. Ovvero Trump e' piu' amico del PACCOM, dominato dalla Marina e dei marines che dell'esercito del CENCOM che domina il settore imperiale Europeo. La Marina che sta mettendo a mollo 10 nuove super portaerei, ha bisogno di dimostrre che esse servono a qualcosa. I marines ne hanno altre 10, che ora saranno armate di F35 a decollo verticale e non vedono l'ora di usarli. La scintilla sara' probabilmente intorno a Taiwan Con questa prospettiva, risulta chiaro che occorre rompere l'alleanza Russo-Cinese. A Trump dell'Occidente non frega nulla. Quello che vuole e' che le Colonie paghino il pizzo mafioso/imperiale, e' avversario della EU perche' sa che contrattando con le singole micro nazioni europee le puo' tranquillamente strangolare. Il Tramp-olino lo dice chiaramente: ogni stato della NATO deve pagare il 4% del PIL (comprando armi americane). Nel fervore della ricerca di un salvatore ci si dimentica questo: Il nostro "Pacifista" ha rotto gli accordi con Cuba e l'Iran, ha chiesto se si puo' invadere il Venezuela prima possibile e ha autorizzato una presenza permanente Americana in Siria. Senza nemmeno la scusa della "Guerra all'ISIS". Dmitri e' russo, ma vive negli USA da 30 anni e in Russia ci va poco. Questa analisi, di Rostislav Ishchenko, invece, introduce un concetto di cui parlo da 10 anni: la Russia si sta preparando a invadere l'Europa occidentale, in quanto questa e' l'unica maniera per stabilizzarla dal suo prossimo collasso sociale. Un 'unione di Russi e Tedeschi diventerebbe la nuova super potenza mondiale. Ishchenko scrive: "In un caso come questo non si potrebbe parlare di aggressione, ma di un’operazione volta a proteggere interessi primari della Russia e dell’Unione Europea, prevenendo così lo scivolamento dell’Europa in una lunga e sanguinosa crisi che distruggerebbe l’economia e la popolazione di un immenso territorio non più prosperoso. In più, la presenza e la consistenza crescente di questi raggruppamenti di truppe è un ottimo sistema per costringere ogni provocatore a pensarci tre volte prima di realizzare i suoi piani criminali" siamo appena all'inizio.