Il nemico é invisibile. i soldati sparano senza manco mirare. La morte arriva sempre improvvisa. Spesso senza supporto, con poche munizioni
Non ci sono eroi, I soldati sono solo uomini che tentano di sopravvivere giorno per giorno. Sanno che sono pedine di un gioco piú grande di loro.
"quelli girano con le mercedes pagate con i petroldollari e noi moriamo qui".
Sono inferociti per la perdita dei loro "fratelli". Gli unici che loro sentono vicini. Ne fanno le spese i civili. Come sempre. Donne in lacrime.
"perché non ci lasciate in pace?" chiede una di loro. Dimostra 60 anni, ma probabilmente ne ha 35.
I soldati perdono la loro umanitá. Tortura. Visi pieni di sangue: é il nemico, non un essere umano. Un uomo a terra viene preso a calci. Il suo sguardo é disperato.
Una pila di morti. Soldati russi presi in un imboscata. La telecamera é impietosa, non vi sono i tagli "politicamente corretti" che servono a coprire le atrocitá di questa cosa assurda chiamata guerra. I cani abbaiano come impazziti, ma forse sono gli unici ad avere conservato la sanitá.
Grozny é il passato. Ma oggi la Cecenia é in Ucraina, in palestina, in Libia, in Iraq, in Siria. La Cecenia sta arrivando sotto le porte di casa degli italiani. Ci rifletta chi sente che la sua situazione é insostenibile oggi. Iniziare le guerre é facilissimo, finirle é maledettamente piú complicato.
Pace.