Caro Diario,
Collasso sistemico, crisi economica e finanziaria, guerre imminenti: la catastrofe é inimaginabile ma si puó ancora evitare secondo Giulietto Chiesa. "Ho scritto questo libro per creare allarme" cosí esordisce il giornalista, nella presentazione a video del suo lavoro. Di sicuro ci riesce: alla fine della lettura il lettore non iniziato puó sentirsi il terreno mancare sotto i piedi.
Ma sará valida la soluzione proposta?
Contenuto Catastrofico
Il libro si occupa di argomenti molto vasti, che spaziano dall'analisi economica e quella ecologica e politica e trovano in ognuno dei temi trattati motivo di allarme sistemico.
La formazione Marxiana di Giulietto Chiesa emerge chiaramente nel testo, il filosofo tedesco viene citato spesso, in una sorta di polemica a distanza con una sinistra che, a suo parere, essendo attaccata all'analisi marxiana dei rapporti sociali ha completamente mancato il treno del cambiamento sociale.
Un lungo capitolo é dedicato a Matrix, la societá dello spettacolo, creata da quello che il giornalista chiama il "super clan" per condizionarci e dominarci. Purtroppo il fondamentale lavoro di Erving Goffman sulla "Vita quotidiana come rappresentazione teatrale" non é citato. Il libro affronta il tema della Guerra, della Grande guerra prossima ventura contro la Russia e la Cina.
Una forte critica viene esercitata nei confronti dei movimenti e dell'informazione alternativa. Chiesa sostiene con acume che blog come questo sono spazi minuscoli e isolati di conversazione che isolano i piccoli gruppi e non diventeranno mai una vera alternativa sociale.
Sui tempi di questo collasso, Chiesa cita Dmitri Orlov che cosí spiega:
«... è possibile prevedere che qualcosa accadrà con precisione sconcertante. Per esempio, tutti gli imperi alla fine collassano, senza eccezioni. Quindi gli Stati Uniti collasseranno. E qui ho finito. Ma non è possibile prevedere quando qualcosa accadrà, a causa del principio dell'informazione mancante: abbiamo un modello mentale su come qualcosa continuerà ad esistere, non su come inaspettatamente cesserà di esistere. Tuttavia, osservando il tasso di deterioramento, o le divergenze rispetto al nostro modello mentale, a volte possiamo dire che la data è vicina. Il primo tipo di previsione - che qualcosa collasserà - è estremamente utile, perché vi dice come evitare di mettere a rischio ciò che non potete permettervi di perdere. Ma ci sono situazioni in cui non avete scelta. Per esempio se foste nati in un impero sull'orlo del collasso. Ed è qui che il secondo tipo di previsione - che qualcosa collasserà molto presto - risulta molto utile, perché vi dice che è tempo di tirare via la vostra pancetta dal fuoco
Alternativa Alternante
Il sottotitolo "perché costruire un alternativa é ormai indispensabile" attira molto e ci si chiede in cosa essa consista.
Il libro propone tutta una serie di misure che dovrebbero (o potrebbero) alleviare la catastrofe. Alcune sono proposte classiche della sinistra radicale che vanno dall'uscita della NATO, al ripudiare del debito e alla protezione dei commons - come acqua e patrimonio pubblico. Altre sono in polemica con gli ex compagni di Chiesa, per esempio il giornalista sostiene che uscire unilateralmente dall'Euro o dall'Europa non aiuterebbe a risolvere i problemi strutturali, che necessitano di essere affrontati globalmente. Emerge cosí la visione di un Europa forte e democratica, un continente unito ma democratico che diventa voce dell'alternativa globale. Qui rileviamo lo spessore strategico di Chiesa, che intuisce che l'unica rivoluzione possibile é mondiale. Alla decrescita é dedicato il capitolo finale del libro. Si inizia con la definizione di decrescita come opposizione al capitalismo:
2) La decrescita è incompatibile con il capitalismo, perché il capitalismo è sinonimo di crescita.e si continua con questa dichiarazione piuttosto utopica:
3) La decrescita non è operazione che si possa fare con metodi leninisti, cioè sotto l'impulso di un'avanguardia. Richiede un'immensa partecipazione democratica. Altrimenti non sarà comunque felice. Più probabile che si trasformi in una gigantesca catastrofe umana. Occorre pensarla “con il passo dell'uomo”. Pensare che questo trapasso si verifichi senza costi è un'idea senza basi reali. Esso presuppone giganteschi investimenti, in pratica la riconversione dell'intero sistema di produzione mondiale.
Critica Corvide
Iniziamo dalle cose positive. Il libro é ottimo e dovrebbe essere lettura obbligatoria per tutti gli Italiani. Ma qui iniziano i problemi, non solo ció non avverrá, ma anche se si forzassero tutti non solo a leggere ma ad accettare le proposte del libro difficilmente si arriverabbe alla possibilitá di realizzare le proposte di Chiesa con i mezzi della democrazia partecipativa. L'autore stesso spiega che i tempi di crisi non sono tempi lenti, hanno bisogno di decisioni rapide, prese da organizzazioni verticistiche.
Gramsci diceva che “qualunque sia la classe dirigente vi è bisogno di capi”. Credo che avesse ragione, per quanto forse molte anime belle inorridiranno leggendo questa citazione.
I “capi” di cui parla Gramsci sono l'élite che prende il comando sempre e comunque, in ogni tipo di organizzazione sociale. Già Gaetano Mosca, alla fine dell'Ottocento, aveva posto con grande chiarezza lo stesso problema definendo «irresistibile» la forza di «qualsiasi minoranza» di fronte «a ogni individuo della maggioranza».
«Nel fatto - aggiungeva - è fatale la prevalenza di una minoranza organizzata, che obbedisce a un unico impulso, sulla maggioranza disorganizzata [[GAETANO MOSCA, La classe politica (1896), citato in Luciano Canfora, Critica della retorica democratica, cit., pp. 66 e 77.]]».
"Tempi dell'uomo" o "imposizione forzata che si trasforma in catastrofe"?
Pensiamo sia una contraddizione non risolta nel libro.
Il nostro, ci sembra, ha toccato i temi dell'analisi sistemica senza padroneggiarli, lui stesso ammette di non essere un esperto ma un semplice divulgatore.
Per esempio il concetto di feedback positivo , che conduce a un irreversibile incremento esponenziale, non viene citato. Il feedback positivo é causa della prossimitá temporale del collasso sistemico, che riguarda a nostro parere questa generazione non (solo quella de) i nostri figli. Fra l'altro esiste il pericolo concreto di spostare il problema a un futuro lontano, cosa che lo pone fra quelli "importanti ma non urgenti". L'incapacitá delle masse di percepire gli aspetti sistemici é connessa alla intima struttura del nostro cervello, nel quale il meccanismo reattivo "combatti-fuggi" si avvia solo quando un pericolo é immediato.
In conclusione, benché Chiesa non pensi esattamente come ce lo augureremmo, pensiamo che lui sia uno degli intellettuali italiani piú profondi con la capacitá di raggiungere molte persone. Le sue posizioni sull'11 settembre e adesso sulla crisi sistemica sono uniche nel panorama politico.
Invitiamo per questo tutti i lettori a comprare il libro e a sostenere il suo progetto Pandora TV con una piccola donazione.