15 marzo 2014

NASA: il collasso é inevitabile


Caro diario,
la Terza guerra mondiale con i suoi fronti ovest  (Ucraina), sud (Palestina-Siria- Iraq-Iran-Afganistan-Pakistan) e Est (Cina-Giappone) é il primo passo verso   un collasso irreversibile della un civiltà industriale. La prestigiosa NASA ha pubblicato uno studio che prevede due scenari, entrambi catastrofici. Il prestigioso quotidiano inglese Guardian titola:
Scienziati naturali e sociali sviluppano il nuovo modello di come una 'tempesta perfetta' di crisi potrebbe sconvolgere sistema globale

Lo studio, sponsorizzato dal Goddard Space Flight Center  della NASA esamina gli aspetti ecologici e dello squilibrio sociale per confermare quello che era stato previsto dal Club di Roma giá negli anni '70. Il progetto di ricerca si basa su un nuovo modello interdisciplinare  che unisce le scienze sociali e naturali, guidato dal matematico  Safa Motesharri della US National Science Foundation. Lo studio è stato accettato per la pubblicazione in una rivista scientifica.
Lo studio conferma la tesi di Tainter sul Collasso delle Societá complesse che non si deve pensare che un maggiore uso di tecnologia risolva i problemi. 
Gli aumenti di produttività in agricoltura e nell'industria degli ultimi due secoli, sono stati realizzati con un aumento (anziché diminuzione) dell'uso delle risorse, nonostante i drammatici incrementi di efficienza nello stesso periodo.

 Il modello prevede due scenari, in entrambi dei quali il collasso sembra assicurato. Nel primo di questi scenari, la civiltà:
.... Sembra di essere su un percorso sostenibile per un periodo piuttosto lungo, ma anche con un tasso di esaurimento delle risorse ottimale e partendo da un piccolo numero di Elite, le Elite alla fine consumano troppo, causando una carestia tra i Commoners (il 99% NdC) che alla fine causa il collasso della società. È importante notare che questo tipo di collasso è dovuto ad un carestia indotta dalla disuguaglianza  che provoca una perdita di lavoratori, piuttosto che un crollo Naturale. '
Questo é lo scenario "positivo", nel quale il brodo viene allungato con l'applicazione di politiche "verdi" e di risparmio pagate dalla popolazione, senza cambiare la natura ultra-capitalistica del sistema.

Nel secondo scenario si continua nel business as usual, ovvero non si fa nulla di diverso da ció che facciamo oggi. Anche in questo caso i primi a collassare sono i commoners ma in questo caso a causa della mancanza di risorse naturali. Nel secondo scenario il tempo al collasso é piú breve.
Ció che accomuna entrambi gli scenari é che i "padroni del mondo" sono isolati dalle conseguenze delle loro azioni. Non sentono il weltschmerz in quanto se la passano egregiamente.
Mentre alcuni membri della società possano dare l'allarme che il sistema si sta muovendo verso un collasso imminente e quindi sostengono cambiamenti strutturali della società, al fine di evitarlo, le Elite e i loro sostenitori si oppongono a queste modifiche, evidenziando la lunga traiettoria sostenibile 'fino a ora' a sostegno del non fare nulla. 
la responsabilitá della casta dirigente nei collassi storici é stata presentata da Jared Diamond nel suo libro Collasso.
Piú di mille anni fa un gruppo di Vichinghi, guidati da Erik il Rosso, partí dalla Norvegia e si stabilí in Groenlandia. Lí fondarono colonie, dissodarono la terra, allevarono animali e costruirono chiese fantastiche. Perché quasi cinque secoli dopo se ne persero le tracce? E perché sparirono molti altri popoli del mondo? 
 I capi dei vichinghi di Norvegia, a differenza dei Variaghi di Rus, non riuscirono a comprendere l'ecologia del posto in cui vivevano, continuarono a comportarsi come facevano a casa, senza entrare in sintonia con lo spiritus loci e le popolazioni autoctone. Lo stesso comportamento é stato  adottato dai colonizzatori invasori europei nel Nord America, che poi lo hanno esportato in tutto il mondo. Si chiama capitalismo.

Lo studio si sforza di concludere con una nota positiva:
 il Collasso può essere evitato e popolazione può raggiungere l'equilibrio se il tasso pro capite di esaurimento della natura è ridotto a un livello sostenibile, e se le risorse sono distribuite in modo abbastanza equo.
 Noi non ci aspettiamo che queste decisioni siano prese dalla attuale elite per i motivi spiegati sopra. Occorre quindi che ognuno prenda atto della situazione, si prepari e lavori alle AltreAlternative.