mappa dela situazione sul terreno aggiornata al 6 marzo 2016. In nero le zone controllate dall'ISIS. |
I russi tornano a casa, lo ha annunciato ieri il presidente russo insieme al suo ministro degli esteri e della difesa.
la mossa a sorpresa di Putin ha lasciato tutti di stucco.
Secondo la dichiarazione ufficiale la Russia ha "raggiunto i suoi obbiettivi".
Giulietto Chiesa ci crede e lancia il suo panegirico della vittoria.
Noi ci permettiamo di dubitarne: buona parte del paese e' sotto il controllo dell'ISIS, la roccaforte dei terroristi, Raqqa, sta sempre li, i Turchi continuano a supportare l'IS indirettamente e con attacchi contro i Curdi....
Il ritiro dei Russi lascia la strada aperta al Pino B americano che consiste nella spartizione del paese in tre parti: una costiera al governo attuale, la zona nord ai Curdi e l'ovest all'ISIS.
Tutto questo mentre la vittoria totale e' a un paio di settimane di distanza.
Insomma ci deve essere qualcosa d'altro, una motivazione ben piu' importante.
Potrebbe trtatarsi' dello spiegamento di una nuova arma. La stessa che ha abbattuto il MIG 21 siriano due giorni fa. Un sistema antiaereo portatile di ultima generazione, nelle mani dei terroristi potrebbe costare carissimo ai Russi, lo hanno imparato a loro spese in Afganistan. Lo Stinger FMI 92 viene prodotto direttamente in Turchia, una sua piena disponibilita' sul campo di battaglia significa arei abbattuti.
E' un prezzo politico che Putin non puo' permettersi di pagare. Quindi la ritirata strategica, prima che il mito dell'invincibilita' Russa venga messo a dura prova.
Un ulteriore motivazione e' il probabile riaccendersi del conflitto in Ucraina dell'est fra ora e questa estate.
I quali rischiano di trovarsi coinvolti su due fronti.
Putin ha ancora una volta colto tutti di sorpresa, decidendo per una vittoria di cartone piuttosto che una sconfitta esplosiva.
Non pensiamo che questa sara' l'ultima delle sorprese del nostro.