09 novembre 2017

Si sta come d'autunno, sugli alberi le foglie

Sono nato in Sicilia. Mi sono nutrito della Tradizione, quella vera, profonda e sotterranea come il fiume coperto dalla lava che scorre sotto la mia citta' natale. La lava l'ha reso invisibile ai piu', ma non l'ha distrutto, l'ha solo ricoperto. Gli Zombiedioti dicono che il fiume non esiste. Il fiume segreto non e' solo. Le *otto* citta' che sono state sostituite da quella odierna, con i suoi palazzacci abusivi costruiti dai 4 cavalieri dell'apocalisse mafiosa negli anni settanta sono sempre li. Nascoste. Non sono morte. Sognano e i loro sogni filtrano nelle coscienze di chi ci vive. La Tradizione emerge il 5 di Febbraio, quando i Cittadini in delirio onorano la Dea e pronunciano il sacro giuramento N.O.P.A.Q.V.I.E. Noli offendere Patriam Agathae quia ultrix iniuriarum est , che ricorda come la Dea fermo' Federico II di Svevia dal massacrare gli abitanti. Allora come oggi, la resistenza allo stato centrale era forte e si esprimeva con il rifiuto del concetto di appartenenza a niente altro che alla Polis. E nemmeno ad essa. Come scrive Fusaro e' la negazione della modernita', che si esprime in maniera irrazionale -parola aborrita nel mondo del materialismo scientifico modernista - che conosce slanci umani unici. Lo comprende il freddo Fusaro? Pippo Fava. Falcone. Borsellino. Uomini che hanno dato allo stato Italiano la vita. Il Sud e' la patria dell'Ethos abbinato al Pathos. Di Eros e Thanatos intrecciati. Di quel Futuro che sara' molto piu' simile al Passato remoto di quello che pensiamo. Nel frattempo aspettiamo, come disse quell'altro uomo del Sud: Si sta come d'autunno, sugli alberi le foglie. Aspettiamo e ci prepariamo.