30 settembre 2011

Hasta La Revolutione Siempre: si ma quale?!

Caro diario,
Ogni giorno apro il computer e leggo cose tipo questa:
"è tempo di fare la Rivoluzione!" proclama un blogger da un sito alternativo. Secondo la televisione di Stato ieri sono "Bruciati 100 milioni di fantastilioni."  Mi immagino tutto il fumo e mi chiedo dove sia l'arrosto. Cambio sito e vedo un video: "I banchieri hanno la colpa, sono terroristi." sostiene Max Keiser. A me il terrorismo fa venire in mente Guantanamo. Continuo e trovo che "La ripresa potrebbe rallentare!!!!" come suggerisce l'autorevole quotidiano del main stream. L'ossimoro mi fa ripiangere le "convergenze parallele" di Democristiana memoria. E infine "Usciamo dall'Euro e risolviamo tutto!" insinua un giornalista inglese che stranamente nell'Euro non ci sta neppure.
Questo ed altre notizie.
Ogni giorno, dopo che ho finito, mi sento depresso e mi prometto di smettere. È un pessimo vizio questa ricerca delle notizie, tipo il fumo o l'alcol. Mentre un tempo ero un appassionato sostenitore dell'informazione alternativa, sempre di piú ne vedo i limiti.


I LIMITI
Il populismo regna sovrano, la ricerca del responsabile "altro", del nemico é promossa come grande novitá.  La semplificazione estrema della complessitá dei problemi si traduce nel tentativo di trasformare un film in realtá. I "rivoluzionari" scimmiottano Hollywood, fanno campeggio e girano con la maschera in faccia. I potenti li ignorano. i rivoluzionari si indignano. Abbaiano ma non mordono. Dove la cosa diventa seria, i potenti facilmente prendono il controllo. Come mai?
Perché la vera rivoluzione sta nelle idee e qui abbiamo il vuoto pneumatico.
La riflessione politica,chiamiamola cosí, é ferma all'ottocento. Facciamo un esempio:
Alcuni credono che un mondo migliore non sia possibile perché la disuguaglianza e l’avidità fanno parte della “natura umana”. Rifiutiamo quest’idea. La logica del capitalismo è la competizione del “cane mangia cane”, e per questo la gran parte delle persone nella vita di tutti i giorni lotta per creare relazioni d’affetto e di sostegno con le persone amate, gli amici e i colleghi dovendo affrontare una cultura brutale. La maggior parte delle persone, in altre parole, è coinvolta in una lotta contro i valori capitalistici. La gentilezza che viene dalle persone e le iniziative pubbliche e collettive rivoluzionarie sono un continuum di lotta per umanizzare il mondo.
Coloro che scrivono cose del genere non mancano solo di inventiva sociale, quanto di senso storico.
Agli albori del movimento socialista vi era una fortissima base sociale di mutuo soccorso fra operai. Un senso comunitario e di appartenenza che oggi manca completamente alla generazione "Me, me, me and Now". Nonostante questo nel 1914, al primo richiamo nazionalistico, l'unione internazionale dei lavoratori collassò su se stessa per andarsi a mettere sotto la bandiera della guerra capitalista.
LA PROPOSTA
D.A.D.
Questo diario parla di Ontopolitica. Dell'applicazione della Teoria del Conseguimento e Mantenimento del Potere a un Ambiente Multidimensionale. Solo sfruttando questo meta livello di analisi é possibile comprendere la natura e la posta in gioco.
"Human beings are under the control of a strange force that bends them in absurd ways, forcing them to play a role in a bizarre game of deception." 
Dr. Jacques Vallee, Messengers of Deception
Queste forze da sempre hanno profondamente influenzato le relazioni umane. Oggi sono in azione come mai prima. Il Diario propone un semplice framework Ontopolitico basato sulla formula DAD. Una rivoluzione autentica consiste nel capire chi ci controlla (Discernimento) e successivamente rendersene indipendenti (Distacco). Il punto di partenza é il Soggetto di questa comprensione (Auriga).
D.A.D.
Il Diario puó aiutare nella fase del Discernimento. Puó portare chi lo legge ad accettare l'esistenza dei Controllori e del Sistema di Controllo e a comprenderne la natura. Ignorarli in quanto "non tangibili" non é un alternativa: é quanto stiamo giá facendo.

Quanto al Distacco é piú difficile aiutare da lontano. Tranne che fornendo un esempio. Il distacco é fisico, di indipendenza economica, alimentare, sociale, certo.

Ma non rimane tale... per sempre. La libertá fisica é il Fondamento di quella interiore. Vi é molta confusione sul significato di questo termine: "interiore". Il distacco dai Controllori non consiste in un rifiuto della religione o tanto meno della spiritualitá. Il materialismo, lo scetticismo, sono il risultato del loro controllo, lo Squilibrio Destro della Bilancia. Essi controllano tutti gli squilibri in quanto sono dentro di noi. I controllori ci hanno trasformato in immagini di loro stessi. La Paura e la Rabbia sono un risultato del nostro cervello da Rettile. Siamo noi il nemico. Fino al momento in cui negheremo questo fatto ci muoveremo allegramente fra lo Squilibrio di Destra e quello di Sinistra. Non é possibile stabilire il GiuSTo su questo piano, ció che possiamo é affermare la natura dinamica della sua Espressione, l'Equilibrio della Bilancia.