Di recente ho attraversato in auto l'intero continente Americano, da un oceano all'altro. 6000 km in cinque giorni. Quando sono arrivato di fronte all'immensità dell'oceano Pacifico una visione mi é presentata chiarissima: sei di fronte alla fine dell'Occidente.
Non tanto la fine spaziale quanto quella temporale.
Molti commentatori alternativi concordano con questa diagnosi. Ma le proposte rivoluzionarie si cercano con il lanternino. Trionfa il "riformismo" che da 50 anni ha dimostrato la il suo fallimento.
La diagnosi
Mentre per molti Occidente é un concetto vago, per il sottoscritto esso si forgia intorno a due dei momenti piú alti dell'umanitá: la Grecia del V secolo A.C. e l'Italia del Rinascimento. In entrambi i casi piccole cittadine diedero origine a una esplosione di pensiero, arte e libertá umana che scosse le fondamenta imperiali fossero quelle Persiane o del Sacro Romano Impero.Oggi siamo schiacciati dall'impero piú potente, oppressivo e subdolo che la storia abbia mai conosciuto. Una forza politica che usa la violenza piú brutale per distruggere qualunque tipo di alternativa sociale e politica mentre dipinge se stessa come indispensabile. Dominata da un sistema di circoli concentrici di potere transnazionali che culminano in una civiltá interna, la breakaway civilization, che attribuisce a se stessa una missione apocalittica.
Per questo siamo alla fine dell'Occidente.
Quello che ho formulato in poche righe sopra é spiegato abbondantemente nel mio libro Apocalisse Aliena.
Dove sono gli Eroi del pensiero?
La maggior parte dell'umanitá occidentale vive in uno stato di enebetito stupore. La televisione che gli addrormenta le menti e il fast food che gli avvelena i corpi. Ma vi sono le eccezioni, menti geniali che hanno contribuito a diffondere la sensazione che qualcosa non funziona nella nostra definizione di realtá. Gente come Graham Hancock che ha guardato al nostro passato e spiegato come esso sia molto piú remoto, e ciclico!, di come ce lo insegnano a scuola; Scienziati come Jacques Valleé che per trentanni hanno investigato la natura del fenomeno UFO e hanno teorizzato che esso sia piú che una serie di permanenti visite di supposti extraterrestri. A Richard Dolan dobbiamo l'analisi storica dell'impatto di queste conoscenze sul governo Americano. The Saker é un anonimo russo, ex analista militare, vive negli USA da cui blogga: ha una tastiera tagliente come un rasoio. Anche Dmitri Orlov é russo, vive su una barca con la moglie Natasha ed é fra i pochi che pratica ció che predica.
Che dire degli Italiani?
Giulietto Chiesa da anni analizza criticamente la politica internazionale e con lo scoppio della crisi Ucraina é divenuto un testimone imperdibile della politica internazionale.
Il suo libro "invece della Catastrofe" ha costituito un salto di qualitá nel suo pensiero. Ugo Bardi é una voce all'interno delle istituzioni che grida, con crescente sgomento, all'esaurirsi delle risorse e al cambio climatico. Dulcis in fundis, Raphael é un mistico che vive in un eremo, in una localitá montuosa. Le sue riflessioni sono incomprensibili per coloro che si affannano dietro le cose mondane. Ma la sua presenza é simile a quella della Stella Polare: da la direzione per chi sa guardare.
Ognuno per se e... l'occhio di Sauron per tutti
Dopo avere omaggiato con un profondo inchino questi signori per la loro opera ci possiamo chidere come andare oltre. Occorre comprendere i loro avvisi e seguire le loro soluzioni . Ma cosa consigliano esattamente?Le soluzioni proposte appaiono deboli.
In primo luogo, mentre ognuno dei citati é un esperto nel suo campo, tende a ignorare l'opera di tutti gli altri. Il mio amico Dimitri, ad esempio, si chiede continuamente come mai la gente non prenda seriamente l'ipotesi di un collasso sociale. Ma quando gli ho parlato delle ipotesi alternative sull'11 settembre mi ha guardato come fossi un idiota. Hancock giustamente se la ride degli archeologi che teorizzano che le piramidi siano state fatte con scalpelli di rame ma nega violentemente l'idea che gli autori possano essere non umani. Mentre Dolan si lamenta che le opinioni sugli UFO siano basate su pregiudizi invece che conoscenza dei casi lui stesso non ha mai letto nulla del Club di Roma.
Il che chiaramente restringe l'efficacia delle soluzioni proposte.
Dentro il sistema
Il secondo aspetto é quello cruciale. La maggior parte dei citati non ha una proposta alternativa all'attuale stato di cose. Con le dovute differenza, la maggior parte di loro predica un qualche tipo di riformismo. Che dovrebbe iniziare con il "risveglio" del popolo e proseguire con il progressivo aggiustamento delle cose di cui si occupano. Questo vale per Chiesa quando propone "una grande iniziativa popolare per uscire dalla NATO", come per Dolan quando sostiene che l'ammissione da parte del governo americano della realtá degli UFO é resa inevitabile da Youtube e smart phones.
Si ha l'impressione che per questi signori che la struttura del sistema sia sana, che basti volerlo e si potrebbero eliminare le superficiali storpiature e le poche mele marce.
Questo atteggiamento fu inaugurato negli anni '60 dalla generazione degli Yippies che progressivamente fu inglobata nel sistema. Coloro che non erano d'accordo furono i promotori del terrorismo dei '70. ma fu il crollo dell'Unione Sovietica a dare in colpo di grazia definitivo a ogni velleitá rivoluzionaria.
Rivoluzione é divenuta una parola brutta, mentre "Riforme" é il mantra che i Signori della Voce hanno adottato per definire il processo che rafforza il loro potere.
Leonida dove sei?
Nell'attesa che le cose si mettano meglio tutto si sta mettendo decisamente per il peggio. Il sistema di potere sta facendo di tutto per mantenere lo status quo, con la compiacenza un poco di tutti: i risvegliati e i sognanti, i ricchi e i poveri.
L'unitá di Italia fu un processo elitario, voluto e portato a termine da un pugno di uomini. Il che é sintetizzato dalla famosa frase 'Fatta l'Italia, facciamo gli Italiani".
Oggi viviamo in un vuoto di ideali e di leaders che ci facciano sognare, che ci facciano aspirare ad essere migliori di ció che siamo. Cosí si spiega l'attrazione che qualunque proposta di ideale forte (e stupido) come l'ISIS o il neonazismo Ucraino esercita sui giovani europei.
Mentre le persone che ammiro ripudiano la violenza - Chiesa sostiene che "l'Italia non ha nessun nemico"-, coloro che mi fanno meno simpatia non hanno alcuna remora ad usarla per scopi loro.
Il rischio concreto é che questo tipo di risposte siano il futuro mentre il peace and love appartenga a un passato mitico, mai esistito.
Di qui l'invito che questo diario lancia da anni a guardare in faccia i demoni che stanno uscendo dal vaso di Pandora ed a proporre e adottare soluzioni adeguate. Attualmente stiamo lasciando il campo delle soluzioni nelle mani peggiori.