Corvo sul trattore: puó fare tanto lavoro ma non é resiliente... il trattore non Corvo |
Vi sono state alcune reazioni all'articolo di Dmitri Orlov che spiegava come il collasso sia inevitabile che accusavano di invitare a "non fare nulla". Al contrario: noi invitiamo tutti a mettersi a lavorare prima possibile e piú duramente possibile.
Vi sono alcuni accorgimenti che possono aiutare a superare crisi limitate nel tempo e nello spazio. Diversa é la prospettiva di chi si prepara a un completo cambiamento in cui il mondo come noi lo conosciamo cessi di funzionare. In questo articolo parliamo di Resilienza. Di come funziona e di come metterla in pratica.
Prepara: minimizza l'impatto.
Continuiamo a parlare del Sistema Eliopolitano di Resilienza.Ora che hai una idea di cosa ti aspetta inizia a pensare come minimizzare l'impatto o evitare del tutto lo scenario considerato. Quest'ultima opzione puó richiedere di spostarsi di regione, di nazione o di continente e l'abbiamo affrontata in un articolo separato sui Fondamenti di Rilocazione Strategica. Per adesso basti dire che lo stesso fenomeno puó colpire alcune regioni in maniera severa e non toccare per nulla altre.
Nell'immagine di sotto un punteggio é stato assegnato all'impatto di diversi fenomeni in certi luoghi.
Stima dell'impatto di diversi rischi in regioni del mondo |
Diventare Resilienti
Una volta prese le misure per ridurre la severitá il piú possibile occorre attrezzarsi per "sostenere la tempesta" dove ci si trova. per farlo occorre sviluppare una serie di Capacitá resilienti.La Resilienza é una misura della Omeostasi, tanto piú un sistema é resiliente tanto meglio resiste alle avversitá cambiando dinamicamente le sue proprietà per poi ritornare allo stato "normale".
Questo aggettivo, normale, é importante ai fini del nostro discorso. La maggior parte di coloro che si preparano per qualche "catastrofe" si focalizzano sul superamento di un periodo di tempo piú o meno lungo, dopo il quale le cose ritornano come erano prima. Diverso é l'approccio di chi ridefinisce questa normalitá al ribasso, semplificando il piú possibile le sue necessità e processi necessari a mantenerle, acquisendo in questa maniera un vantaggio su ció che é necessario per mantenere lo stato desiderato o per tornare ad esso.
Le tre caratteristiche della resilienza sono Robustezza, Ridondanza e Intraprendenza.
Robustezza
La Robustezza incorpora il concetto di affidabilità e si riferisce alla capacità di assorbire e sopportare perturbazioni e crisi senza che il funzionamento cambi.Suoi attributi sono la flessibilità, la semplicità e la modularità. La flessibilità é la capacitá di continuare a funzionare con parametri diversi da quelli convenzionali. In questo senso una canna di bambù é piú robusta di una quercia in quanto é molto piú flessibile.
La nostra abitazione ad Eliopoli ha un disegno estremamente robusto sia per i materiali usati che per il design. |
Il fucile sovietico AK-47 é famoso per funzionare nelle condizioni piú impervie: questo accade perché é composto di pochi elementi con poche interazioni.
La modularitá é la capacitá di incapsulare una serie di componenti in uno piú grande, le capacitá di input output di tutti i componenti sono concentrate in un unico canale (facade pattern) . Nel caso in cui un sotto sistema cessi di funzionare é piú facile sostituirlo.
Incapsulamento con uso del facade pattern, si noti come in numero di nodi rimane lo stesso ma mentre il numero di connessioni sia decresciuto. |
Per esempio una casa composta di containers attaccati fra di loro é anche modulare.
Ridondanza
La ridondanza implica avere capacità in eccesso rispetto al bisogno, con sistemi di back-up, che rendono possibile il mantenimento di funzionalità di base in caso di disturbi di quelli principali.Accanto all'esistenza di interi sistemi di backup, anche la disponibilitá di parti di ricambio e la presenza di sub sistemi di emergenza e supporto fanno parte della ridondanza.
architettura del sistema off grid di Eliopoli con evidenziati i sotto sistemi sistemi ridondanti |
Intraprendenza
Intraprendenza é la capacità di reagire e adattarsi alle crisi, rispondendo pro-attivamente, in modo flessibile, infine - quando sia possibile - trasformando un impatto negativo in uno positivo. L'ipotesi alla base di questa componente della Resilienza è che, grazie all'intraprendenza, le comunità possono costruire fiducia all'interno delle loro reti, essendo in grado di auto-organizzarsi, quindi sono più propensi a reagire spontaneamente e scoprire le soluzioni per risolvere le sfide impreviste. Invece le istituzioni a livello nazionale e più grandi sistemi di governance sono sotto pressione o falliscono completamente.
un esempio di capacitá resiliente
Tutti questi concetti appaiono molto astratti, proviamo quindi a fare un esempio concreto.Sotto questo aspetto, un buona filosofia della resilienza é la permacultura.
Prendiamo come esempio la capacitá di produrre cibo e cerchiamo di modellarla come resiliente.
Maialini a Eliopoli come esempio di capacitá resiliente |
Conclusione
una parte del kit di sopravvivenza Corvide: ascia, coltello, radio, spray al pepe, borraccia, kit medico, tape, forchette e ... libretto di filosofia. |
il Test: A partire dal 2013 abbiamo incrementato le nostre capacità di sicurezza da 8 a 13 punti, per un totale di 85. |
Ti occorrono una serie di cose, a dire il vero una bella lunga lista o una lista di liste, ma soprattutto occorre la volontá.