abbiamo incontrato il nemico
e lui é noi.
Caro Diario,
sono stato bacchettato, da qualcuno molto in alto, per aver dichiarato a pieni polmoni che Hidden Hand é il mio peggiore nemico.
“ Tu non hai nemici ” mi ha detto quell'altro pennuto, quello focoso “ il Sole non é nemico della palude piena di miasmi. Il Sole si limita ad esistere e con la sua semplice presenza asciuga la palude ”.
Beh é vero.
Quindi ritratto sul termine “nemico” e porgo le mie scuse a chi di dovere.
Però se lo incontro, Hidden Hand lo aiuto ad evolversi.
Senza ne piacere né dolore.
“ Certo, certo .” dice quella certa vocina “ Senza ne piacere né dolore. Più facile a dirsi che a farsi. ”
Gli do un colpo in testa per tramortirla e vado avanti.
Il mondo é pieno di dolore. A questa constatazione era giá arrivato Buddha 400 anni prima di Cristo. La percezione contemporanea, sempre più diffusa, é che esso stia crescendo, insieme ai problemi non risolti. Come reagiamo al dolore?
Quando leggo i siti cosiddetti alternativi percepisco la reazione al dolore in forma di rabbia. Una furia che sta andando verso il punto di ebollizione. Il desiderio di trovare un colpevole per tutto ció che ci sta succedendo.
Di volta in volta sono i mussulmani, il New World Order, i banchieri, i massoni, i cattolici, i satanisti...
Il diario ha provato a dare un volto a costoro. Tuttavia si distacca dal dare loro la colpa di quanto ci sta accadendo. Perché, purtroppo, questi mostri non sono alieni da noi. Sono NOI. Rappresentano il peggio di ognuno. Quindi non li condanno.
“ Chi é senza peccato scagli la prima pietra.”
Purtroppo le parole di sopra rimangono grandemente ignorate. Piuttosto i complottisti gioiscono all'idea della “rivoluzione d'Egitto”, per metterne poi in dubbio le motivazioni. Non sará mica un altro dei trucchi degli "illuminati"?
Nonostante questi dubbi, a un certo punto la rabbia esploderá nella rivoluzione anche in Europa.
Ma che rivoluzione sarà? Quella dei figli dell'IPhone, che si sentono frustrati dal collasso dell'American Dream. Il rifiuto di un modello basato sul consumo e sull'idolatria egotistica rimane di facciata.L'idea é che buttiamo giú loro per metterci al loro posto. Non una rivoluzione: una rivolta.
Una rivoluzione si distingue da una rivolta in quanto quest'ultima è generalmente priva di organizzazione e mancante di teorizzazioni ed ideologie che la identifichino o la trasformino in un fenomeno più complesso dell'azione immediata.
Quindi il dubbio, la paura e il senso di impotenza crescono da una parte; e come alternativa la rabbia, l'individualismo estremo e la prontezza alla violenza.
In tutti i casi vi é l'oscura sensazione che non vi sia futuro. Quale potrebbe mai essere il futuro? Dopo che Obama é riuscito a trasformare perfino la parola "Speranza" in un inganno politico?
Eppure vi é una via di uscita. Una AlternativaAltra.
Una rivoluzione spirituale.
Prendere l'occasione di trasformare le prossime catastrofi in catarsi.
Di accettare il dolore e di usarlo come uno strumento che ci aiuti a trasformare noi stessi. Divenendo uomini e donne migliori.
Negli ultimi mesi un gruppetto di persone ha lavorato a un testo che presenta questi concetti
Il Manifesto del Gruppo AltreAlternative
Proemio
Noi, sottoscrittori di questo manifesto, abbiamo letto, visto e ascoltato abbastanza dello stato triste in cui il mondo oggi si trova.
Abbiamo sentito che non vi é futuro né per noi né per i nostri figli.
Abbiamo visto le cose peggiorare ogni giorno
Abbiamo letto che il mondo é condannato a questo stato di cose
E ora leviamo le nostre voci per dare una fine a tutto questo e proclamiamo le AlternativeAltre.
Noi ci riprendiamo la sovranità e insieme ad essa la responsabilità della nostra vita.
Scopo di questo manifesto é dare una base concettuale e di azione comune ai firmatari. Che sia abbastanza ampia da permettere una Federazione di gruppi con principi differenti ma complementari.
Punto Primo: tempo di Azione
Stiamo entrando in un epoca decisiva della Storia, una delle tante, si intende, ma anche una di quelle che alla fine vengono citate sui libri come punti di svolta. Di fronte a ció sentiamo il bisogno di nuovi modelli sociali, ecologici e spirituali. Per anni questa consapevolezza è stata per noi “ preparazione ”. Studiare, pensare, cercare una possibile soluzione alla crisi prima che essa esplodesse. Ora, inevitabilmente diventa azione. Noi vogliamo essere protagonisti di questo Terzo millennio e della sua trasformazione. È tempo di muoversi. È tempo di alzare la voce. Di fare delle scelte ed agire. Prima che non ci sia piú tempo.
Punto Secondo: Organicismo
Noi rigettiamo i concetti come “ difesa dell'ambiente ” e “ sviluppo sostenibile ” contrapponendogli come AltraAlternativa “ l'uguaglianza biocentrica ” e la “ sobrietà esistenziale ”. Alla violenza dell'evoluzione Darwinista preferiamo l'armonia dell'Omeostasi . Ci sentiamo parte organica del Cosmo. Con il quale vogliamo ritrovare un rapporto armonico, che includa cultura e natura in un ambito di reciprocità comunitaria. Lavoriamo affinché quest'ultima ,subentri alla contrattualità mercantile, riducendo la scala delle necessità fino a ricreare un equilibrio nelle regioni naturali. Promuoviamo il riconoscimento dei diritti universali degli abitanti di un territorio: siano umani o meno. Essi sono legati al proprio territorio da un legame profondo e simpatetico. Indaghiamo l'uso di di tecnologie appropriate, e di un'economia che conviva con le risorse locali completandosi - nella minor quantità necessaria - con beni di e produzioni esterne. Il senso del limite, la sobrietà esistenziale, la cultura delle differenze quale logica conseguenza della biodiversità, imperniano l'azione diretta ed esemplare dei firmatari di questo manifesto.
Punto Terzo: Reincanto
Consideriamo questa societá secolarizzata, in cui l'Uomo stesso è ridotto al rango di "risorsa", come irreale e condannata all'estinzione. Il disincanto della Vita è efficace fondamento d’una scienza potente ed operativa qual è l’attuale; questo gli conferisce un innegabile legittimazione. Tuttavia noi sentiamo interiormente la menzogna, perché codesti prodigi della materia ci lasciano il cuore vuoto. L'Occidente, con la sua società materialista, ha perso la radice del Senso della Vita. Il nostro mondo è ormai radicalmente secolarizzato, carico di tecnica e nichilismo disincantato. In una parola disumanizzato. L'AltraAlternativa è il reincanto, la rilettura, in chiave di forze affascinanti, dell’universo immenso . Che essa sia svariata e multiforme. Poiché la realtà metafisica é probabilmente univoca, ma nella Molteplicità tutte le sfumature e interpretazioni sono presenti.
Punto Quarto: rinnovamento della Polis
La democrazia sembra essere uno strano animale: tutti ne parlano, ma pochi hanno una precisa idea di cosa sia. Ad Atene, dove è nata, democrazia significava pieno diritto alla partecipazione politica. Un diritto che non si esprimeva nella delega ma in una partecipazione diretta e attiva.Noi pensiamo che sia necessario riappropriarsi della gestione della Polis. Il delegare la responsabilità politica a dei "professionisti" ha portato svantaggi. L'AltraAlternativa é riportare l 'Uomo al centro della Politica. Non esiste una forma di governo ottimale poiché buoni Esseri Umani possono fare funzionare qualunque forma di governo che vada loro bene.
Punto Quinto: Limite
Noi riteniamo che ogni cosa debba darsi dei limiti. Nulla può crescere all'infinito. Una società fondata sulla soddisfazione dei desideri si puó mantenere in piedi solo con una crescita costante. La quantità dei beni prodotti deve essere sempre maggiore in modo da potere soddisfare i sempre maggiori bisogni dei componenti questa società. l 'AltraAlternativa é dare a noi stessi dei confini nella quantità delle cose. Al contempo promuovendo la qualità della Vita
Punto Sesto: Comunitá
L'Uomo e la Donna non sono fatti per rimanere soli. Essi si cercano, si trovano e si uniscono. E si aggregano ad altre coppie per formare comunitá di ogni genere. Quelle che promuoviamo favoriscono un ambiente che permetta ai suoi membri di sviluppare in piena libertà una visione spirituale. Le idee dello spirito sono includenti e rispettano l'altrui libertá. Qualunque orientamento interiore non sia fonte di di discriminazione. La libertà dello Spirito ci consente di spiritualizzare la Libertá.
Punto Settimo: Lavoro
Il Lavoro sia mezzo di espressione dell'Uomo, non negazione, sua , di esseri altri o del pianeta stesso. Noi rigettiamo il concetto di vivere per lavorare. L'AltraAlternativa é lavorare per vivere. Sia il lavoro fondato sul Servizio alla comunitá, in un clima di scambievole vantaggio per tutti coloro che prendono e danno. Rimanga nell'equilibrio cosicché nessuno possa avere troppo e tutti abbastanza dai frutti della giornata.
Punto Ottavo: Conoscenza
Sia la Conoscenza base delle nostre decisioni. Ma che essa sia estesa a tutte le sue forme che includono l'intuizione e la comunione con il Sapere. Al Sapere sterile, derivato dagli interessi e dalle caste contrapponiamo una Filosofia perenne, che abbraccia e rispetta tutte le culture, su questo pianeta e oltre di esso. Questa conoscenza diventa consapevolezza della continuità biologica e culturale che esiste fra noi e il cosmo. Mentre diamo un limite preciso ai desideri non nè desideriamo alcuno alla comprensione di ció che ci circonda.
Punto Nono: La nostra vita
Sottoscrivendo questi principi non crediamo di essere divenuti immuni dall’errore. Al contrario siamo consapevoli della nostra umanitá e fallibilità. Nonostante questo ci rifiutiamo di accettare passivamente i nostri limiti e ci poniamo davanti i traguardi piú alti. Ognuno commette errori, la nostra specificità sará nel rialzarsi sempre dopo ognuno di essi, correggersi e continuare nel cammino. Non vogliamo essere giudicati per queste parole. Qualunque esse siano, non sono esse il nostro Fine. Guardate le nostre vite, perché è li che porremo il meglio di noi stessi . È nelle nostre vite che I Principi contenuti in questo Manifesto prenderanno forma e si realizzeranno.
Paolo · 730 settimane fa
Il tuo articolo che descrive il trasferimento in Canada, è stato uno scossone per me e penso per molti altri che come me vorrebbero cambiare vita, cioè cambiare Città o Stato, nonostante i legami famigliari e di lavoro che ci impediscono di farlo veramente.
Ti scrivo questo adesso per chiederti di fare altri post che descrivono il cambiamento e la felicità che si prova a realizzare un sogno tanto desiderato e alla fine realizzato come hai fatto nell'ultimo post, perchè leggere la storia di una famiglia che c'è l'ha fatta è come vivere la stessa esperienza.
Ciao.
Corvo 93p · 730 settimane fa
grazie di avere scritto.
In questo secondo volume del Diario voglio dedicare piú spazio possibile alle "soluzioni" accanto alla spiegazione dei problemi.
Spero che questi articoli saranno di ispirazioni per tutti per intraprendere una svolta positiva.
Corvo 93p · 730 settimane fa
Ieri pubblico l'articolo qui sopra.
Oggi leggo un articolo di Paolo Barnard http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php...
che é il prototipo dell'incitamento alla rabbia.
Si chiama anche cosí:
RAGE, rabbia.
Contiene anche una (lunga) lista dei responsabili, dei malvagi.
Paolo distrugge il dissenso di sinistra, critica la destra, se la prende un poco con chiunque tranne che con Paolo stesso.
Corvo pensa invece che il problema sia Corvo. Sarebbe piú esatto dire che Corvo pensa che il problema sia Giuseppe ma questo ci porterebbe lontani.
Peppi · 730 settimane fa
Saluti.
Markus · 730 settimane fa
avevo già scritto molto tempo fa sul tuo blog, sempre su una linea scettico-possibilistica. Ebbene in quel che tu hai messo in opera rivedo nell'esperienza che stanno vivendo i tuoi figli ciò che vissi io molti molti anni fa. Anche io fui catapultato in una terra lontanissima in giovane età, la vita però è andata avanti e ora vivo in una grande città europea.
Con questo volevo solo farti capire che nulla è irreversibile e che non è affatto detto che ciò che ora tu stai vivendo non diventi tra qualche anno (2012 permettendo) incomprensibile anche a te stesso, nel senso che tutto è relativo e direi congiunturale. Forse non è necessario andare così lontano per vivere come tu dici. Azzarderei che anche Siracusa andrebbe bene... chissà
saluti
Markus
Corvo 93p · 730 settimane fa
é un piacere ritrovarti.
Il relativismo culturale ha ucciso se stesso. Nel senso che si é reso prima relativo e alla fine inutile.
Forse non è necessario andare così lontano per vivere come tu dici.
forse si forse no.
è una domanda retorica fin quando la parte "vivere come dici tu" non viene esattamente definita.
Se per esempio uno dei requisiti é: "mi serve un lago di acqua dolce personale" ti renderesti conto immediatamente che Siracusa é la scelta sbagliata.
Il "relativismo" provoca un delta fra un atteggiamento filosofico e le scelte della vita quotidiana. In quanto non credo proprio che qualcuno ne accetterebbe le conseguenze.
Se vai dal macellaio e gli dici "ti pago, o forse no tanto tutto e relativo" lui ti risponderá: "forse ti do la bistecca ma piú probabilmente una mazziata: tanto per te é uguale"
;-)
Ho scritto delle cose abbastanza chiare e, coerentemente, ne prendo personalmente le conseguenze.
Marco · 730 settimane fa
Viene menzionato il nord-italia e si parla di una scoperta che fara soffrire i suoi abitanti.
http://www.pctuner.net/news/15667/Icarus-la-ricer...
sara, ma anche l'immagine scelta dalla redazione mi provoca strane sensazioni. =/
un caro saluto da bolzano.
Marco
Patata · 730 settimane fa
Hai fornito un quadro molto dettagiato della contingenza nelle sue problematiche e per l'idea che mi son fatto tu hai molto chiario anche il quadro dei catalizzatori di evoluzione positiva della stessa,(dalle EME alle attuali comunità resilienti,movimenti di decrescita,transition towns cosi come del ruolo di realtà più tradizionali quali la chiesa cattolica o le varie "scuole iniziatiche"........scusa per il pasticcio di piani che sto facendo ).
L'argomento viene e verrà trattato solo nella wave o pensi di elaborare un "quadro delle alternative in atto" anche qui?
Sempre con ammirazione.
Corvo 93p · 730 settimane fa
la scelta della wave, fatta piú di un anno fa come strumento di comunicazione e collaborazione si é dimostrata fino ad ora adeguata.
Abbiamo fatto un sondaggio interno al gruppo mesi fa per strumenti alternativi ma dopo avere provato quello gli altri appaiono limitati.
Per quanto riguarda il tema: "alternative in atto" é mia intenzione continuare a presentare le esperienze del sottoscritto e i progressi del progetto Eliopoli.
Vi sono altre iniziative del gruppo altreAlternative che, bancé non mi coinvolgano direttamente sono da me supportate nello spirito del manifesto. Al momento non sono pubbliche.
Se i promotori lo decideranno parleró anche di queste in qualche articolo.
Denis · 577 settimane fa
Grazie di tutto
Denis