06 giugno 2014

Rambo in Canada: una stanca ripetizione?


Caro Diario,
mi sveglio una mattina, apro il tablet e leggo, con un poco di disgusto, la prima pagina di repubblica.
Bang, eccolo lí.
 Con la solita (assoluta mancanza di) professionalitá il titolo strilla:
Terrore a Moncton, nel Quebec: un giovane di 24 anni vestito in tuta mimetica e armato con due fucili mitraglitori [SIC!] ha sparato sui poliziotti: tre vittime e due feriti. L'appello delle autorità ai cittadini: "Non uscite di casa". Sul profilo Facebook del ricercato frasi deliranti contro istituzioni e forze dell'ordine e in difesa delle armi
 A parte che Moncton NON si trova nel Quebec, bensí nel New Brunswick, a parte che l'uomo non é armato di "fucili mitraglitori" (qualunque cosa siano) bensí di un fucile a pompa e di una riproduzione di un fucile semiautomatico della seconda guerra mondiale.
cosa altro ci sará di (non) vero?
Per cominciare estendiamo le nostre condoglianze alle famiglie degli agenti uccisi e auguriamo a quelli feriti una pronta guarigione. 


La dinamica dei fatti é molto confusa. La polizia inizialmente non rilascia alcuna dichiarazione perché il fuggitivo "potrebbe monitorare" i social media per cercare informazioni....
Quello che si sa é che avrebbe ucciso tre poliziotti e ferito altri due. Tutto sarebbe iniziato quando la polizia sarebbe stata avvisata che un uomo armato e in mimetica passeggiava per le vie cittadine.
 Bourque da una foto su FB, con lo stesso fucile a pompa

Una parte della sparatoria sarebbe stata ripresa da un testimone in video.Il testimone, Ms. Bernatchez, sostiene che l'uomo ha sparato al poliziotto alle spalle, completamente a sangue freddo. Come si fa a mantenere la calma in una situazione del genere? Per la stampa non ci sono discussioni: siamo di fronte a un pazzo criminale e tutti i pazzi criminali sono calmissimi. Investigazioni indipendenti su casi simili hanno rilevato come l'uso di psicofarmaci sia una costante nei casi di massacri. Il caso di Elliot Rodger, insieme a molti altri rivelano l'uso di psicofarmaci come  Xanax, il Prozac o lo Zoloft. Eppure una limitazione (o abolizione) di questi veleni disumanizzanti non viene mai discussa.

Il mostro

Account facebook creato il 19 febbraio 2014
Non vi é bisogno di discussioni in quanto i fatti sono immediatamente chiari:
il colpevole viene identificato come Justin Bourque, di 24 anni, educato in casa, licenziato dal Wal Mart perché aveva "problemi con le autoritá". Il suo account di facebook,  aperto a chiunque, é una lampante ammissione di colpevolezza. Creato a febbraio del 2014 contiene esclusivamente incitazioni alla violenza contro la polizia, al possesso di armi e alla morte contro l'1%. Odia tutti. L'unica cosa che "gli piace" é Anonymous World resistance.
Screenshot da facebook, il riferimento é sparito pochi minuti dopo

l'ultimo messaggio  un testo dei Magadeth che incita a morire per la libertà :
A cockroach in the concrete, courthouse tan and beady eyes.

A slouch with fallen arches, purging truths into great lies.
A little man with a big eraser, changing history
Procedures that he's programmed to, all he hears and sees.
Altering the facts and figures, events and every issue.
Make a person disappear, and no one will ever miss you.
Rewrites every story, every poem that ever was.
Eliminates incompetence, and those who break the laws.
Follow the instructions of the New Ways' Evil Book of Rules.
Replacing rights with wrongs, the files and records in the schools.
You say you've got the answers, well who asked you anyway?
Ever think maybe it was meant to be this way?
Don't try to fool us, we know the worst is yet to come.
I believe my kingdom will come.
La reazione dei media e' feroce: secondo il Nationalpost una canzone dei Megadeth era stata postata su facebook da un giovane che ha assassinato gente con il coltello.

La Caccia

Pochi colgono l'ironia della contradizione fra scopi e risultati.
la pagina Facebook di Bourque suscita molti dubbi

Bourque si lamenta di militarizzazione della polizia e dopo poche ore riesce a trasformare la sua cittá in una rappresentazione di tutte le sue paure.
Immagine pubblicata su facebook da Justin Bourque poche ore prima dei fatti 
Moncton, una piccola sonnacchiosa cittadina a pochi chilometri da Eliopoli, si trasforma nella seconda edizione di Boston. La cittá é paralizzata, posti di blocco controllano tutte le macchine che entrano ed escono sono perquisite. La trasmissione di una partita di Hockey, sacro sport canadese, é stata interrotta per ordinare a tutti di chiudersi a chiave in casa. Una cosa mai successa prima in Canada.
Moncton: poliziotto dello SWAT team
A tutti i genitori viene consigliato di chiudersi in casa e seguere le istruzioni della polizia.
La quale fa  arrivare furgoni corazzati da mezzo canada pieni di reparti speciali. Mentre gli elicotteri pattugliano il cielo, la gente  in preda al terrore spera che lo prendano prima possibile.
Questo tipo di furgone viene usato anche dagli eserciti
l'idea che se ne ricava dalle cronache é "se puó accadere a Moncton potrebbe succedere anche qui da noi" come commentano su twitter.
Veicolo corazzato di tipo militare
 La polizia ha invitato i cittadini di NON usare i social media per pubblicare informazioni in internet in quanto "potrebbe mettere in pericolo le operazioni".
Team tattico di risposta
La solidarietà verso i "Mounties" da parte della popolazione é totale.

Perquisizione di un palazzo da parte di polizia militarizzata
Finalmente, a mezzanotte di Giovedì, il sospetto viene catturato dalla polizia.  Disarmato e bagnato fino all'osso. Sopratutto vivo. Non ce lo aspettavamo.

Reazioni

Cittadini di Moncton escono dalle loro case a mani alzate
È la prima volta che tre poliziotti vengono assassinati in Canada per motivi  politici da qualcuno che apertamente supporta il diritto di portare armi. 
Casi del genere conducono immancabilmente a reazioni che includono limitazioni della libertà fondamentali dei cittadini con la scusa che devono essere protetti dalla "minaccia".  Limitazione dell'accesso alle di armi, sorveglianza di chiunque manifesti idee politiche "anti sistema". Il caso del Rambo Canadese é troppo perfetto per essere vero, un occasione servita sul piatto di coloro che il "folle di Moncton" dichiarava di volere combattere.
Ma da un folle solitario non ci si puó attendere che ci pensi prima, no?