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Nei media USA invece cresce il dibattito, attizzato dall'amministrazione uscente e rinfocolato dalla CIA, sul presunto complotto russo per far vincere le elezioni a Trump.
di Sintesi
Se la manovra riuscisse le elezioni potrebbero essere considerate nulle, oppure potrebbe essere scelto un' altra persona al posto di Trump come presidente.
Si schiera contro questo evidente tentativo di golpe l' FBI che sembra si stia preparando a contro i colleghi della CIA nel caso questi decidessero di provare il colpo di mano.
Tutto ciò perché la corrente amministrazione, la CIA ed i neocon del partito repubblicano vogliono la guerra con la Russia, mentre le nomine di Trump nel suo futuro gabinetto rendono abbastanza improbabile questa eventualità.
Quindi se il colpo riuscisse aspettatevi un rapido deterioramento delle relazioni internazionali tra USA e Russia. Se accusi un altro stato di ingerenza nelle tue elezioni (da che pulpito poi!), il risultato può essere solo un peggioramento dei rapporti, se non direttamente la guerra.
Quel che è certo è che se Trump non dovesse diventare presidente, o se venisse costretto alle dimissioni con un impeachment, i suoi sostenitori, la parte più armata ed arrabbiata del paese, non resterebbero con le mani in mano e potremmo plausibilmente vedere l'inizio della seconda guerra civile americana.
Da una parte ciò è un bene, perché farebbe ripiegare l'America su se stessa e quindi la renderebbe momentaneamente inabile a sostenere la sua politica di accerchiamento della Russia oppure il continuo rifornimento di armi verso i terroristi islamici loro burattini.
Dall'altra però in un mondo così globalizzato non si può immaginare una cosa come una enorme guerra civile americana che non metta in ginocchio l'economia di almeno tutto l'occidente, con l'esplosione della tensione sociale e quindi la ripetizione dello scenario di guerra civile anche altrove. Italia e Francia probabilmente sarebbero i primi a rischiare di scivolare nel caos.