11 luglio 2017

... quando succede me ne vado nei boschi e vivo cacciando....

Caro Diario,
A chi non e' capitato? Parlando con conoscenti di sentire frasi tipo: "se vi fosse un emergenza andrei nei vasti boschi italiani, dove non c'e' nessuno. Ho gia' una borsa e un piano di emergenza pronti" .
Certo.
E come se non bastasse....
"e per mangiare caccio! Ci sta un sacco di selvaggina li sui parchi dietro Milano"
Gia'.
Be, noi lo facciamo veramente. In Canada. E questo e' cio' che ci e' successo. Ma soprattutto questo e' quello che abbiamo... mangiato.

Introducing Kejimkujik


Il parco del Kejimkujik -Il nome aborigeno, impronunciabile ai piu', viene semplificato in Keji.- e' grande 403 KM e sta sopra la regione Tobeatica, che e' grande il triplo per un totale di circa 2000 KM quadrati di foreste, laghi e fiumi o due terzi della Valle d'Aosta. Un paradiso terrestre con un sistema di laghi, fiumi e foreste che occupa il cuore della Nova Scozia in Canada a circa 100 km di distanza dal piu' vicino insediamento civilizzato.... si fa per dire.

Il nostro percorso


Siamo partiti in cinque, pieni di energie ed entusiasmo per la sfida. In due giorni abbiamo coperto circa 30 Km di laghi e 5 di Portage. 
Che è la rilassante pratica di portarsi sulle spalle una canoa di quattro metri e il suo carico, sia intorno ad un ostacolo in un fiume, che tra due laghi come abbiamo fatto noi. Avevamo due canoe, ognuna sui 30 chili e poi uno zaino con tutto il necessario alla sopravvivenza. Ne abbiamo fatti sei, il piu' lungo  di 2 KM e 300 metri... una cosa massacrante.

il problema del Cibo

Come si sa, a vogare per otto ore al giorno e camminare per altre due ore con le canoe in spalla viene un certo languorino. Certo il parco sarebbe pieno di animali "mangerecci", tipo   alci, , cervi bianchi, castori, porcospini , oltre ad essere pescosissimo  Peccato che non abbiamo visto altro che... un topolino. 
No. Seriamente.
Ci sono anche predatori come  orsi e  coyote, probabilmente avevano cenato prima loro. Il che ci porta a concludere che l'idea che si possa "cacciarsi la cena" anche in un parco naturale sia  improbabile 
Meno male che ci eravamo portati dietro "tantissimo cibo", ma dopo il primo pasto la meta' era stata spazzolata via. Le zuppe liofilizzate occupano poco spazio ma non saziano. Le scatolette di zuppa di lenticchie pesano un quintale e producono spazzatura.... che fare? Chi siamo rivolti alla saggezza dei nativi.

Pemmican!

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Il Pemmican è la soluzione, si tratta di un cibo conservato e nutriente creato originalmente dalle donne delle tribù native americane. Nei tempi antichi, era considerato essenziale per sostenere i guerrieri sul sentiero di guerra. I guerrieri credevano che mangiandolo, sarebbero divenuti forti e sani come i potenti bisonti. Oltre ad assicurare una buona salute, possiamo considerare il Pemmican come la barretta energetica originale, visto come un super-cibo a causa del suo elevatissimo contenuto di proteine ​​e vitamine. Gli esploratori europei lo usavano come alimento principale, durante gli sforzi fisici pesanti e gli inverni freddi, quando non era possibile andare a caccia o a pesca. Questa sorprendente "bomba" alimentare divenne conosciuta al vasto pubblico nel XIX secolo durante la ricerca di un cibo per le spedizioni polari.
Oggi, Pemmican è considerato il cibo di sopravvivenza di base. Ideale per i preppers, gli escursionisti o gli sportivi, un fast food ad alta energia (500 grammi danno 2500 calorie) che è facilmente trasportabile e duraturo (si conserva fino a 50 anni!).
Il Pemmican può essere mangiato direttamente, o aggiunto a minestre, stufati, o qualsiasi altra cosa necessita di una spinta nutrizionale extra. 

Ad Eliopoli lo produciamo nella nostra fattoria Alma Mater.  Siamo un'impresa familiare che gestisce un'azienda agricola organica alimentata con solare e vento. Alleviamo i nostri agnelli senza ormoni o altri prodotti chimici e prepariamo il Pemmican a mano, seccandolo con legno locale.
Il Pemmican Alma Mater Farm è costituito da una miscela di carne di agnello cotta, seccata e tritata, combinata con mirtilli organici e grasso. Il processo di lavorazione, che trasforma un agnello di 50 chili in un concentrato energetico di 2 chili richiede decine di ore di lavoro. 
Questo viaggio e' stato il nostro Beta Testing
Abbiamo mangiato 40 grammi a testa di Pemmicam nel momento peggiore, quando eravamo gia' esausti e ancora dovevamo affrontare il lago maggiore controvento. Come per miracolo le energie sono tornate e anche noi siamo arrivati alla base, spossati ma soddisfatti.

Commenti (38)

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"e per mangiare caccio! Ci sta un sacco di selvaggina li sui parchi dietro Milano"

Quattro milioni a cacciare nei parchi dietro Milano. Ah, ah,ah!

Se ne era già parlato, ciò che spaventa di più sarà il trovarsi circondati da 'pirloni'. Un arma automatica a tiro rapido sarà di grande aiuto ma non per 'cacciare' ma per 'scacciare' i pirloni.
Ma si può fare con qualsiasi tipo di carne?
1 risposta · attivo 403 settimane fa
Uvetta sultanina 480kcal per 100gr, leggera, efficace e poco costosa.
La uso spesso al posto delle barrette energetiche durante lunghe escursioni in montagna.
Da noi ci sono diversi cinghialetti selvatici, in questa stagione si avvicinano ai centri abitati (alzano lomb), ma nulla più. Raramente ho visto altre orme ma non essendo un cacciatore non riconosco l'animale.
Le letture fatte in questi ultimi anni mi ha portato a rendermi consapevole che il sistema è fragile e i grandi centri urbani pericolosi.
Comprare casa in luoghi isolati è, per le mie possibilità, ancora proibitivo, vedremo.

foibar
2 risposta · attivo 401 settimane fa
Carne? Dipende dal gruppo sanguigno. Per noi di gruppo 0 è perfetta. Come dicono i discepoli di Esculapio, siamo un ammasso di proteine. Per gli altri gruppi sanguigni, si parla di interventi alieni. Io con oltre sessant'anni d'età sto bene benissimo, non assumo farmaci e sono pieno di energie. Mi mangio delle fiorentine, coniglio, tacchino, sempre cercando il bio. Poca frutta (maledetto fruttosio) tanta verdura. Ho una moglie che ha 24 anni meno di me e ci divertiamo. Il mio medico di famiglia dice che è una questione di DNA. Io dico che (per dirla con Tex) una bisteccona e una montagna di patatine fanno resuscitare i morti. Lo so, i vegani, i fruttariani e i respiriani ci vorrebbero alla forca. Ma noi li seppelliremo.
3 risposta · attivo 402 settimane fa
ATTENZIONE SONO UN TROLL:
all'ombra del Liotro direi: passili e ficu sicchi

ovvero uvapassa e fichi secchi
questa era la soluzione dei contadini del sud italia
veloce e semplice da fare; uva e fichi abbondano, il sole per produrli, pure
basta appenderli e farli asciugare in luogo ventilato e asciutto
2 risposta · attivo 402 settimane fa
Ottime considerazioni . Sopravvivere nella crudele natura non è certamente semplice . E' assolutamente irreale pensare di andare a sopravvivere di caccia nei boschi . In Italia credo che in caso di collasso almeno il 70-80% della popolazione morirebbe nei primi 3-6 mesi da quando cessano i rifornimenti .Questo perchè nessuno sa ne cacciare ( tralasciando il fatto che ci sono pochissimi animali ) ne coltivare in condizone critica . Il pericolo numero uno per chi rimane in Italia non è il cibo direttamente ma sono le persone che in condizioni di anarchia e fame diventano mine vaganti .
Grazie Corvo per il Gran Lavoro, Leggo sempre con grande interesse gli articoli, La caccia come dici non si improvvisa, avendo imparato qualche trucco da vecchi cacciatori Toscani la mia scelta " ecologica " intendo senza uso di Armi da fuoco è per le Tagliole , Piccole molle a scatto per Volatili ma bisogna sempre sapere come piazzarle e avere tempo e pazienza per raccogliere i poveri uccelletti.! IAnche fichi secchi sono una bellissima soluzione e sono anche Buoni. Bobfox
Non e vero che non ci sono animali nel bosco , non conosco la situazione sulle alpi ma in appennino , cinghiali , lupi e cervi sono proprio in gran numero . Ci sarebbero anche piante commestibili , radici e funghi , poi sicuramente come per la caccia anche per raccogliere certe cose ci vuole conoscenza pratica . Personalmente conosco sorgenti , grotte e posso dire ogni anfratto dei monti dietro casa , e bisogna che me lo faccia bastare non avendo risorse per rivoltare la mia vita. Finita la benzina per gli zombie sarà molto difficile raggiungere certi posti . La popolazione s'illude di essere in forma perché fa footing o gira in bici , ma basta leggere certe notizie per accorgersi che in realtà stanno morendo come mosche ( infarti sopratutto ). E vero siamo in tantissimi e pigiatissimi , ma manca nel popolino una reale coscienza di quello che sta arrivando , in poco tempo saremo meno della metà... Già vedo certi tipi ricercare l'app ...come sopravvivere per la fine del mondo ? Sopratutto tra i giovani ci sarà uno sfoltimento molto rapido , puoi avere tutta la forza del mondo ma senza cervello sei un uomo morto . Saluti Faber
1 risposta · attivo 400 settimane fa
A chi pensa che si possa sopravvivere in Italia cacciando propongo di andarsene nei boschi per una settimana e tentare. Poi magari postiamo un articolo sull'esperienza.
😊
12 risposta · attivo 400 settimane fa
il problema per chi gia vive in campagna e saprebbe, diciamo, addattarsi alla bene e meglio saranno le orde affamate che arriveranno dalle città. Sarà una guerra per la sopravvivenza come in Mad Max. Bisognerà armarsi per respingere, o quanto meno rallentare, le orde..
Inutili preoccupazioni! Per gli "eletti" ci sarà la manna, per tutti gli altri... basta leggere il duteronomio! http://www.segnidalcielo.it/scienziati-della-nasa...
2 risposta · attivo 402 settimane fa
A me sinceramente (per esperienza diretta) fanno più ridere quelli che pensano di diventare agricoltori nel giro di un paio di mesi... in centro italia ci sono tanti di quelli animali protetti che non si riesce a fare un orto senza una recinzione anti cinghiali/caprioli/istrici. Certo il numero scenderà drasticamente nei primi mesi ma vuol dire che invece di mettere la "lacciuola" dell'orto la metterò nel bosco adiacente... Un non agricoltore riuscirebbe a non mangiare anche con l'aiuto della chimica e di internet figuriamoci senza!qui il problema reale come diceva Faber sono le mine vaganti.
1 risposta · attivo 401 settimane fa
Tanto per farsi un'idea.....oltre le"Robinsonate" come le chiamava C.Marx che potrebbero inverarsi come effettto distopico post guerra nucleare e che non possono fornire nessuna speranza certa.....credo essere utile dare un'occhiata ad altri scenari,a mio avviso anche piu' probabili e forse nemmeno tanto meno devastanti: https://www.youtube.com/watch?v=eRTTDimIzWU
Buongiorno Corvo

in estate non riesco causa lavoro , ma ,finito il periodo critico , ti leggo sempre con molto piacere . E mi rallegra l'idea di vedervi in forma , in quel del Canada.
Sul resto non mi esprimo, essendo sempre della stessa e solita idea di ormai 10 anni fa.
In bocca a lupo e buona vita , come sempre .

saluti boscosi

Fabrizio ( TaO)

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