In una modernita' dominata dal cinismo, l'agire etico svanisce in quanto non sappiamo nemmeno "cosa" esso sia.
Persa la connessione fra Occidente e radice spirituale, non ci rimane che la letteratura a illustrarci il delirio a cui siamo sottoposti, comunemente chiamato normalita'. Il famoso romanzo Faust di Goethe ci puo' insegnare molto.
Goethe ci fa riflettere su quanto siano moralmente complesse le questioni relative allo sviluppo e in che modo le ideologie attualmente accettate possano portare a atrocità, e quasi sempre lo fanno. Lo stesso Faust, a differenza di Mefisto, non è veramente malvagio: a modo suo vuole semplicemente "migliorare: il mondo, le sue azioni sono perfettamente in linea con i feticci contemporanei come "riforme del lavoro", "massimizzazione del profitto" o "Ottimizzazione delle Risorse".
Eppure il risultato delle sue azioni porta a danni devastanti, sebbene Faust non debba mai commettere direttamente alcun crimine egli ne e' il mandante morale.
Questa è la rappresentazione dello squilibrio come si manifesta oggi: è indiretto e impersonale, essendo mediato da sistemi organizzativi complessi in cui le conseguenze delle azioni sembrano lontane. Pensiamo alla strangolante burocrazia della EU, alle decisioni prese nelle sale ovattate di corporazioni come la Monsanto, ai folli generali NATO che pianificano la terza guerra mondiale con "perdite accettabili" di centinaia di milioni di esseri umani.
Molte si queste persone sono come Faust, non come Mefisto: non eseguono mai nessuno dei "lavori sporchi" e hanno il lusso di pensare in astrazioni, prendere decisioni per accrescere i profitti o l'interesse nazionale senza conoscerne gli effetti reali.
Lo sviluppo moderno è focalizzato sulle grandi scale: imprese che portano profitto ai loro Shareholders e, solo ogni tanto, avvantaggiano la maggior parte della popolazione.
I problemi di sviluppo contemporaneo non sono certamente semplici. Dopotutto, questo è uno dei compiti principali di un Etnologo: rivelare le complessità sottostanti. Si può certamente affermare che l'attuale sviluppo neoliberista stia danneggiando non solo l'ambiente, ma sta distruggendo le sue vittime e i suoi stessi carnefici. Vedere la distruzione della terra, delle popolazioni e delle loro culture come un prezzo ragionevole da pagare in cambio della crescita economica (che di solito rimane nelle tasche dei ricchi) ricorda i tempi coloniali e quasi sempre rafforza quei rapporti di potere che servono solo ad allargarsi lacune di ricchezza. Rimane solo da chiederci se questo avvenga per "caso" o se vi siano forze che spingono in questa direzione distruttiva, come suggerisce la metafora di Goethe.
Sempre più persone si stanno rendendo conto di non avere nulla da guadagnare da questa "aggressione dello sviluppo" e stanno manifestando contro grandi organizzazioni intergovernative come l'Organizzazione mondiale del commercio, esponendo i loro illeciti nei media. Me fino a quando non capiremo che il meccanismo profondo non e' "sociologico", "economico" e neppure "psicologico" sara' impossibile costruire una alternativa.
mirko · 275 settimane fa
Mi rendo conto che sembra la trama di Dune... ma non è che i Veda, L'Epopea di Gilgameš o la Bibbia siano mento "fantasiosi".
Madhava · 275 settimane fa
Eco · 275 settimane fa
La dialettica etica fondamentale e'a mio avviso non tanto tra
i concetti,tutto sommato labili,relativistici e quindi al
fine alquanto fumosi di bene e male....ma diviene molto piu'
chiara quando riferendoci al"Logos" primevo consideriamo
quella che sembra la complementarieta' tra gli "ausiliari"
essere ed avere......oggi l'io crede di"essere" solo in base
all'"avere".....dimenticando che l'avere e'
toalmente"secondo" all'essere.....il processo di
consapevolezza consiste proprio e fondamentalmente nientaltro
che in questo: capire interiorizzando,che l'essere e'
l'essenza e l'avere solo il suo specchio che l'invera nella
materia.....detto in altro modo l'essere e' la"coscienza
totale unica e primeva"....l'avere materiale e'solo la
condizione della sua manifestazione virtuale e cangiante...
il trucco fondamentale dell'esistenza e' solo l'armonizzare
queste due polarita'....la persona consapevole sa che quando
perde nell'avere puo' armonizzare con l'essere....molto piu'
difficile invece e' il tentativo di armonizzare il contrario
per chi e' caduto nella trappola materiale(virtuale)
dell'avere,che dell'essere puo' solo essere nientaltro che
una sua immagine e che alla fine porta a credere
all'allucinazione Mefistofelica o Luciferina di essere per
quello che si ha materialmente,ignorando l'avere evanescente
che risiede nell'immateriale spirito,cioe' il vero Se....
Per esemnpio :p er me il concetto"sacro"di proprieta'
privata.....inteso come lo e' oggi....e' semplicemente e
nientaltro che un abominio......a mio avviso sarebbe ora di
cominciare ad affrontare in termini formali e legali invece
il concetto di"proprieta'affettiva"(che dovrebbe comunque
escludere gli esseri viventi o regolarne in altro modo la
forma)...butto solo il sasso nello stagno e non e' mia
intenzione in questo commento andar oltre ma solo sollevare
riflessioni ed interrogativi.
Auguri e saluti
formica · 275 settimane fa
colgo l'occasione per Augurare Buon Natale
P.s.:Madhava, condivido.