23 dicembre 2019

Faust: Male, Modernità e Morale

Caro Diario,
In una modernita' dominata dal cinismo, l'agire etico svanisce in quanto non sappiamo nemmeno "cosa" esso sia.
Viviamo in questa illusione di apparente potere di creare, e fare, cio' che vogliamo. A qualunque costo. E' il mondo del Demone Mefisto.
Secondo Rudolf Steiner, mentre il demone Lucifero opera occultando nell'uomo le sue facoltà spirituali interiori che gli consentirebbero di prendere coscienza delle proprie essenze animiche, Mefisto agisce sulle sue percezioni esteriori nascondendogli le forze spirituali responsabili dei fenomeni naturali (e politici) di cui l'Uomo in origine aveva chiara cognizione, datagli dalla Tradizione primordiale.
Persa la connessione fra Occidente e radice spirituale, non ci rimane che la letteratura a illustrarci il delirio a cui siamo sottoposti, comunemente chiamato normalita'. Il famoso romanzo Faust di Goethe ci puo' insegnare molto.
La sua premessa è che Faust, il personaggio principale, ha venduto la sua anima a Mefistofele in cambio del potere di creare tutto quello che vuole. Mefistofele gli dice di non preoccuparsi degli effetti della sua azione: secondo il demone, la creazione è possibile solo attraverso la distruzione (in questo assomiglia all'idea dello Siva dell'Induismo). L'etica non ha spazio nella Razionalita'. La parte in Faust che rivela di più sui tempi moderni, in particolare sulle pratiche di sviluppo contemporaneo, si svolge quando Faust vuole iniziare il suo progetto edilizio definitivo, ma viene ostacolato da una coppia di anziani che si rifiuta di trasferirsi, anche dopo aver ricevuto molti soldi in cambio. Faust ordina allora la loro "rimozione", ma non desidera essere coinvolto nel processo. Più tardi, quando scopre che Mefisto ha ucciso la coppia, è inorridito.

Goethe ci fa riflettere su quanto siano moralmente complesse le questioni relative allo sviluppo e in che modo le ideologie attualmente accettate possano portare a atrocità, e quasi sempre lo fanno. Lo stesso Faust, a differenza di Mefisto, non è veramente malvagio: a modo suo vuole semplicemente "migliorare: il mondo, le sue azioni sono perfettamente in linea con i feticci contemporanei come "riforme del lavoro", "massimizzazione del profitto" o "Ottimizzazione delle Risorse".
Eppure il risultato delle sue azioni porta a danni devastanti, sebbene Faust non debba  mai commettere direttamente alcun crimine egli ne e' il mandante morale.

Questa è la rappresentazione dello squilibrio come si manifesta oggi: è indiretto e impersonale, essendo mediato da sistemi organizzativi complessi in cui le conseguenze delle azioni sembrano lontane.  Pensiamo alla strangolante  burocrazia della EU, alle decisioni prese nelle sale ovattate di corporazioni come la Monsanto, ai folli generali NATO che pianificano la terza guerra mondiale con "perdite accettabili" di centinaia di milioni di esseri umani.

Molte si queste persone sono come Faust, non come Mefisto: non eseguono mai nessuno dei "lavori sporchi" e hanno il lusso di pensare in astrazioni, prendere decisioni per accrescere i profitti o l'interesse nazionale senza conoscerne gli effetti reali.
Lo sviluppo moderno è focalizzato sulle grandi scale: imprese che portano profitto ai loro Shareholders e, solo ogni tanto, avvantaggiano la maggior parte della popolazione.

I problemi di sviluppo contemporaneo non sono certamente semplici. Dopotutto, questo è uno dei compiti principali di un Etnologo: rivelare le complessità sottostanti. Si può certamente affermare che  l'attuale sviluppo neoliberista stia danneggiando non solo l'ambiente, ma sta distruggendo le sue vittime e i suoi stessi carnefici.  Vedere la distruzione della terra, delle popolazioni e delle loro culture come un prezzo ragionevole da pagare in cambio della crescita economica (che di solito rimane nelle tasche dei ricchi) ricorda i tempi coloniali e quasi sempre rafforza quei rapporti di potere che servono solo ad allargarsi lacune di ricchezza. Rimane solo da chiederci se questo avvenga per "caso" o se vi siano forze che spingono in questa direzione distruttiva, come suggerisce la metafora di Goethe.

 Sempre più persone si stanno rendendo conto di non avere nulla da guadagnare da questa "aggressione dello sviluppo" e stanno manifestando contro grandi organizzazioni intergovernative come l'Organizzazione mondiale del commercio, esponendo i loro illeciti nei media.  Me fino a quando non capiremo che il meccanismo profondo non e' "sociologico", "economico" e neppure "psicologico" sara' impossibile costruire una alternativa.

Commenti (4)

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Penso alle multinazionali che sfruttano i paesi del terzo mondo per ricavarne le risorse di cui necessitano: non si curano delle conseguenze "locali". Analogamente, mi vien da pensare, "compagnie" di altri mondi potrebbero agire con le medesime finalità, scrupoli ed effetti a nostro danno.
Mi rendo conto che sembra la trama di Dune... ma non è che i Veda, L'Epopea di Gilgameš o la Bibbia siano mento "fantasiosi".
Ultimamente penso che il loro ritorno sia vicino . Non a caso stanno preparando un loro mondo a loro misura un po' come lo era prima del diluvio. Qualsiasi persona con una minima sensibilità puo' facilmente rendersi conto di come il mondo sia governato e diretto da una logica totalmente disumana e di come questo processo stia accellerando negli ultimi anni . Se guardiamo agli avvenimenti recenti degli ultimi trent'anni e ci chiediamo : cui prodest ? Ci rendiamo facilmente conto che l'umanità e' stata forse danneggiata irreparabilmente . Le persone sono sempre piu' simili ad automi senza spirito relegati a servire i desideri che non sono i loro . Incredibilmente la volontà di coloro che si nascondono dietro questo sistema diabolico ha soggiogato apparentemente lo spirito delle persone. I tempi per una fine ed un nuovo inizio sono ormai prossimi.
Mon frère corbeau a très bien joué.

La dialettica etica fondamentale e'a mio avviso non tanto tra
i concetti,tutto sommato labili,relativistici e quindi al
fine alquanto fumosi di bene e male....ma diviene molto piu'
chiara quando riferendoci al"Logos" primevo consideriamo
quella che sembra la complementarieta' tra gli "ausiliari"
essere ed avere......oggi l'io crede di"essere" solo in base
all'"avere".....dimenticando che l'avere e'
toalmente"secondo" all'essere.....il processo di
consapevolezza consiste proprio e fondamentalmente nientaltro
che in questo: capire interiorizzando,che l'essere e'
l'essenza e l'avere solo il suo specchio che l'invera nella
materia.....detto in altro modo l'essere e' la"coscienza
totale unica e primeva"....l'avere materiale e'solo la
condizione della sua manifestazione virtuale e cangiante...
il trucco fondamentale dell'esistenza e' solo l'armonizzare
queste due polarita'....la persona consapevole sa che quando
perde nell'avere puo' armonizzare con l'essere....molto piu'
difficile invece e' il tentativo di armonizzare il contrario
per chi e' caduto nella trappola materiale(virtuale)
dell'avere,che dell'essere puo' solo essere nientaltro che
una sua immagine e che alla fine porta a credere
all'allucinazione Mefistofelica o Luciferina di essere per
quello che si ha materialmente,ignorando l'avere evanescente
che risiede nell'immateriale spirito,cioe' il vero Se....
Per esemnpio :p er me il concetto"sacro"di proprieta'
privata.....inteso come lo e' oggi....e' semplicemente e
nientaltro che un abominio......a mio avviso sarebbe ora di
cominciare ad affrontare in termini formali e legali invece
il concetto di"proprieta'affettiva"(che dovrebbe comunque
escludere gli esseri viventi o regolarne in altro modo la
forma)...butto solo il sasso nello stagno e non e' mia
intenzione in questo commento andar oltre ma solo sollevare
riflessioni ed interrogativi.

Auguri e saluti
Grazie Corvo per gli spunti di riflessione,
colgo l'occasione per Augurare Buon Natale

P.s.:Madhava, condivido.

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