15 agosto 2012

Progetto Preparazione Integrale di Fratello Poiana: giorno II

Secondo giorno; alzarsi presto diventa quasi un esigenza rispetto ad ieri. Oggi porto la famiglia a mare presto, pertanto ne approfitto per svolgere l’aspetto fisico in riva al mare sulla spiaggia. Sento l’acido lattico che sale lungo i tendini del polpaccio, ma non demordo: devono essere dieci minuti e dieci minuti saranno, e come già visto la volta scorsa, dopo i primi tre minuti circa i muscoli si sciolgono e proseguo spedito verso il traguardo di oggi, completato dalla serie di flessioni. Ammetto che la prossima volta sceglierò una battigia il più parallela possibile e non in pendenza, ma alla fine non è accaduto nulla che un balsamo a base d’arnica non possa risolvere.

Ho proseguito a razioni dimezzate, bevendo molta acqua (anche perché qui si scoppiava dal caldo oggi) e posso affermare che la cosa non mi ha dato alcun problema, anzi. Devo anche però riportare che mia moglie dice che sono più nervoso del solito, mia tipica reazione di quando diminuisco la quantità di cibo da mangiare. Potrebbe anche essere. Aspetto di raccogliere altri pareri in proposito.
L’aspetto emozionale mi ha un po messo in difficoltà dato che già avevo da poco fatto una cernita di cose da eliminare o di cui sbarazzarsi, significava alla fine fare un ulteriore cernita e alla fine non è uscito fuori nulla che non fosse davvero superfluo. E’ nei miei pensieri, più che negli oggetti, che sarebbe il caso di discriminare con particolare attenzione. Sono un tipo che non si lega molto alle cose che non gli servono realmente, che magari ama circondarsene ma che non fa fatica a sbarazzarsi al momento opportuno.
Riguardo l’aspetto mentale, la tecnica del rifugio mentale mi è già nota da molto tempo, pertanto alla fine il vero dilemma è stato se gettare giù il mio vecchi rifugio o di edificarne uno nuovo seguendo le istruzioni giorno per giorno. Spiacente, ma non posso neanche qui menzionare la scelta che ho fatto....
Ed infine l’aspetto spirituale, che a prima vista pareva essere quello più semplice da affrontare, ma che invece mi ha fatto perdere un bel po di tempo dato che c’era sempre un pensiero strisciante che mi faceva perdere il conto.
Terminata questa giornata inizio a sentirmi pieno di una pienezza che non riesco a definire a parole, una pienezza che deve ancora acquistare solidità ma di cui già inizio a sentire la pressione.