31 dicembre 2014

2015: l'anno dell'Odio

Putin, il nemico del mondo, tanto pericoloso é lui per noi
Caro Diario,
... somigliano a Robespierre, Hitler, Stalin e Pol Pot.
Odio.  lo sento nell'aria, lo respiro. Sta crescendo ogni giorno. Si alimenta di Rabbia, come una belva invisibile che cacci in un branco di pecore. L'odio sta crescendo, il suo ventre sazio é gonfio delle sue figlie: Guerra e Distruzione. Presto partorirá.
"fascisti" pro ucraini contro i "comunisti" pro russi, commenti su facebook
I tentativi di questo volatile di portare a una comprensione diversa di ció che sta succedendo sono gocce in un mare caotico di disinformazione e ignoranza.
Spesso mi sveglio nel profondo della notte e...
 ...Mi chiedo se ho sbagliato.In cosa ho sbagliato.Rifletto e interrogo la mia coscienza: Non ho ingannato nessuno,  non ho secondi fini,  Non ho illuso nessuno... Semmai mi sono illuso...

F. F.
Non sono solo. Eppure coloro che lavorano per evitare la catastrofe sono una minoranza.
Ma se siamo dalla parte GiuSTa come mai siamo cosí pochi? Una delle ragioni é la costante erosione interiore causata dalla disapprovazione sociale. Questo blog viene giornalmente attaccato da una serie di ignobili personaggi, che impiegano una insolita quantitá di energie nel tentativo di screditarlo, distruggerlo, azzittirlo.
 Anche  l'Ordo Solis nel corso della sua storia si é costantemente trovato sotto il fuoco di attacchi sferzanti e critiche feroci.
Siamo stati accusati, fra l'altro, di essere fascisti, comunisti, settari, neo massoni, arrivisti, idealisti senza speranza. Questo elenco contraddittorio potrebbe continuare a lungo. D'altro canto le accuse e le etichette infamanti sono parte comune del dibattito politico italiano: Populista, fascista, comunista, complottista, ladro, massone,culona intrombabile...
Una volta che l'accusa sia stata lanciata rimane all'accusato l'onere di dimostrare che non é colpevole. Il che lascia il dubbio nella mente degli osservatori:
"Possibile che non vi sia nulla di vero?"

In questo articolo provo a riflettere sui perché degli attacchi,  a smontarne i meccanismi e suggerire un atteggiamento interiore.
In sintesi potrei dire che é perché siamo "diversi" e non lo nascondiamo, che questo essere alieni fa paura, da sempre.
Per dirla con le parole che Fratello Toro scrisse anni fa:
 ...Il che ci porta ad un problema collegato alla natura dell'Ordine stesso.Quando, nel tardo medioevo, per ragioni economiche e politiche che non sto a menzionarti ora, lo stato francese con l'approvazione papale decise di montare il mito della caccia alle streghe e la "crociata" contro i templari, il tutto venne fatto passare al popolo come la battaglia contro il "Bafometto" infedele che aveva traviato le menti giuste dei combattenti del santo sepolcro e del tempio di Salomone. Ovvero, non sappiamo quello che succede, ne abbiamo paura, e per questo lo combattiamo.
E' sempre successo; quando non si ha il controllo di qualcosa, o non si riesce a spiegarcelo, esso diventa nemico e qualcosa da combattere (o da evitare, se impossibile da distruggere).
esattamente.
 in questa posizione eretica ci sentiamo in buona compagnia, perfino fortunati, rispetto a passati "elementi di disturbo".
... "...li filosofi buoni e savii di tutte le nazioni - come nota Platone e io ne feci trattato - moriro nelli magni articoli del secolo sotto questo titolo d'eretici e ribelli, per zelo di stato di principi e sacerdoti."
T. Campanella, la cittá del Sole

Dove sono i Bad Guys?

Il che non significa che noi ci annoveriamo fra i "filosofi buoni e savi", non é cosí semplice. 
La realtà ricca e contraddittoria: in una parola complessa.
"Se si potesse definire la complessità in maniera chiara, ne deriverebbe evidentemente che il termine non sarebbe più complesso. La complessità si presenta come difficoltà e come incertezza, non come chiarezza e come risposta. 
…quelli che sembrano essere i residui non scientifici delle scienze umane – l’incertezza, il disordine, la contraddizione, la pluralità, la complicazione – fanno oggi parte della problematica di fondo della conoscenza scientifica."
Edgar Morin in La sfida della complessità
.. essa é difficile da manipolare per coloro che la vorrebbero "coerente", dualistica, cosicchè i "cattivi" siano  da una parte e i "buoni" dall'altra (ossia dalla propria parte). Senza semplificazione non vi sarebbe conflitto. 
Gli zombies sono i cativi che piacciono: si muovono lenti.
Ogni conflitto, dalla rissa alla guerra nucleare, richiede l'elaborazione di un'immagine (mostruosamente deformata) del "nemico" da combattere. In tedesco si chiama Feindbild (letteralmente il quadro del nemico).
Esso richiede la costruzione di "stereotipi" con i quali interpretare, semplificare e spesso stravolgere la realtà. Al fondo di questa "deformazione dell'immagine" vi é l'obiettivo di elaborare   comode semplificazioni della realtà per scopi sia di ordine mentale che pratici. Un'immagine tale da rendere il "nemico" un essere privo di umanità, un animale da poter uccidere senza pietà, uno zombie. Una procedura di "estraniazione" che espelle l'"altro", sia esso un popolo, un gruppo sociale o anche un singolo individuo dalla comunità umana.
l'avversario come nazista

Straniero in terra straniera


Come se si dovessero legittimare le proprie azioni inumane, giustificarle senza tenere conto delle ragioni e dei diritti naturali dell'altro. Distruggendo anzi la sua stessa esistenza, negando in questo modo la capacità anche solo di ascoltare qualsiasi altrui motivazione. Ciò che conta è smaterializzare chi ti fronteggia, etichettandolo in modo funzionale  per non vederlo più quale realmente è: un essere umano. Si tratta di generalizzarne i comportamenti e metterne in luce gli estremismi. Miss-interpretare le sue azioni e diffidare delle sue spiegazioni.  Sono meccanismi che chi vuole detenere il potere, un certo tipo di potere, conosce bene. Per esempio il presidente George W. Bush  quando avocava all'America il Bene e la Luce lasciando agli altri la parte dell'Asse del Male. non vi sono possibili posizioni mediane: "Chi non é con noi é contro di Noi". Combattere l'Asse del Male ci annovera nella "Lega del Bene".È possibile invertire questo processo? Esattamente 100 anni fa, nel periodo di natale, i tedeschi e i francesi che si stavano massacrando riscoprirono per poche ore la loro rispettiva umanitá. Fu solo un momento, poi la guerra proseguí in tutta la sua brutalitá.

 Cultura e creazione degli stereotipi

Gli orchi dello Hobbith: i cattivi totali che ci fanno comodo
Oggi l'immagine del nemico viene coltivata da tutti i mezzi di informazione, sia quelli main stream che quelli alternativi. Si tratta solo di diversità di obbiettivo e mezzi. Anche i piú insospettati. Contribuisce la letteratura Fantasy alla creazione di questi stereotipi? Mi piacerebbe potere rispondere con un sonoro "NO" ma purtroppo non sarebbe vero. Un certo tipo di fantasy ha contribuito piú di ogni altro genere letterario a (ri)creare un ambiente in cui si possa nettamente distinguere in maniera dualistica fra i "Buoni" (noi) e i "Cattivi" (loro).
In quella letteratura vi sono le razze, i mestieri e le religioni malvagie per definizione e comunque. Questo stereotipo viene trasferito poi nei video games, nei films e nel gioco di ruolo come espressione di una realtà che affascina proprio per la sua semplicità.

Un Paladino é il Custode dell'Equilibrio della Bilancia

Questa critica della cultura Fantasy potrebbe apparire contraddittoria proviente da qualcuno che si ispira al concetto di "Paladino".
In effetti la comune definizione di questo termine richiama alla mente quell'idea del mondo scisso in due parti definibili e contrapposte che stiamo criticando.
Nel nostro contesto la visione del paladino é totalmente dinamica pur essendo capace di posizioni ferme in certi punti spaziali e temporali. Per comprenderlo guardiamo a oriente. I famosi Yin e Yang cinesi, indicavano originariamente il lato in ombra e quello esposto alla luce  di una collina. Durante il giorno queste condizioni cambiano, quindi é assurdo sostenere che la parte Est sia sempre quella in in ombra.
Tuttavia, in un dato momento, possiamo affermare con certezza che la proprietà "ombra" é attribuibile a un certo luogo. Un concetto antico che trova riscontro nella scienza contemporanea.
 L’introduzione del concetto di sistema e di complessità nella scienza contemporanea ha teso a far crollare il mito e quelle proprietà che si credeva facessero parte delle cose si sono rivelate proprietà dell’osservatore
Inquieta i detentori del potere il concetto di Equilibrio della Bilancia, equilibrio dinamico, che non definisce se stesso che nel Fulcro non mobile, puntando nella molteplicitá alla necessità di correggere lo squilibrio del momento. Si tratta di un concetto anomico, pericoloso per i Signori della Voce, in quanto la normalità sociale richiede la concezione statica della realtá di cui stiamo discutendo. L'equilibrio della Bilancia presuppone intelligenza attiva, sensibilità al contesto. Come la capacitá di mutare al cambiare del contesto. Una cosa difficile.
Lo stesso moderno "sacerdote" della razionalità e del sapere, lo scienziato, invece, ha difficoltá ad accettare il cambiamento dei paradigmi. Perfino quando l'invaliditá del precedente venga dimostrata. T. Khun ha spiegato questo processo nel suo fondamentale trattato sulla struttura delle rivoluzioni scientifiche:
La transizione da un paradigma in crisi ad uno nuovo, dal quale possa emergere una nuova tradizione di scienza normale, è tutt’altro che un processo cumulativo, che si attui attraverso un’articolazione o un’estensione del vecchio paradigma. […]Questi esempi ci guidano verso il terzo e più fondamentale aspetto dell’incommensurabilità tra paradigmi in competizione. In una maniera che sono incapace di spiegare ulteriormente, i sostenitori di paradigmi opposti praticano i loro affari in mondi differenti. […] I due gruppi di scienziati vedono cose differenti quando guardano dallo stesso punto nella stessa direzione. Ciò però, vale la pena ripeterlo, non significa che essi possano vedere qualunque cosa piaccia loro. Entrambi guardano il mondo, e ciò che guardano non cambia. Ma in alcune aree essi vedono cose differenti, e le vedono in differenti relazioni tra loro. [...].Per la stessa ragione, prima che possano sperare di comunicare completamente, uno dei due gruppi deve far l’esperienza di quella conversione che abbiamo chiamato spostamento di paradigma. Proprio perché è un passaggio tra incommensurabili, il passaggio da un paradigma ad uno opposto non può essere realizzato con un passo alla volta, né imposto dalla logica o da un’esperienza neutrale. Come il riordinamento gestaltico, esso deve compiersi tutto in una volta (sebbene non necessariamente in un istante), oppure non si compirà affatto. […] Il trasferimento della fiducia da un paradigma a un altro è un’esperienza di conversione che non può essere imposta con la forza.
Th. Kuhn, La struttura delle rivoluzioni scientifiche

Politica

Se l'obiettività e il cambiamento sono un miraggio perfino nella scienza, comprendiamo come in politica diventino uno scherzo. I problemi si risolvono solo dando agli altri la colpa.
Ciò che conta è enfatizzare, strumentalizzandolo, il proprio dolore e disumanizzare quello altrui
..e per tutti il dolore degli altri è un dolore a metà..
F. De Andrè.
Basta non ammettere pensieri diversi, obiezioni, additando i "santi" valori (di volta in volta Dio, la sicurezza, la patria, il mercato, il popolo,  etc) a sostegno della propria ragione e a disfatta delle argomentazioni contrarie, mistificare e imbestialire i tratti degli oppositori con la legge tanto banale quanto dittatoriale dell'esistenza del solo bianco o del solo nero. E basta. In questo modo tutto diventa legittimo e permesso, nel silenzio tacente dell'opinione pubblica complice nell'acriticità della propria coscienza. La guerra é il culmine di questo processo. In quanto in guerra é proibito per legge essere "disfattisti". L'articolo 265 del Codice Penale Italiano dice fra l'altro: 
"Chiunque, in tempo di guerra, diffonde o comunica voci o notizie (...) che possano destare pubblico allarme o deprimere lo spirito pubblico o altrimenti menomare la resistenza della nazione di fronte al nemico (...) è punito con la reclusione non inferiore a cinque anni. (...) ". 
Quando a chi vuole a tutti i costi innescare il conflitto spesso  l’identificazione del nemico non é chiaramente percepita dal pubblico. Allora scatta tutta una serie di meccanismi di creazione dell'oggetto d'odio a uso e consumo di chi vede nel conflitto lo strumento indispensabile per portare a termine il proprio disegno politico. 
quando le mappe mentono: il pericolo mussulmano
E chi se non i media, giornali o televisione che sia, riescono a concretizzare tale progetto?
Lo ripetiamo: il primo passo é produrre uno straniero, un diverso.
Sulla diversitá o similaritá dalla percezone del "Se" é basato tutto il processo che porta dall'amore senza fine  all'odio piú viscerale. Siamo fratelli di coloro che hanno il nostro stesso sangue, qualunque cosa questo significhi per chi la dice. Siamo italiani, Europei, occidentali o terrestri. Siamo scimmie che, dopo essersi annusate, decidono di appartenere allo stesso clan. Siamo gocce di un oceano di Consapevolezza inseparato. Questa é la via dell'Unione. Il primo punto del Codice dell'Ordine del Sole recita "nulla accade per caso", contiene una precisa affermazione deterministica. È il determinismo della volontá che porta alla vita attraverso l'amore
Ma quando percorriamo quella della molteplicitá, scopriamo che il nostro vicino, sotto la sua apparente normalitá scimmiesca cela un inquietante sangue verde.  Allora scattano i meccanismi ancestrali di attacco/fuga.
In quanto esseri umani siamo soggettivi ma dipendenti dall'illusione dell'oggettività del mondo che ci circonda. Nel processo di creazione del nemico la prima mossa che i media di regime fanno, è quella di distruggere nell’immagine dell’altro la soggettività umana. Così la produzione dell’immagine del nemico diventa produzione di disumanità. La conseguenza più importante che ne deriva è che queste categorie di pensiero, filtrate e plasmate da un’informazione edulcorata, drogata e distorta, facilitano e giustificano forme quei comportamento che altrimenti non sarebbero accettate nei confronti di un altro essere umano.
Così i comportamenti normalmente immorali o illegali diventano desiderabili prima, legali e morali subito dopo. è così che i campi di concentramento trovano una loro logica e lo sterminio della popolazione civile nemica diventa giustificabile.
Creato il nemico, innestatolo su un substrato storico e sociale farcito dall’humus più adatto a far germogliare i fiori dell'odio ecco che si innesca  la seconda fase del processo: quella della propaganda. Anch’essa strettamente collegata a un profondo processo di disinformazione. Il Nemico é una minaccia per l'ordine costituito, se non provvediamo a distruggerlo egli distruggerá noi.
Tutte le notizie iniziano a tendere alla dimostrazione di questo facile teorema.
Il CEO della ENRON era uno di quegli americani di "principi ferrei", soleva dire "credo in Dio e nel Mercato".
Come se il secondo fosse univoco quanto il primo. Sappiamo che esistono molte concezioni di divinitá. Allo stesso modo, oltre a un mercato del denaro, ne esiste uno della paura. Esso non ha bisogno che qualcuno realmente muoia per colpa dei nemici. Il punto essenziale è che tutti abbiano paura di irragionevoli nemici. Evocare il pericolo imminente ed agitare di conseguenza le armi di attacco per la difesa preventiva, costituisce preventivamente già un bottino di guerra, senza colpo ferire. Il mercato della paura alimenta un sistema che senza nemici, paura, guerra, non avrebbe diritto né ragione d'esistenza .
Coloro che investono nella "Borsa del Terrore" piú che i terroristi sono coloro che si avvantaggiano della "Strategia della Tensione" per acquisire potere

Determinismo contro il Caos


Le nuvole di tempesta sono nerissime, ma nulla in confronto all'animo dei popoli occidentali che la subirá. Come sfogare la rabbia?
Andare a fare manifestazioni popolari non porterá a nulla. La manifestazione popolare parte dal concetto di una democrazia che funziona, dove il popolo detiene ancora il potere.
 La forza dei proletari é svanita quando ci siamo ritrovati privi di figli, quella dei lavoratori quando il lavoro é divenuto un lusso anzicché una necessitá. Siamo Debitori, ostaggi del sistema. Il quale sta collassando nella Guerra e nel Caos.
Ci troveremo presto ad affrontare il Nemico, il tempo in cui potevamo evitare la guerra é passato e troppi hanno dormito. Rimane la speranza che riusciremo a conservare la nostra umanità anche nella guerra, anche nel piú profondo dell'inverno. I guerrieri etici saranno piú necessari che mai. Coloro che combattono il solo vero nemico: quello che ti guarda allo specchio.