06 ottobre 2013

intervista a Illuminating The Shadowland MP3

Caro Diario
Il programma  "Illuminating The Shadowland" all'interno del network Truth Radio Network con la mia intervista. é adesso scaricabile qui:
http://truthfrequencyradio.com/podca...2013-10-04.mp3
Sul forum del progetto Avalon é in corso una discussione in inglese sui suoi contenuti a cui sto partecipando.

Commenti (52)

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Ti quoto dalla discussione linkata (senti che neologismi);
parlando del tuo rapporto con i polli del pollaio dici:

On the other hand, if the hen came to me as a conscious being and would start arguing about her violated rights quoting Plato and Max Weber I would have serious problems to eat her: she would no longer be a chicken, would be "human".
The information we have on the EME is that they despise us deeply. We are weak in their eyes, easy to deceive and with very little will. however in the book I report cases (e.g. magicians) that illustrate how, when they meet certain human beings, they are forced to change their attitude.

Corrado Malanga negli ultimi 1-2 anni è arrivato alla stessa conclusione, e ha iniziato a disinteressarsi del fenomeno alieno per interessarsi a quello della coscienza umana ed il suo sviluppo.
Il fatto che il suo seguito si sia spaccato su questo, creando gruppi "alien fighter" in aperta polemica con il vecchio "guru" (che dal canto suo saggiamente li ignora e anzi li invita a fare le loro esperienze) per le sue posizioni misticheggianti riflette la divisione tra chi affronta le cose alla "BAC" e chi in maniera Iniziatica indicata da te.

PS: forse comunque ora è l'ora di divenir vegetariani...
1 risposta · attivo 599 settimane fa
arrivato alla stessa conclusione piu di un anno fa....
e da allora sono vegetariano...
3 risposta · attivo 599 settimane fa
è un po OT ma penso possa essere indicativo per altre cose: http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/gravita...
Io mangio carne.
tipicamente una volta la settimana, da animali che hanno avuto una vita.
Non penso minimamente che mangiando carne io infligga dolore al mondo mentre facendo il "vegano" lo evito. Non credo nemmeno che il concetto di "evitare il dolore" sia saggio o tentomeno sano.
Il saggio comprende che non é cosa fai ma COME lo fai che fa la differenza.
I first nation si sono sempre nutriti di carne, uccidevano gli animali ma con rispetto, consapevoli che facendolo prendevano quell'essere dentro di loro. Il mangiare un cervo o un bisonte diveniva un atto di comunione con la natura.
Il maestro Atmananda, una volta, mi ordinó di uccidere i vermi che stavano mangiando l'orto. Io gli chiesi se questo non fosse un atto privo di pietá. Lui mi rispose in maniera che non dimenticheró mai:
"Se lo fai nella maniera GiuSTa li aiuterai ad evolvere"
Un giorno rimuoveró l'essenza del pollo di cui sopra dal corpo fisico e lo prenderó dentro di me. Sará una grande festa, per noi e anche per lui.
2 risposta · attivo 598 settimane fa
Sono d'accordo con Corvo .

saluti rurali

TaO
personalmente, non ho mai creduto che qualcosa di buono potesse uscire dalla bocca di chi mangia morti (non è per demonizzare, ma alla fine, stringendo, esattamente di questo parliamo). E' strano che io la pensi così, perchè sono nipote di una genia di cacciatori e bracconieri niente male. La sola idea che tutta questa diatriba nasca per un richiamo della pancia, quando non c'è nessun motivo reale per ridurre in schiavitù e alla fine sgozzare per nutrircene altre creature delle quali possiamo benissimo fare a meno , mi lascia molto interdetta su tutti questi "guerrieri" che hanno vinto tutte le sfide ma non quella di rinunciare a sgozzare una creatura per farsi una bella mangiata. strano, era la più facile tra le tante questioni faticose che la vita ci propone. e invece, tristemente, il "guerriero" si inceppa proprio qui perchè: "gli piace la salsiccia!" :-) andiamo bene, incoraggiante per l'evoluzione della coscienza :-)
4 risposta · attivo 598 settimane fa
Pur amando gli animali, o se preferite i "nostri amici pelosi" (e non, aggiungo io), non vedo perché non devo mangiare carne.
Il mondo animale è FATTO di preda e cacciatore, di carne e sangue.
Probabilmente piangerei come un bimbo dinnanzi al mio cucciolo o amico peloso (e non) morto, ma se fosse necessario per il sostentamento mio e/o dei miei cari. in un momento di bisogno non esiterei a cucinarlo per bene, invece di seppellirlo come farei in altri casi.
Cerco di essere realista nelle cose importanti e soprattutto nella vita (il riuscirci del tutto è poi un'altra storia, poiché alle parole devono seguire i fatti).
Vorrei vedere quanti Amici degli animali di oggi, un'era che propone moltissime scelte alimentari e non poche o nulla come succedeva nei tempi passati (mangiare o essere mangiato), non esiterebbero a far pranzo con l'amico di tutti i giorni SE la loro vita fosse in pericolo.
Nell'era moderna, le civiltà più ecologiche del pianeta, sono quelle primitive: non sprecano nulla, non producono più di quanto serva, cacciano e pescano e non si fanno problemi. Questo perché rispettano (quasi si scusano) l'animale o il pesce che li nutre.
A parer mio a parole siamo tutti amici degli animali, vegani, vegetariani, eccetera, quando le cose vanno bene. Se le cose dovessero cambiare improvvisamente, vuoi per l'Onda, vuoi per la guerra, vuoi per un'invasione aliena o per il ritorno degli Dei, e sparissero dal mercato quei prodotti che consentono di evitare la carne.. beh vorrei proprio esserci.
4 risposta · attivo 599 settimane fa
Madò! Che polverone ho sollevato!
Non era mia intenzione, quel che volevo dire è che ognuno deve fare il possibile per cercare di rendere il mondo un posto migliore: se anche tutto dovesse finire domani non mi sembrerebbe un buon motivo per prendere tutti i rifiuti di casa e gettarli nel fiume più vicino... se non altro è una questione di coscienza, la quale è indipendente dal risultato finale.
Per cui se la coscienza dice che di una cosa se ne può fare a meno, se ne faccia a meno e si dia così il proprio contributo secondo propria coscienza. STOP.
La concezione della morte, la speculazione astratta, il fare figo, la moda, la legge naturale (che tra l'altro non prevede altri antropoidi carnivori, oltre l'uomo... e non prevede antropoidi che muoiono di tumori, oltre l'uomo... che le due cose siano collegate?), "l'egoismo" di chi ci tiene alla propria salute, la facilità della reperibilità delle verdure nella società moderna (tra l'altro il discorso si potrebbe invertire, e si potrebbe far notare che ai tempi dei nonni contadini, la carne era un lusso e niente affatto più reperibile dei vegetali), l'attesa per l'ovvia distruzione sociale che ci attende, le prospettive in caso di "Apocalisse", ecc.. sono tutti argomenti di cui si può discutere, ma non sono il nocciolo della questione visto che il nocciolo è la sostenibilità ambientale e umana (e fa il paio con quello dell' energia pulita e del riciclaggio dei rifiuti... in pratica è un discorso sul CONSUMISMO): se uno si sente di non mangiarla, non la mangi, se uno non si sente di smettere di mangiarla, non smetta di mangiarla: ognuno fa i conti con la propria coscienza.
Del resto su quasi 8.000.000.000 di individui ci saranno quelli che sono sensibili ad un tema e quelli sensibili ad un altro...
parlando di alimentazione, mi e' ritornato in mente in che grado della "scala alimentare siamo... :-)
http://www.centrometeoitaliano.it/ison-conferme-d...
spesso mi viene da ridere...penso alle persone..molto spirituali...che si preoccupano di morire, di cosa mangiare, se uccidere o meno pur di mangiare...di uccidere per sfamare o meno i propi cari...ma, penso, se siete tanto "spirituali" la vita o la morte per voi nn fa differenza...è solo lo spirito con cui le si affronta...o di qui o di li...che differenza passa?per cui..perchè tanti problemi?forse il reale problema è uno...il nn essere realmete quello che si crede...

cmq è solo un osservazione personale , per nulla riferita alla discussione precedente...i miei pensieri sono rivolti per lo piu ai cattolici( o simili) credenti e praticanti...che hanno tanta paura di morire...ma cosi...nn si perdono il paradiso, il bene suppremo, l'assoluta felicità e la perdita di tutte le sofferenze?
7 risposta · attivo 598 settimane fa
Io ho un'altra visione .

Vero quello che dice Silvio , allora perchè quelli che non hanno paura della morte, quelli per cui il "gioco" è anche il "non fare nulla" , quelli per cui va bene anche lasciarsi morire , tanto poi si starà meglio , non si lasciano morire davvero ( e non solo a parole ) e danno il loro pasto a chi non ha di che sfamarsi ? Non fa forse parte del gioco pure quello ? Non rende forse liberi spogliarsi di questa illusione del corpo ? E ancora ; se "di là" si starà meglio , perchè preoccuparsi se ad un essere vivente viene tolta la vita ? Andrà a stare meglio , dunque perchè preoccuparsi ? Come vedete , con questi discorsi, abbastanza discutibili ( tanto i vostri quanto quelli qui sopra ) , non se ne esce ........ quindi , prima di fare insinuazioni sugli altri forse sarebbe meglio fare un esame di coscienza .... o no ?

Io non so perché sono qui . Ma cerco di partire da ciò che vedo , che in definitiva potrebbe anche essere illusione . Ma , al momento , è tutto ciò di cui dispongo . E mi confronto con la Morte , conscio comunque che il dialogo "a distanza" è sempre molto più facile ( oltre che fare molto illuminato ) che l'incontro vero . E non mi atteggio a "spirituale" , difatti , a differenza di altri qui , non salgo in cattedra per imporre agli altri le mie convinzioni . Né denigro quella altrui . Il mio essere qui era un tentativo , goffo mi rendo conto solo adesso , di tentare di trovare persone disposte allo studio e all'azione . Lo studio per provare a capire , l'azione per vivere veramente . Altro che "abbarbicarsi sulle montagne per paura di morire". Tutto l'opposto . Ma allo studio abbiamo preferito le "barzellette esoteriche" ( Wave ) o la sterile contrapposizione basata su supposte illuminazioni , all'azione l'inazione "spirituale". Amen .

Tra l'altro : http://www.ilnavigatorecurioso.it/2013/10/08/vita...

Dico , ci volevano i ricercatori , con la loro scienza fredda , per capire queste cose ? Evidentemente si .... :-) Io, immodestamente , da materialista puro e pieno di paura di morire ci ero già arrivato , Possibile che non vi accorgiate che anche una pianta è viva ? Non le sentite, non le vedete , quando camminate in un bosco ?

Chiudo la questione, non vogliatemene ma la penso così . Avrò modo di parlare ancora con Corvo , di cui ammiro l'iniziativa . Per me il coraggio è quello , non fare un caxxo , tanto poi c'è il paradiso . Io continuerò nel posto in cui risiedo . C'è una valle da difendere da quelli che han capito tutto ( e lo vogliono imporre al mondo, Purtroppo non sono solo sul web ) e se questo vuol dire essere materialista , pazienza , accetterò l'etichetta . Preferisco vivere e sentirmi vicino ai materialisti Nativi d' America che ai guru "illuminati" moderni . . abbiate pazienza e fatevene una ragione ... :-)

saluti solari a tutto il blog

TaO
anche le carote quando le si tagliano urlano di dolore solo che non le sentiamo ... Sono comunque d‘accordo con Corvo se un animale ha vissuto bene e non in costrizione se ha condotto una buona esistenza che problema c‘é? Sinceramente certe forzature puzzano troppo di new age , il troppo stroppia da sempre ...
7 risposta · attivo 598 settimane fa
Coltivare lo Spirito non significa abbandonare la Materia .
Purtroppo l'inganno della Dualità molto spesso porta a riflessioni sugli estremi ritenendo uno buono e giusto e l'altro cattivo e sbagliato.
Una cosa assurda dal mio punto di vista.
La via è Equilibrio.
2 risposta · attivo 598 settimane fa
L'etica è un buco nero.
meno male Corvo che sei andato al dunque :-)

questa realta' e' illusione, e' puro pensiero e noi NON siamo il nostro copro, esso e' solo l'oggetto con cui giochiamo dentro questo gioco. e' un po' come immedesimarsi completamente nel giocatore che sta sul monitor della playstation, non siamo lui ma siamo il manovratore.

l'anima e' IMMORTALE ma quando scende a giocare qui dentro la prima regola e' che se lo deve scordare (salto in basso di consapevolezza), SCOPO del gioco e' riuscire a ricordarselo e di conseguenza giocare col corpo in maniera appropriata, cioe' senza PAURA di morire ed in generale senza NESSUNA PAURA.
a quel punto ritorni un perfetto CREATORE di realta'.

l'altra cosa da RICORDARE mentre siamo qui e' come avviene questa creazione di pensiero, come si accorda al nostro MODO DI ESSERE perche' non e' come comunemente si pensa.
prima viene il nostro stato d'animo ed i nostri pensieri e POI la realta' viene creata (non dal nostro stato di consapevolezza ma da quello superiore, molto piu' "potente", possiamo chiamarlo Dio) in modo da sperimentare lo stato d'animo che manteniamo.

manteniamo dentro di noi la paura? la realta' verra' di conseguenza creata in modo da sperimentare la paura, ecc....

in ultimo, essendo una creazione di pensiero, concentrando il pensiero immaginando una certa situazione, essa verra' piu' facilmente creata. non tutto pero' viene creato facilmente, la realta' piu' semplice da creare e' quella che nel momento in cui la pensiamo ci porta AMORE.
l'amore e' lo stimolo che ci da' la consapevolezza superiore (Dio) per indicarci la creazione che Lui ha in mente, piu' aderiamo a questo progetto TOTALE piu' le cose si fanno facili. se, con il nostro libero arbitrio, andiamo troppo lontano da questo progetto, si viene prima avvistati attraverso la creazione di una realta' problematica, poi se ancora non si capisce si viene estromessi dal gioco (morte del corpo). si riparte poi in un altro ciclo.
la morte arriva anche quando l'anima ha finito di sperimentare cio' che desiderava sperimentare.

l'anima, il nostro IO, continuamente salta da una creazione all'altra, quelli che chiamiamo i sogni notturni ne sono un esempio, anche quelli puro pensiero, solo che quando rientriamo in questo sogno, la memoria (consapevolezza) di quell'altro diventa scarsa e ci sembrano diversi.

amore, paura, giudizio, ecc. i vari stati d'animo non sono dentro questa realta' immaginaria ma fanno parte dell'essere, permangono anche quando si salta da una realta' all'altra (come nei sogni) e pure quando ci si trova in uno stato di totale assenza di pensiero (nessuna realta', il nulla). il controllo di questi stati d'animo si attua attraverso la volonta', ecco il vero significato del termine volonta', il volere controllare il proprio essere, non la realta' "la' fuori", quella E' GIA' DISEGNATA, noi ne decidiamo solo i dettagli. il controllo dell'essere e' il punto di arrivo, il controllo significa capacita' di manovra, implica la conoscenza dell'essere (IO). a quel punto si sperimenta la realta' 3D con la consapevolezza di esserne fuori, il corpo diventa il giocatore del monitor della playstation e ci si sente parte del TUTTO, interagendo CONSAPEVOLMENTE con esso.
tutti interagiscono SEMPRE, in ogni istante, la differenza la fa la consapevolezza, che significa anche conoscenza del SE' e del gioco.
3 risposta · attivo 598 settimane fa
Salve amici, non mi faccio vivo da un po' ma vi seguo sempre (quando ne ho l'occasione) e vi porto nel cuore e nelle azioni.
Vi dedico un video:



karmaesanguefreddo!

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