30 agosto 2011

Collasso della civiltá? Certo! Peccato che la mia famiglia dissenta


Caro Diario,
A Eliopoli abbiamo la tradizione di raccontare storie intorno al Piccolo Ardore, il fuoco che  riscalda e  ispira dopo una lunga giornata di lavoro. Cosí, quando le stelle della Nova Scotia formano un manto che sembra accarezzarti, prendiamo birra e arachidi e raccontiamo. Spresso sono le storie di quel Cavaliere, che vaga per Onirikon, superando XXXII prove per divenire degno della Figlia del Grande Re. Ma si raccontano anche storie vere o che potrebbero esserlo. Alcune sono belle e altre non tanto. Ma tutte le storie raccontate intorno a quel magico fuoco, acceso nella GiuSTa maniera, contengono un insegnamento. Per chi lo vuole comprendere.
Corvo siede e guarda il fuoco. Il suo sguardo non si alza mai dalle fiamme danzanti.
"Anni fa Fratello F. ci presentó la sua prima fidanzata. Fui molto stupito: mentre F. era profondamente spirituale e avanzato,  lei era interessata a tutt'altre cose, molto piú materiali.
"Come é sfortunato. Povero F." pensai "Di tutte le donne che poteva trovare, per puro caso, si trova con una che ne ostacola il progresso spirituale. "
A quel tempo F. era giovane, nel corpo fisico almeno. Come spesso accade in quella etá dopo un certo periodo il rapporto finí. Tutti coloro che lo amavano tirarono un sospiro di sollievo. Come fratello S. disse salacemente "Scappau 'ri sutt'an trenu" (é sfuggito a un treno).
Dopo un fruttuoso periodo di solitudine e crescita interiore, F. si innamoró nuovamente.
 Questa volta sembrava tutto perfetto. Fin dalla prima volta, lei dichiaró di volere appoggiare tutti le ambizioni spirituali di F. a chiunque voleva sentirselo dire. Fu accolta nell'Ordine come Sorella G. e grandemente amata.
Purtroppo quelle affermazioni risultarono non corrispondere al desiderio autentico di G. . Lei cercava una vita "normale", sopportando con fatica le "scelte difficili" di lui .
Per lunghi anni  G. fu "al traino", mentre la sua insofferenza cresceva e diveniva sempre piú evidente.
Tutto questo portó alla fine F. e G. ad allontanarsi da un certo percorso, a ritornare su quello piú comune e condiviso.
Di chi fu la "responsabilitá"?
È facile attribuirla a lei. Piú volte le era stato domandato onestamente quale fossero le sue intenzione e la risposta era stata mendace. Forse mentiva anche a se stessa o forse no. Eppure che dire di F.? Come mai le "sue" donne corrispondevano tutte a un certo comune modello? E soprattutto: come fa F. a vivere oggi, a guardarsi ogni giorno allo specchio? Per molto tempo mi sono interrogato su questi quesiti e sono giunto alla conclusione che lui non aveva mai  voluto seguire la Via. Le donne che si trovava erano uno specchio di questo. "
FENICE, FALENE, FARFALLE E FARLOCCHI
Fenice una volta ci parló della falena. "La falena é attratta dalla Luce della candela e si butta in essa con Ardore. Eppure si brucia le ali. In principio scappa via, comprendendo che il suo desiderio per la Luce le costerá tutto. Eppure il desiderio é cosí forte che la falena tornerà a lanciarsi contro la candela. "
Chi vuole seguire un  percorso lo fa perché sente di non avere altra scelta. Questo sentimento non libera mai dal dubbio e dalle insicurezze. Semplicemente divengono irrilevanti.
Ma che dire dell'Amore? Non é questa la cosa piú importante?
Si, l'Amore é la cosa piú importante.