28 settembre 2014

la Missione del Diario Corvide



Caro Diario,
Con questo siamo a ben Quattro volte cento articoli pubblicati sulle tue pagine.
Il primo articolo sulle tue pagine risale a cinque anni fa: è venuto il momento di voltare pagina e passare a un nuovo volume. lo volevamo intitolare "Quattrocento e non sentirli!" ma poi ci somigliava allo spot del Viagra. Invece le "Missioni", soprattutto quella impossibili

Come continuiamo?
Iniziamo dal riassunto delle precedenti puntate

La Crisi Dimensionale

Quando siamo stati messi in un angolo a 9 dimensioni
Questo grafico illustra come alcune teorie sulla sopravvivenza delle Elité siano destinate all'insuccesso
Nel primo volume del Diario abbiamo esaminato la crisi sistemica dimensionale. In una serie di articoli abbiamo introdotto il concetto di Evento come fenomeno trasversale alle culture, di natura cosmica e ciclica. Soprattutto legato al ritorno degli "dei".  La serie di articoli riguardante l'Evento é la piú letta su queste pagine. Questi argomenti "esotici" sono stati integrati con quelli provenienti dall'analisi sistemica che predice che ci stiamo rapidamente avvicinando a un collasso ecologico, sociale ed economico. Abbiamo notato le similitudini.

l'Analisi Ontopolitica

Dove abbiamo smesso di leggere la fantascienza perché  era meno strana della realtá.
L'Albero della Vita Cabalistico in 3 dimensioni illustra la relazione fra Fenomeno e Noumeno.

Nel secondo volume ci siamo concentrati sull'analisi Ontopolitica. Il neologismo é necessario per continuare a trattare la materia della polis in un contesto multi dimensionale. In esso l'informazione, la coscienza e i sistemi di controllo stratificati giocano il ruolo chiave in una guerra le cui armi ci sfuggono. Abbiamo visto come abbracciare punti di vista "alternativi", considerando anche le cose che oggi appaiono come impossibili é il primo passo per la creazione di una epistemologia che ci tiri fuori dal pantano in cui siamo. Senza  cadere nel pressappochismo  del "Complottismo WASP" o l'irrazionalità di quelli che li salveranno "loro". Il risultato delle nostre riflessioni é "Apocalissa Aliena".

Cosa abbiamo fatto nel frattempo: Eliopoli

nel quale fra il dire e il fare abbiamo messo un Oceano, quello Atlantico
Acqua é vita: uno dei 10.000 laghi della Nova Scotia
Fin dai primi articoli abbiamo spinto i lettori sulla necessitá di reagire a questo stato di cose. A non cercare un responsabile esterno, ad assumere personale responsabilità.
"fra il dire e il fare c'é di mezzo il mare" dicono "a parlare sono bravi tutti" aggiungono.
È vero.
Occorre dare l'esempio.
Nei precedenti quattro anni abbiamo trasformato il progetto eco-sostenibile Eliopoli da un Utopia a una realtá quotidiana. Ai siamo trasferiti di continente, abbiamo costruito da zero una casa ecologica, sicura e perché no, anche bella. Abbiamo avviato la produzione di cibo e ci siamo resi indipendenti energeticamente. Per chi scrive la "decrescita" di cui si straparla é una realtá quotidiana acquisita.
Queste esperienze saranno la base per descrivere come acquisire le Capacitá  (vedi sotto) necessarie in determinai scenari.

Come continuiamo

nel quale si insiste con la costanza di un mulo

forse dobbiamo immaginare il futuro diversamente
Ci rendiamo conto che le informazioni contenute in questo Blog non inducono all'ottimismo. Ormai la maggior parte della gente ammette che il futuro sará tutto, tranne che facile. Sprofondare nel pessimismo appare la cosa piú naturale. Soprattutto per una certa "cultura" Italiana.
Il nostro invito é a REAGIRE.
Ma come?
Firmare petizioni su internet, partecipare a manifestazioni di piazza, indignarsi sui forum non porta a nulla. Nemmeno partecipare attivamente all'unico partito di opposizione  puó cambiare il quadro strategico.
Abbiamo spiegato come l'instabilità sistemica non si possa combattere con i metodi della democrazia parlamentare, soprattutto quando questa é nelle salde mani di una elité trans-nazionale. Non possiamo evitare il collasso, non abbiamo il tempo e/o le energie necessarie.
Ogni catastrofe offre delle possibilità; la distruzione é il preludio per la ricostruzione.
Possiamo prepararci per il "dopo".
Se si considera un problema come "la fine della civiltà" nella sua totalitá il senso di sopraffazione é naturale. Non parliamo poi di concetti come "ritorno degli Dei". Sono bocconi troppo grandi per potere essere inghiottiti.
Immagina di stare per diventare genitore e di tormentarti la notte con OGNI problema che tuo figlio/a avrá nei prossimi 30 anni.
Probabilmente passerai notti insonni.Probabilmente le hai giá passate se lo sei giá genitore. Poi hai imparato il trucco. Affrontare i problemi a uno a uno. Spezzettarli nella quotidianitá.
Allo stesso modo occorre partizionare i problemi cosmici,  dividerli in pezzetti piú piccoli, applicabili al caso di- e gestibili da - ognuno.
Adattare tutti gli scenari contenuti in queste pagine al tuo caso concreto, dividerli in fasi temporali.
Tutto questo é giá stato introdotto in diversi articoli, intendiamo ora raccogliere e consolidare in un testo che spieghi  "Cosa fare alla fine del mondo... per padri di famiglia con la pancetta e mamme impegnate". Magari lo intitoliamo "Collassi, Catastrofi & Co" .
gli scenari del club di Roma illustrano le motivazioni della crisi e esplorano varie soluzioni
Il Framework é composto da due parti: 1. la creazione di Scenari che 2. danno origine alla necessitá di determinate Capacitá per poter reagire. Queste capacitá sono composte di Persone, Abilitiá e Strumenti e organizzate in Livelli, permettendo una loro maturazione nel tempo. Continueremo quindi a pubblicare articoli che commentano la cronaca cercando di porla nel contesto Ontopolitico.

Qualunque tipo di preparazione fisica ci puó venire meno. Ció che nessuno ci puó portare via é quello che siamo. In questo senso la ricerca interiore dovrebbe divenire il nostro primo obbiettivo in quanto sará  la principale risorsa. Il nuovo blog "Ordo Solis" si tratterá quegli argomenti esoterici che formano la base del meta-modello che usiamo su queste pagine. Non é pensato per tutti. Come si dice in india, il Bue muschiato ha moltissimi peli ma solo due corna.

Ringraziamenti

Dove si va sul personale


Ringrazio i tutti lettori e soprattutto commentatori che hanno letto le mie analisi e le hanno comprese. Ma ringrazio soprattutto quelli che non le hanno capite. O nemmeno lette, se é per questo. Sono coloro che trollano sulla presunta “linea” del Diario Corvide pensando di sapere giá tutto: leggere e tenere collegato il cervello costa fatica. E dunque mi scagliano addosso quella che ritengono un’accusa infamante: complottista che si occupa di argomenti parascientifici perché é disturbato mentalmente.
Che poi significa essere all'opposizione, in minoranza, non interessato a discutere gli argomenti di turno come lo spread o la necessità di uscire dall'Euro. Mai sul carro dei vincitori - quelli che hanno portato il mondo in queste meravigliose condizioni. Non con la maggioranza e nemmeno con l'opposizione". La quale, nutrendosi di concetti triti e ritriti, soffre di una assenza pneumatica di idee alternative, ovvero compiutamente rivoluzionarie.
Il che secondo gli I-dioti farebbe di me un menagramo perché le idee che espongo puntano il dito dritto nell'occhio del beholder. Il che farebbe di me uno che aspetta e spera per l'avvento dei Mostri.
Questi poveretti non sanno quant’è bello e nobile combattere battaglie GiuSTe . Non hanno idea di quale sia il premio a cui vale la pena di aspirare. Essi conoscono solo la loro stessa miseria ed a essa associano gli altri.
Convinti di insultarmi a sangue, a loro insaputa mi fanno il più grande complimento che abbia mai ricevuto. Grazie ancora di cuore, e mi raccomando: continuate così. (inspirato da Marco Travaglio).

Conclusione

tramonto a Eliopoli
Anche dopo tutto l'inchiostro versato - si fa per dire- pensiamo che la nostra "missione" non sia conclusa. Il viaggio continua, anche dentro la tempesta: é tempo di serrare le vele e mantenere la rotta.  La Missione di questo Diario non é quella di vincere la Piccola Guerra, in quanto essa é solo lo strumento per quella Grande. Il viaggio é la meta.