05 agosto 2015

Abbandonate ogni speranza di cambiamento: I sistemi sociali non si autodistruggono

Caro Diario,
La grecia lo dimostra, l'unione Sovietica lo ha dimostrato: l'impero del Male ha trionfato, trionfa e sempre trionferá.
Fuck Yeah!
Secondo Franco Berardi dopo la Grecia, la sinistra é stata sconfitta, forse per sempre.
Megachip ha pubblicato un suo articolo chiamato vie di Fuga da cui seguono questi estratti:

Da trent'anni ogni scontro sociale, ogni confronto con il potere si risolve in un arretrare per ricomporre le fila qualche metro più indietro, pensando che al prossimo assalto resisteremo, e che forse inizieremo la riscossa.Per favore piantiamola. Non ci sarà resistenza non ci sarà riscossa.


La resa di Syriza va interpretata in maniera realistica. Sul piano elettorale l'effetto della resa di Syriza è il crollo della residua credibilità delle forze di opposizione politica di sinistra. Perché gli elettori spagnoli o italiani dovrebbero votare per la sinistra dopo la prova che ha dato Syriza? Perché mettersi dalla parte di coloro che sono necessariamente destinati a perdere? 
Tanto per chiarire avrei un titolo da proporre per il convegno:COME SOPRAVVIVERE ED ESSERE FELICI NELL'EPOCA INCOMBENTE DI MISERIA SCHIAVITÙ E GUERRA.Un titolo di questo genere comporta due svolgimenti complementari:da una parte comporta un riconoscimento del fatto che non esistono le condizioni sociali e psico-culturali per la resistenza: la resistenza non resiste. Miseria schiavitù e guerra sono inarrestabili al momento. 
La sinistra ha perduto legittimità e credibilità, e non ci sono le condizioni perché possa ricostruirle. Di conseguenza questa reazione assumerà sempre di più il carattere di movimento anti-coloniale, con un'accentuazione di elementi sovranisti, nazionalisti, e anche fascisti.

Giá.
Questa intervista a Aleksandr Aleksandrovich Zinov'ev del 1999 fa un'analisi molto piú raffinata, spiegando che i problemi sono iniziati quando e' venuta a mancare l'alternativa:

Durante la guerra fredda, la democrazia era un’arma diretta contro il comunismo, ma essa aveva il vantaggio di esistere. D’altronde oggi vediamo che l’epoca della guerra fredda è stata un punto culminante della storia dell’Occidente. Un benessere senza precedenti, uno straordinario progresso sociale, enormi scoperte scientifiche e tecniche, tutto c’era! Ma l’Occidente si modificava quasi impercettibilmente. La timida integrazione dei paesi sviluppati allora cominciava e costituiva le premesse della mondializzazione dell’economia e della globalizzazione del potere alle quali assistiamo oggi. Un’integrazione può essere generosa, positiva se essa risponde per esempio al desiderio legittimo delle nazioni di unirsi. 
[...]
Contrariamente all’idea comunemente accettata, il comunismo non è crollato per ragioni interne. La sua caduta è stata la più grande vittoria della storia dell’Occidente. Una vittoria colossale che, lo ripeto, ha permesso l’instaurazione di un potere planetarioMa la fine del comunismo ha anche significato la fine della democrazia, la nostra epoca, oggi, non è solo post-comunista, ma è anche post-democratica. Noi oggi assistiamo all’instaurazione di un totalitarismo democratico, o se preferite all’instaurazione della democrazia totalitaria [NB: siamo sedici anni prima della vicenda greca! n.d.r.].
[...]

La democrazia sottintende il pluralismo e il pluralismo suppone l’opposizione di almeno due forze più o meno pari. Forze che si combattono ma che allo stesso tempo si influenzano a vicenda; c’era al tempo della guerra fredda, una democrazia mondiale, un pluralismo globale in seno al quale coabitavano e coesistevano il sistema capitalista e il sistema comunista, e pure una struttura più o meno viva come quella dei paesi non allineati. Il totalitarismo comunista era sensibile alle critiche che venivano dall’Occidente, il quale subiva allo stesso tempo l’influenza del comunismo attraverso l’esistenza dei partiti comunisti. Oggi noi viviamo in un mondo dominato da un’ unica ideologia, portata avanti dal partito unico mondialista, un fatto unico. La creazione di quest’ultimo è cominciata all’epoca della guerra fredda, quando delle strutture transnazionali si sono messe all’opera nelle forme più diverse: media, società bancarie, società commerciali… 
[...]
I partiti politici avevano delle vere differenze ideologiche e dei programmi politici diversi. Gli organi di stampa avevano anche loro delle marcate differenze. Tutto questo influenzava la vita delle persone, contribuiva al loro benessere. Ora è tutto finito. Perché il capitalismo democratico e prospero, quello delle leggi sociali e delle garanzie sul lavoro, doveva molto alla minaccia comunista. Il grande attacco ai diritti sociali nell’Ovest è cominciato con la caduta del comunismo all’Est. Oggi i socialisti al potere nella maggior parte dei paesi europei svolgono una politica di smantellamento sociale di tutto ciò che c’era di giustamente socialista nei paesi capitalisti [e non aveva visto l’Italia del 2015! n.d.r.]. Non esistono più in Occidente delle forze politiche capaci di difendere gli umili. L’esistenza dei partiti politici è puramente formale.
[...]
Il totalitarismo democratico e la dittatura finanziaria escludono la rivolta sociale. Perché? Perché riescono ad unire la più potente brutalità militare [detenuta dagli U.S.A. – n.d.r.] lo strangolamento finanziario planetario. Tutte le rivoluzioni hanno beneficiato del sostegno venuto dall’esterno, oggi è ormai impossibile vista l’assenza di paesi sovrani. In più la classe operaia è stata rimpiazzata dalla classe dei disoccupati, che sta in basso nella scala sociale. Ora che vuole un disoccupato? Un lavoro. Essi sono in una situazione totale di debolezza, contrariamente alla classe operaia del passato.
[...]
Il cittadino occidentale è molto più inebetito di quanto non lo fosse il cittadino medio sovietico sotto la propaganda comunista. Nel campo ideologico l’idea conta meno che i meccanismi della sua diffusione. Ora la potenza della diffusione dei media occidentali è enorme [e soprattutto senza alcuna voce critica… n.d.r.] […] Basta che la decisione sia presa per stigmatizzare un Karadzic o un Milosevic e via, una macchina di propaganda planetaria si mette in marcia. Quando bisognerebbe giudicare i dirigenti occidentali per la violazione di tutte le regole dei diritti esistenti… La maggioranza dei cittadini occidentali è persuasa che la guerra contro la Serbia sia stata giusta. […] L’ideologia occidentale combina e fa convergere le idee in funzione dei suoi bisogni. Una di queste idee è che i valori e gli stili di vita occidentali sono superiori agli altri. Cercate di convincere un americano medio che la Russia [o la Grecia… n.d.r.] sta morendo. Non ci crederanno e continueranno ad affermare che i valori occidentali sono universali, applicando quindi uno dei vecchi principi del dogmatismo ideologico. I teorici, i media, i dirigenti sono persuasi di avere ragione e che l’uomo occidentale, portatore di questi valori, è un nuovo superuomo
[...]
Il governo mondiale è diretto dai governanti delle strutture sovranazionali, commerciali, finanziarie e da altre conosciute da tutti. Secondo i miei calcoli più o meno 50 milioni di persone fanno già parte di questa sovra-società che dirige il mondo. Gli Stati Uniti ne sono la metropoli. Alcuni paesi dell’Europa occidentale e certi “draghi” asiatici la base. Gli altri sono dominati attraverso una durissima “gradazione” economico-finanziaria. Questa è la realtà.
[...]
i popoli che hanno fatto la nostra civilizzazione, e penso essenzialmente ai popoli latini, scompariranno. L’Europa occidentale è sommersa da una marea di stranieri e non è un caso. Non ne abbiamo ancora parlato ma questo non è stato il frutto del caso né il frutto di un movimento incontrollabile. Lo scopo è quello di creare una situazione simile a quella degli Stati Uniti. Sapere che l’umanità diventerà felice ma senza i francesi non dovrebbe rallegrare i francesi di oggi. 
[...]
Il nazismo è stato distrutto in una guerra totale. Il sistema sovietico era giovane e vigoroso. Avrebbe continuato a vivere se non fosse stato combattuto dall’esterno. I sistemi sociali non si autodistruggono. Solo una forza esteriore può sconfiggere un sistema sociale, come solo un ostacolo può impedire a una palla di rotolare. Lo potrei dimostrare come si dimostra un teorema. Attualmente siamo stati sopraffatti da un paese che dispone di una superiorità economica e militare schiacciante. Il nuovo ordine mondiale vuole essere unipolare. Se il governo sovranazionale dovesse arrivare, senza avere alcun nemico esterno, tale sistema potrebbe esistere fino alla fine dei tempi.