Caro Diario,
Nemmeno Il giovane filosofo Marxiano Diego Fusaro é pronto a chiamare la rivoluzione. Forse non vuole perdere il suo contratto "a tempo determinato", come dice il profilo si Wikipedia, con l'uniwastitá dove lavora.
Nemmeno Il giovane filosofo Marxiano Diego Fusaro é pronto a chiamare la rivoluzione. Forse non vuole perdere il suo contratto "a tempo determinato", come dice il profilo si Wikipedia, con l'uniwastitá dove lavora.
Eccoci al terzo articolo di una serie iniziata con Abbandonate ogni speranza di cambiamento: I sistemi sociali non si autodistruggono e continuata con Quello che si prepara. Breve Analisi Politica con riferimento alle Profezie che presenta vari pensatori contemporanei sul tema del cosa ci aspetta.
Su input del lettore Luigiza ci siamo visti il video presentato qui sopra.
Su input del lettore Luigiza ci siamo visti il video presentato qui sopra.
È bello pensare che esistano ancora i filosofi, soprattutto se sono giovani. Ed é consolante pensare che ci possiamo rivolgere a loro per cercare saggezza in un mondo che sembra tutto tranne che savio.
L'intervista inizia
parlando di sovranitá e fornisce una lodevole panoramica sui
principali pensatori politici Europei. Sono cose che si studiano alle
superiori ma repetita juvant.
Poi Claudio Messora
attacca con il suo tema preferito: la sovranitá.
Sovranitá o Potere
Con questa fissazione su un aspetto marginale, ci si perde il concetto che la sovranitá la
esercita solo chi Puó farlo. Lo stato romano sviluppó una enorme
filosofia e sistema giuridico per giustificare a posteriori il fatto
che le sue legioni fossero la macchina militare piú potente del
mondo.
I popoli germanici
chiamati barbari dai Romani, che lo distrussero l'impero, si
inventarono un diverso sistema di diritto in maniera da sentirsi la
coscienza a posto. Anche loro a posteriori. Immaginatevi che i superstiti latini dell'impero li avessero contestati con il codice romano in mano.
Ridicolo no?
Eppure é quello che avviene continuamente ai nostri tempi: l'etá dell'ipocrisia.
Ridicolo no?
Eppure é quello che avviene continuamente ai nostri tempi: l'etá dell'ipocrisia.
La sovranitá la
esercita chi ha potere, il quale é definito da Max Weber come:
la capacitá di far fare a qualcuno qualcosa anche contro la sua volontá
il che
implica il concetto di violenza e il suo monopolio come condizione
per acquisire e mantenere il potere. Secondo Hobbes il potere deve essere detenuto interamente dallo stato garante della sicurezza. Benjamin Franklin invece la pensava diversamente:
“Those who surrender freedom for security will not have, nor do they deserve, either one.”
Questa frase é il fondamento del secondo emendamento americano, che rifiuta di consegnare il monopolio del potere -> sicurezza -> violenza allo stato. I padri fondatori americani ne capivano molto di piú di politica di quanto si pensi.
Di come la parte migliore del Capitalismo era il Comunismo
Tornando a noi, se ci troviamo in un post modernismo politico, senza sovranitá, accade perché i rapporti di forza sono cambiati. Come abbiamo detto nel post precedente, il popolo, la democrazia non sono che dei gusci vuoti. Voler tornare a uno "stato precedente" di sovranitá implicherebbe un cambiamento radicale di questi rapporti di forza. Come vedremo dopo, Fusaro non é pronto nemmeno verbalmente a spiegare come esso dovrebbe avvenire. Il nostro autore Russo, nel primo articolo di questa serie, sosteneva che molte delle cosiddette conquiste sociali in europa occidentale erano dovute alla presenza dell'Unione sovietica nello scacchiere, la quale indirettamente forniva al “popolo” un potere contrattuale. Le elité occidentali dovevano dimostrare che il sistema capitalistico era migliore e per questo erano pronte a fare concessioni.
Appena
svanisce URRS inizia lo smantellamento dello stato sociale.
Quindi risulta impossibile teorizzare un ritorno a quel tipo di sovranitá senza una potenza esterna che la supporti, anche negativamente.
Quindi risulta impossibile teorizzare un ritorno a quel tipo di sovranitá senza una potenza esterna che la supporti, anche negativamente.
Per non finire come la Grecia
no, questi non sono i PIGS economici, sono i maiali che sto allevando per farne salsicce |
I segni per l'economia mondiale non sono esattamente incoraggianti.
Ogni commentatore economico, che non sia un pappagallo al servizio della propaganda di regime, si capisce, spiega che l'Italia e il Portogallo sono i prossimi sulla lista di esecuzione dei Macellai.
Ogni commentatore economico, che non sia un pappagallo al servizio della propaganda di regime, si capisce, spiega che l'Italia e il Portogallo sono i prossimi sulla lista di esecuzione dei Macellai.
Il che potrebbe facilmente portare partiti di opposizione, come il M5S, al potere.
Syriza é partita dal 5% ed é arrivata al 36% in pochi anni.
Ma poi?
Per non
finire come la Grecia occorre non commettere gli stessi errori. Fra di essi:
- pensare che uno stato nazionale oggi abbia il potere di cambiare direzione politica (e.g. uscire dall'Euro o dall'Unione) per il mero fatto che é stato democraticamente eletto per farlo.
- O che quisquiliate come il 60% dei voti in un referendum popolare contino piú del due di briscola.
In sostanza la via parlamentare si é dimostrata insufficiente in Grecia, dove non ci sono decine di basi militari di potenze straniere, figuriamoci in Italia che é un paese a sovranitá limitata fin dalla sua stipulazione della sua Costituzione
delle varie Metafisiche e degli errori di Marx
Fusaro sostiene che
il capitalismo ha una sua metafisica - la quale fantastica fin dai tempi di Adam Smith delle "forze impersonali del Mercato che aggiustano tutto" - e un suo rituale "lo Facciamo perché ce lo chiede l'Europa". In questo concordo
assolutamente. L'Economia moderna non é una scienza, é un sistema di
manipolazione fondato su regole dogmatiche talmente esoteriche da risultare incomprensibili ai non
iniziati.
Eppure il nostro si
perde il fatto che anche lui fa riferimento a una metafisica, quella
marxiana, in cui le forze impersonali del mercato sono sostituite da
quelle della “storia”.
Il che da gli nome
al “Materialismo storico” marxista.
Marx sosteneva,
sbagliando, che il socialismo si sarebbe inesorabilmente realizzato
in quanto era scritto in questo forze "provvidenziali". Il motore della storia spingeva in quella direzione e tutto sarebbe "finito bene".
Per questo secondo Carlo, non c'era bisogno di alcun “leader” che guidasse il sistema "le forze della storia avrebbero compiuto il loro lavoro".
Qualcosa non tona qui?
Per questo secondo Carlo, non c'era bisogno di alcun “leader” che guidasse il sistema "le forze della storia avrebbero compiuto il loro lavoro".
Qualcosa non tona qui?
Giá, quando
pensiamo a sistemi socialisti, ci viene sempre qualche nome in mente.
Accanto ai vetusti Lenin, Mao e Castro possiamo mettere i contemporanei Correa e Chavez. Possono o meno piacere ma non si puó negare che siano stati indispensabili alla realizzazione del progetto socialista nel loro paese.
Marx aveva sottovalutato il potere del Redentore, dell'Uomo della Provvidenza. Invece la storia appare ruotare intorno ad alcune figure "magiche", spesso con caratteristiche tanto peculiari da risultare sovraumane. In Apocalisse Aliena un intero capitolo é dedicato proprio a loro.
Su un'altra cosa concordo
con Fusaro: il vecchio Carlo sapeva che il conflitto é una parte
essenziale del processo storico. I Marxiani nelle loro analisi spiegano come le rivoluzioni Borghesi (tipo quella Francese e quella Americana) si verificarono nel momento in cui il sistema politico non corrispondeva piú ai rapporti di forza delle classi. Quindi la Borghesia prima acquisisce il potere e poi la sovranità attraverso il processo rivoluzionario che é centrale nella filosofia politica del tedesco.
Lo stesso processo si prevedeva avvenisse con il Proletariato, invece sappiamo come é finita.
Le cosiddette Rivoluzioni Marxiste, infatti, sono state iniziate da contadini, classe sociale che non era esattamente fra le preferite del vecchio Marx in quanto mancava dela coscienza di Classe, a suo dire.
Lo stesso processo si prevedeva avvenisse con il Proletariato, invece sappiamo come é finita.
Le cosiddette Rivoluzioni Marxiste, infatti, sono state iniziate da contadini, classe sociale che non era esattamente fra le preferite del vecchio Marx in quanto mancava dela coscienza di Classe, a suo dire.
LA Rivoluzione dell'Olio di Palma
Quando al
nostro Fusaro viene domandato COSA possiamo fare, il meglio che
riesce a proporci é di unirci per “boicottare i prodotti con Olio di palma”.
Il cosiddetto
“potere del consumatore” é uno dei miti piú persistenti creati
dal capitalismo.
Il consumatore non ha alcun potere "reale" in quanto appunto non controlla la produzione. Lo stesso termine indica una specifica funzione all'interno del sistema: consumare meno olio di palma e piú, mettiamo, olio di capodoglio semplicemente sposta il consumo, danneggia alcune multi nazionali ma ne favorisce altre, con l'idea che alcune sarebbero meglio, piú "buone".
Marx si rivolta nella tomba.
Il consumatore non ha alcun potere "reale" in quanto appunto non controlla la produzione. Lo stesso termine indica una specifica funzione all'interno del sistema: consumare meno olio di palma e piú, mettiamo, olio di capodoglio semplicemente sposta il consumo, danneggia alcune multi nazionali ma ne favorisce altre, con l'idea che alcune sarebbero meglio, piú "buone".
Marx si rivolta nella tomba.
Anche quando
l'intervistatore tenta di dargli l'abbocco sulla necessitá di una
rivoluzione per rimuovere il problema (capitalismo che é mondiale) il nostro svicola, tornando a parlare di uscita dall'Europa e dall'Euro. Le quali sono
sintomi, strategie per raggiungere un fine, non la causa del
problema.
Fusaro non si alza
al grido “Italiani non avete nulla da perdere se non le vostre
catene” come hanno fatto i seguaci di Marx per quasi due secoli.
Si gingilla con i boicottaggi perché non vuole rischiare di essere incriminato per
incitamento alla sedizione.
Invece questo sarebbe esattamente ció di cui la gente avrebbe bisogno : di qualcuno che prenda
l'iniziativa, che finisca in galera e dia l'ispirazione a tutti gli
altri.
Parliamo di un Mandela,
di un Gandhi ma anche di un Hitler o di una Rosa Luxemburg.
Possiamo onorane alcuni e disprezzarne altri ma tutti hanno in comune una cosa.
Possiamo onorane alcuni e disprezzarne altri ma tutti hanno in comune una cosa.
Qualunque fossero i
credi politici tutti questi signori sono finiti in prigione in loro
nome, ispirando altri. La filosofia ha perso molto dai tempi di Socrate, pronto a bere la Cicuta.
Sono pirla e me ne vanto
Il che ci porta al
“Complottismo”.
Sia l'intervistatore
che il filosofo prendono le distanze dal termine "complottista", creato e nutrito da
coloro che dovrebbero essere i loro nemici dichiarati: i guardiani della Soglia Dell'Informazione Main Stream. Nel paese delle Stragi di stato mai chiarite, dei patti segreti fra stato e mafia, nello stivale in cui le logge massoniche come la P2, i servizi segreti "deviati" e le organizzazioni criminali fanno piani al di fuori del controllo del pubblico... in questo paese si ha paura di essere etichettato come Complottista.
Occorrebbe abbracciare il termine, andare in giro con le magliette "Anche io sono un Complottista".
Occorrebbe abbracciare il termine, andare in giro con le magliette "Anche io sono un Complottista".
In conclusione
Diego é indubbiamente un ragazzo di cultura, ha imparato tutto ció che c'era da imparare per divenire un accademico riconosciuto.
Noi temiamo che questo non sia sufficiente per aiutarci ad uscire dal pantano in cui siamo. L'uniwastitá fa parte del sistema, non consente il dissenso, soprattutto in un epoca di contratti a tempo determinato.