01 novembre 2011

Il presente ci appartiene. Il futuro é Eliopoli.

Caro diario,
La borsa sta crollando, lo spread cresce, le piogge lavano via ogni ottimismo.
diversi anni fa su Repubblica online apparve un articolo che commentava i dati del Censis. Ne riporto le parti salienti.
...- Se fino a qualche anno fa eravamo una società molecolare ora ci siamo rimpiccioliti, siamo diventati una società pulviscolare dove l'interesse comune non è più rintracciabile, spezzettato com'è in una miriade di interessi frammentati. Siamo diventati un popolo di individualisti, sempre più incerto sul futuro, e che, incapace di costruire il proprio domani, è costretto a barattarlo con un presente che solo all'apparenza sembra più soddisfacente. Ma vivere nel presente non è una scelta, semmai una necessità, di fronte alla totale mancanza di alternative, di prospettive in un futuro che appare nebuloso e incerto.

E al momento nessuno sembra saper rispondere. La leadership del Paese "è ingabbiata nell'isolamento", è lontana dagli interessi e dai bisogni dei cittadini i quali, d'altra parte, sembrano avere perso ogni contatto con i propri rappresentanti. Due corpi che non riescono più a comunicare.
E' questa l'Italia di oggi secondo il Censis, che ha presentato la ricerca ''Come siamo cambiati. Una struttura socioeconomica in lenta evoluzione''. Un paese fatto "di leader senza popolo e di un popolo senza leader", secondo il Censis, dove l'interesse comune, che è alla base della democrazia, rischia di perdersi. Ma le radici di questo scollamento tra classe politica e corpo sociale vanno cercate nelle modifiche subite dalla società italiana negli ultimi dieci anni. Una società dove hanno cambiato pelle i due principali punti di riferimento che spingono verso la crescita, la famiglia e soprattutto il lavoro.
... la globalizzazione ha costretto le industrie a sfidare la concorrenza facendo ricorso all'ousourcing e all'esternalizzazione della produzione. I lavoratori hanno così perso quel senso di appartenenza a un'impresa, a un progetto, che per decenni, spiega il Censis, ha caratterizzato il mondo produttivo. E nello stesso tempo è aumentato il numero dei lavoratori senza un contratto garantito, una dinamica che ha contribuito a trasferire il rischio e l'incertezza, un tempo caratteristiche del lavoro autonomo, su ampi strati di lavoratori.
"Le trasformazioni che alla fine degli anni Ottanta hanno investito il mercato del lavoro - scrive il Censis - hanno rappresentano il principale terreno di alimento per quel processo di disarticolazione delle identità individuale e collettive che tanto hanno pesato nella messa in crisi delle logiche tradizionali di rappresentanza degli interessi".
E la famiglia che ruolo ha svolto in questi ultimi dieci anni? "Ha visto progressivamente rafforzare il proprio ruolo funzionale, estendendo sempre più la sua rete di supplenza rispetto al progressivo indebolimento dei meccanismi istituzionali di protezione e sicurezza". La famiglia si è fatta insomma carico di quel welfare che andava scomparendo, ma nel farlo ne ha subito i contraccolpi. Ne è uscita indebolita nei legami, "sfrangiata" e al suo interno ha visto esplodere le individualità. Ha messo in luce insomma "tutti i paradossi di un sistema di protezione sociale che affida alla solidarietà familiare le principali forme di redistribuzione di benessere e assistenza".
Processi che hanno influito sulla società nel profondo. "Stando ai numeri, almeno quelli ufficiali - scrive il Censis - la nostra società sembrerebbe aver perso ogni speranza di autorigenerazione: stagnazione economica, denatalità, rischio di impoverimento, rappresentano forse gli aspetti più evidenti di una società che ha sempre più difficoltà a trovare dei punti di coagulo, che sia in grado di canalizzare in una spinta verticale risorse economiche e umane sempre più sparse e frammentarie".
...
Generazioni affaticate. Tuttavia analizzando questi dati, aggiunge il Censis, si nota che fra le generazioni più recenti, i trenta-quarantenni, avvertono un certo affaticamento. Il miglioramento della posizione sociale non viene avvertito dal 73,5% come nelle generazioni più anziane, bensì dal 59%; e anche il benessere economico non viene valutato migliore dal 63% come accade fra i più anziani, bensì dal 50,7%. A soffrire sono dunque le generazioni che si sono recentemente affacciate alla vita attiva e che si rifugiano nel presente, "rassegnati a un futuro che non siamo più in grado di immaginare".
Fine citazione



Tanti anni fa, era il 1977, una canzone di Dario Fo diceva:
noi siamo tutti sulla stessa barca che affonda lentamente
e mentre affondiamo cantiamo allegramente.

Come il lettore sa, in questo blog  parliamo da tempo di alternative possibili, e fattibili, a questo stato di cose. A distanza di due anni dai discorsi iniziali, alcune situazioni si stanno definendo. Si scopre una mancanza di prospettiva,di coraggio delle intenzioni. La maggior parte si affida su quello che appare emozionalmente "solido e sicuro", anche quando obbiettivamente é chiaro che solido e sicuro non é. Illusioni, discussioni, proiezioni, illazioni, prendono troppo spesso il posto della progettualità immaginifica seguita dal duro lavoro realizzativo.
Se l'articolo di Repubblica puó dare a qualcuno il senso del "mal comune e mezzo gaudio", di certo non giustifica coloro che hanno ricevuto dalla vita la possibilitá di realizzare un alternativa. Questa possibilitá é data in primo luogo dalla presa di consapevolezza della sua necessitá. Eppure la maggior parte dei lettori di questo diario non ha ancora un progetto alternativo di vita. I problemi esistenziali e quelli materiali vengono posposti, relegato nella categoria del "si vedrá". Ancor peggio, quando si scopre di non avere abbastanza tempo (fisico o mentale) per ció che si dichiara essere la cosa piú importante della vita. Relegando le cose importanti a un  domani indefinito in cui, certamente, privi di stress e di problemi, potremo dedicarci all'essenziale trascurando l'inutile.
Ironia.
La vita é un soffio di vento fragile. Non é un diritto. In ogni momento, chiunque di noi potrebbe trovarsi a doverla lasciare. 
Questo momento potrebbe essere molto vicino.
Il tempo non ci appartiene. sfruttare questo tempo, questo momento sublime e irripetibile é il nostro diritto. L'unica libertá di fronte alla Morte. 
In quel momento, nel distacco della consapevolezza accresciuta,  vedremo questa nostra esistenza, aaremo capace di giudicare lei e noi stessi. Giudicare se l'abbiamo sprecata in azioni futili, istigate dai Signori della Voce che ci parlano di "economia" dai telegiornali; oppure se abbiamo seguito un cammino, che ci abbia portati da qualunque parte, che le abbia dato un senso. Esistono tanti percorsi quanti sono gli uomini e le donne. Ma tutti sono animati da UN solo Spirito partono da e arrivano dagli stessi punti.


Ma da dove inizia il cammino?
Nell'Amore e nella Speranza.
Ecco che alcuni lettori rideranno sentendo queste parole. Altri  avranno un moto di fastidio, in quanto  "superate" da una modernitá, che sarebbe superiore a simili cose. Quella stessa modernitá  che ha ricoperto di plastica le nostre anime e reso le bombe intelligenti. 
Eppure io vi dico che solo se impugnerete questa Spada che sta la di sopra dell'Abisso potrete sconfiggere i Demoni del dubbio e quelli dell'accidia. Amore significa riscoprire l'Unione con altri come voi, riscoprirci Sorelle e Fratelli.
Fratelli e Sorelle dello Spirito.
Speranza é l'indomabile anelito verso un mondo migliore, in cui smetteremo di puntare il dito su di "loro". Sará migliore perché NOI SAREMO MIGLIORI.
Vi é un futuro e la sua radice sta nell'adesso.
Il futuro é Eliopoli.
Come tutte le comunitá sue sorelle, simili nello spirito e diverse nella realizzazione. 


Non seguite i pifferai che vi conducono dolcemente al macello.
Il futuro é Eliopoli.


Non vi fate distrarre dal Dubbio e disperare dall'Accidia.
Il futuro é Eliopoli.


PS
sul gruppo facebook di AltreAlternative si sta discutendo di formazione gruppi anti crisi in Italia.

Commenti (18)

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  • Collegato come
i mio problema invece è ceh non riesco ad immaginare il continuo dell'esistenza...nel senso ceh non ho paura di morire, forse un po della sofferenza, ma anceh quella è relativa, perceh a 17 anni feci un gravissimo incidente, e mi ruppi ben bene, nessun dolore al momento, dopo , nel rimettermi a posto ...mooolto dolore... ma li , nessuno.
in questo periodo , mi sto esercitando e sono riuscito a fare diversi sogni lucidi( o viaggi astrali...chi sa) solo ceh li sto vivendo solo come sogni, quindi...diciamo che la mia paura ( per me stesso, escludendo l'ambito familiare che cmq verrebbe prima...) è quella di perdere quel po di coscienza che ho ora...che posso fare?
E se la Terra e questi contenitori fossero una "trappola/prigione/inganno" di un demiurgo per le nostre monadi il fine del gioco cosmico quale sarebbe per noi?
E' più importante la salvezza del contenitore o che il contenuto sia preparato per l'oltre? L'Evento potrebbe essere un'occasione per la coscienza espansa per liberarsi dal demiurgo e proseguire il gioco cosmico liberamente, rompendo il giogo. La mia è solo una riflessione ipotetica, la realtà è quanto mai complessa e irraggiungibile, ma ritengo che la prima vera azione sia sempre un continuo sforzo nell'espansione della coscienza, qualunque azione su qualunque piano sarebbe comunque la normale conseguenza del nostro livello di coscienza.
Tutti agiscono; in base alla propria percezione della realtà.
Torno su un piano prettamente terrestre pragmatico, una domanda su eliopoli. Per caso è stata pensata la possibilità di fronteggiare un massimo solare con una magnetosfera terrestre che presenta un'enorme falla che non era presente durante gli ultimi massimi solari? La nasa come ricorderete si era esposta riguardo al 2012 sulla pericolosità di questo massimo solare, non perchè si prospetti un ciclo più potente dei precedenti, ma principalmente tale previsione era legata alle scoperte delle sonde themis, che avevano mostrato nel 2008 il formarsi di un'enorme falla nella magnetosfera terrestre. E' del 2011 l'ennesimo messaggio nasa, questa volta rivolto ai propri dipendenti, a farsi trovare pronti per eventuali stati di emergenza (il massimo solare si avvicina). In realtà non sanno prevedere quali siano tutti i possibili effetti delle cme di un massimo solare su una magnetosfera terrestre "bucata"; eliopoli è preparata anche ad affrontare un simile scenario?
E' più importante la salvezza del contenitore o che il contenuto sia preparato per l'oltre?
Non esiste questo dualismo fra contenitore e contenuto.

eliopoli è preparata anche ad affrontare un simile scenario?
Non sono sicuro di quale sia il "questo". Se vi fosse un ciclo solare molto potente probabilmente la rete elettrica si friggerebbe, insieme a tutti i vari apparecchi.
è questo lo scenario a cui pensi?
Il contenitore prima o dopo muore, e il contenuto?

Reti e apparecchi elettrici fritti è un aspetto prevedibile; la preoccupazione non è causata dalla previsione di un ciclo più potente, ma dal cambiamento della magnetosfera terrestre, che potrebbe non schermare efficacemente come nel passato http://science.nasa.gov/science-news/science-at-n...
questo rende piuttosto imprevedibili i possibili effetti del massimo solare sulla magnetosfera, sul clima, su vulcanismo ecc... vedremo presto se la magnetosfera farà il suo solito lavoro oppure se ci saranno effetti e cambiamenti globali.
3 risposta · attivo 699 settimane fa
forse me lo sono perso, ma mi sembra che nessuno abbia commentato sul blog in merito prova generale che gli Usa (fema) fanno in data 09/novembre. Credo sia abbastanza significativo il progetto nella sua estensione e modalità, anche solo per i costi sostenuti secondo me non sono operazioni casuali.
Secondo la Tradizione non vi é UN contenitore. Vi sono MOLTEPLICI contenitori, meglio Veli. Quando tutti i veli vengono rimossi non rimane NULLA. o meglio TUTTO.
Quando il Corpo fisico cessa la sua funzione, gli altri involucri gli sopravvivono... per un poco. Ma poi anche essi si dissolvono....
E' proprio qui che si inserisce lo scopo ultimo della trasmutazione alchemica: creare il Corpo di Gloria che, immortale, sopravviverà alla dissoluzione dei veli.
Si,prove generali...stanno chiudendo la gabbia unitedstatesofamerica.
Discutendo della gabbia mi viene in mente Benjamin Fulford...
Paolo,lo conosci?Corvo tu come lo interpreti ?
Mi ha colpito.La sua teoria è logica e coerente alla situazione e conferma
mie esperienze passate che solo ora intendo.
Il 23 agosto effettivamente sono accaduti 2 terremoti davvero atipici.
Apparte gli epicentri.....le profondita'..... i tracciati dei sisma...
sembrano dati che sposano la sua teoria.
Un abbraccio a tutti.
4 risposta · attivo 699 settimane fa
Non ho molta stima né di Willcock né tanto meno di Fulford.
Fanno entrambi parte di una categoria di "Complottisti " WASP di cui non condivido il metodo (spararle grosse senza fonti verificabili) ma soprattutto i risultati (negli ultimi 5 anni non ne hanno azzeccata una).
In particolare Fulford dice da anni che "la cabala é condannata".
forse le fonti non sono verificabili ma il ragazzo sembra ben informato e gli effetti sono garantiti, questo è quello che diceva nel 2008. http://www.youtube.com/watch?v=Ak5Wj_eDo38
Tutte le condizioni descritte si sono regolarmente verificate anche nel disastro di fukushima del 2011,
http://effedieffe.com/index.php?option=com_jcs&am...
Non ho l'abbonamento a questo sito, quindi non posso leggerlo tutto.
@Zip . Conosco ma non ho fatto letture approfondite, quindi non abbastanza per esprimere pubblica opinione. Mi scuso inoltre per il messaggio OT , era solo un pensiero contiguo al discorso del collasso rete elettrica nel post precedente. Saluti a tutti
Per conoscenza: http://www.liberamenteservo.it/modules.php
name=News&file=print&sid=4362
Per conoscenza: http://www.liberamenteservo.it/modules.php
P.s.Visto che ti ho chiesto un commento: mi chiamo Amedeo.
Grazie di tutto Giuseppe
-La concorrenza non è forse un illusione in quanto le lobby dietro alle grandi marche sono sempre le stesse?

-La speranza,non crea forse conflitto tra "ciò che è" e "ciò che vorremmo che fosse" distogliendo la ns. attenzione da presente (unico "tempo" che deve essere vissuto!)?
ps: complimenti x il blog,l'ho appena "scoperto" ma sembra interessante..

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