03 novembre 2011

Shotcrete day & la storia di Eliopoli parte 1



Caro Diario,
Il sole sta sorgendo sul lago qui a Eliopoli.
Non ho dormito molto stanotte, troppo grande l'eccitazione. Oggi mettiamo lo shotcrete. È una  pietra miliare in un lungo viaggio iniziato ben 11 anni fa. Un ottimo momento per ripensare alla  della storia di questo progetto di EcoVillaggio.

Era il 21 dicembre dell'anno 2000, un gruppo di amici, legati da profonde affinitá, si incontrava in anonimo appartamento di una grande cittá Siciliana per festeggiare il Solstizio d'Inverno. Durante quella lunga notte, propizia al nascere di nuovi progetti, venne discusso il futuro dei partecipanti e quello del mondo nel suo complesso. Alla fine della nottata il sorgere del Sole annunciava la nascita del progetto Eliopoli. In un primo momento le cose indefinite erano di piú che le certezze. Queste ultime includevano il nome e il simbolo del progetto.
Nei successivi mesi ci mettemmo al lavoro per identificare come per dare luogo all'utopia. Nel nostro entusiasmo eravamo convinti di trovare in Italia una soluzione nel giro di settimane. Non fu cosí naturalmente: la maggior parte dei terreni era semplicemente troppo costosa. Quelli piú accessibili finanziariamente non permettevano la costruzione di altri edifici o richiedevano somme al di lá delle nostre energie per restauri. Esplorammo l'Italia da cima a fondo, dalle Alpi passando per Toscana, Umbria e giú fino in  Sicilia. Nel frattempo  le settimane divenivano mesi, i mesi anni.
Inizierai con l'Ardore ma finirai con l'Onore
Nel 2002 capimmo che l'Italia, oltre che troppo costosa, non corrispondeva a tutti gli altri requisiti. Ma quali erano? Cosa stavamo cercando esattamente? Cercammo di definirlo creando un modello di cui quello dell'immagine qui sotto  é un piccolo estratto.


A quel punto estendemmo le nostre ricerche all'intera Europa.
Andammo in Francia, Germania e Repubblica Ceca ma nessun posto era quello GiuSTo.
Alla fine del 2003, un poco scoraggiati, ci ritrovammo durante una cena a includere l'intero pianeta nelle nostre considerazioni.   Stavamo discutendo di un terreno in Australia, quando Sorella G. se ne uscí con "l'Australia é troppo lontana. Perché non proviamo con il Canada?".
La prima reazione del sottoscritto fu quella tipica: "In Canada fa troppo freddo! E poi i Canadesi vivono tutti in Igloos. Non voglio vivere in un Igloo".
Naturalmente mi sbagliavo completamente. Sul freddo intendo, non sugli Igloos... si capisce.
Tanto per fare contenta G. ci mettemmo a cercare "qualcosa in Canada" senza molta convinzione. le ultime parole famose. Da quel momento in poi accaddero una serie di "coincidenze" straordinarie che nel giro di 10 giorni portarono me e Fratello F. su un volo diretto a ovest nel pieno di una tempesta artica.
Sopravvivemmo, si capisce, ma abbastanza scossi.
Ma quando atterrammo in Nova Scotia, rimanemmo incantati per quel  paesaggio in cui acqua, cielo e terra si si fondono e si confondono. bello certo, ma faceva per noi? Fu solo quando visitammo la penisola del Darling Lake che capimmo di avere trovato ció che stavamo cercando. La penisola aveva una serie di caratteristiche assolutamente straordinarie. La sua struttura fisica suggeriva una naturale associazione con l'Albero della Vita, il posto GiuSTo per costruire corrispondeva naturalmente a Tiphereth.
Eliopoli e Albero della Vita in Giallo Tiphereth
Ma l'aspetto piú incredibile era la sua posizione nel mondo. La penisola di Eliopoli si trova esattamente su una linea che include famosi luoghi come Baalbek in Libano e  Teotihuacan in Messico passando  per Stonhenge in Inghilterra. Quando scrivo esattamente intendo che la linea (che é lunga circa 20.000 Km) passa a 50 metri dall'ingresso nord della penisola.
Baalbek era nota come Eliopoli nell'antichitá.  Teotihuacan era il posto in cui "gli uomini divengono Dei". Per lo scettico questi sono fatti irrilevanti o forse un caso. Ma noi sapevamo che "nulla accade per caso". Era il 2004: dopo 4 anni di ricerca avevamo trovato il nostro luogo. Potrei finire qui con un bel e vissero tutti felice e contenti. ma la vita non finisce mai di stupirti e sfidarti.
Da quel momento in poi iniziammo a pianificare il miliardo di dettagli per passare alla nuova vita.
Per quattro anni passammo le vacanze estive sul terreno costruendo con pochissimi mezzi e molto entusiasmo. Furono gli anni eroici in cui scavavamo le fondamenta con i coltelli da cucina. Una serie di problemi che includevano le procedure di immigrazione e di riconoscimento dei titoli di studio vennero affrontati "dolcemente", il che significó a posteriori il rimandarne la soluzione a tempi indefiniti.
Lavori a Eliopoli nel 2007
Tuttavia alla fine del 2007 la situazione mondiale andava sempre piú velocemente verso un punto di non ritorno. I parametri, che avevamo stabilito anni prima,  documentati in come gestire la Catastrofe facilmente, erano tutti in rosso mentre i nostri progressi erano lenti. Durante il Solstizio del 2007 stabilimmo quindi di concentrare le nostre energie sul progetto, sospendendo altre attivitá. Questo cambio di marcia spaventó molti dei membri del progetto. Vi fu chi si defiló in silenzio e chi lo disse chiaramente.
La mia famiglia decise di continuare, anche da soli se fosse stato necessario.
La visione di Eliopoli
Nell'estate del 2008, quando giá il sistema scricchiolava pesantemente, iniziammo le procedure di immigrazione in Canada. Fu un periodo costellato di traduzioni di documenti e scartoffie varie. Finalmente nel maggio 2010 ottenemmo la residenza permanente. Ad Agosto di quell'anno vendevamo la nostra casa e a Settembre arrivavamo in Nova Scotia.
Pensavamo di realizzare facilmente la casetta di tronchi che avevamo progettato... ma chiaramente non andó cosí. I prezzi si rivelarono molto piú cari del previsto e nel frattempo giungeva un inverno che portava sul nord America tempeste e tornados di intensitá mai vista. lo interpretammo come un segno dei tempi. Se volevamo costruire qualcosa doveva avere caratteristiche assolutamente speciali. 
Ancora una volta dovemmo cambiare tutto: alla fine dell'Inverno nacque l'idea della casa coperta di terra.

continua